È Carlo Bonomi il Presidente designato dal Consiglio Generale di Confindustria per il periodo 2020-2024. Il risultato dello scrutinio, avvenuto per via telematica a causa dell’emergenza Covid-19, è stato di 123 preferenze su 183 per il Presidente di Assolombarda, l’associazione delle imprese delle province di Milano, Lodi e Monza e Brianza.
Toccherà ora all’assemblea dei delegati, convocata per il prossimo 20 maggio, eleggere ufficialmente il trentunesimo Presidente di Confindustria.
Le preferenze per la candidata concorrente Licia Mattioli, Vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria, si sono fermate a quota 60. Non è stata infatti ricevuta nessuna scheda bianca o nulla. Come recita una nota dell’associazione degli industriali, durante la votazione erano presenti in sede l’attuale Presidente Vincenzo Boccia, il Direttore Generale Marcella Panucci e i due candidati.
Bonomi, in qualità di Presidente designato di Confindustria, dovrà ora scegliere la propria squadra di Vicepresidenti, su cui il Consiglio Generale dovrà esprimersi il prossimo 30 aprile.
Il ruolo di Presidente di Assolombarda, data la designazione di Bonomi, sarà assunto pro tempore da Alessandro Spada, Vicepresidente Vicario dell’associazione.
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La votazione
La votazione era inizialmente prevista per il 26 marzo. A causa delle misure restrittive connesse all’emergenza Covid-19, però, il Presidente Vincenzo Boccia ha deciso di rinviare il Consiglio Generale degli industriali al 16 aprile per permettere il pieno svolgimento della votazione a scrutinio segreto, sebbene per via telematica.
Lo scrutinio si è quindi svolto oggi, e ha portato alla scelta di Carlo Bonomi come Presidente designato di Confindustria, in quella che da inizio marzo è diventata una competizione a due con Licia Mattioli, dopo il ritiro in corsa dell’industriale bresciano Giuseppe Pasini.
Bonomi: “Non è tempo di gioire, serve chiarezza e rapidità”
“Sono onorato per l’indicazione espressa oggi dal Consiglio Generale di Confindustria”, queste le prime parole del nuovo Presidente designato di Confindustria. “Ovviamente, non è tempo di gioire. La condizione in cui versa l’impresa italiana è tale da far passare in secondo piano qualunque considerazione, auspicio e programma manifestato in precedenza. A 11 anni dalla crisi del 2008, l’Italia era ancora lontana dall’aver recuperato il livello di Pil e produzione industriale del precrisi. Ora si apre una nuova voragine. E poiché eravamo già in stagnazione, anche questa volta il colpo per l’Italia sarà peggiore di quello dei nostri competitor”.
Bonomi dedica il suo intervento a quanto ancora resta da fare per dare una risposta adeguata alle esigenze delle imprese nell’affrontare l’emergenza. “Confindustria deve essere al centro del tavolo in cui la politica decide il metodo delle prossime riaperture delle attività economiche. Non abbiamo ancora dispositivi di protezione distribuiti in massa, non abbiamo tamponature a tappeto, non abbiamo indagini a cluster della popolazione sulla concentrazione dei contagi, né test sierologici sugli anticorpi, né tecnologie di contact tracing. Su queste basi abbiamo bisogno di una diagnostica precoce che ci consenta riaperture estese, sulla base di misure restrittive concentrate, invece, dove servono e dove sono giustificate”.
In particolare, per quanto riguarda la definizione del processo di graduale riapertura delle attività produttive, Bonomi invoca chiarezza e rapidità. “Vanno benissimo i comitati di esperti – ha detto – ma la loro proliferazione senza chiare attribuzioni non può essere uno scudo dietro cui nascondersi per rinviare decisioni che devono essere assunte su basi chiare, e con tempi rapidissimi. Senza calendari diversi da regione a regione”.
Infine, il nuovo Presidente designato di Confindustria chiede “un calendario di ripresa in sicurezza metodologicamente chiaro, funzionale al raggiungimento di due obiettivi: riaprire la produzione perché solo essa dà reddito e lavoro, non certo lo Stato come molti vorrebbero dimenticando che non ha le risorse; e farlo evitando una seconda ondata di contagio, che ci porterebbe a nuove misure di chiusura a quel punto ancor più disastrose”.
Il percorso di Bonomi
Bonomi, nato a Crema il 2 agosto del 1966, è presidente di Assolombarda da giugno 2017. Come recita la sua biografia sul sito dell’associazione, “presiede il Consiglio di Amministrazione della Synopo S.p.A., società che opera nel settore della strumentazione e dei consumabili per neurologia, e delle aziende manifatturiere da essa controllate”. È inoltre Presidente del Consiglio di Amministrazione di Ocean S.r.l. e Marsupium S.r.l., oltre a Consigliere indipendente di Springrowth S.G.R. S.p.A. Infine, dal novembre 2019 fa parte del Consiglio di Amministrazione di Dulevo International S.p.A.
Sono diversi poi i ruoli ricoperti da Bonomi nelle associazioni degli industriali. Tra questi, Vicepresidente di Assolombarda con delega a Credito e Finanza, Fisco, Organizzazione e Sviluppo e (dal 2016) Presidente del Gruppo Tecnico per il Fisco di Confindustria, di cui è membro del Consiglio Generale e del Consiglio di Presidenza di Confindustria Lombardia.
Infine, “dal giugno 2017 é membro del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia, del Consiglio di Amministrazione di Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) e, dal novembre 2018, del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi di Milano. Dal luglio 2018 ricopre la carica di Past President di Cancro Primo Aiuto, Onlus con sede a Monza, che assiste gli ammalati e le loro famiglie”.
Le reazioni
Tra i primi a congratularsi con il nuovo Presidente designato anche Confindustria Lombardia. “La presidenza Bonomi ha di fronte a sé una serie di sfide epocali e il sistema confindustriale lombardo garantirà tutto il supporto necessario per affrontarle e vincerle”, recita un comunicato degli industriali lombardi. “Con Bonomi l’industria italiana inizia una nuova stagione all’insegna del cambiamento”.
La designazione di Bonomi infatti avviene in un periodo di forte stress per l’industria italiana, alle prese con la crisi connessa all’emergenza epidemiologica, tema sulla quale si è più volte espresso da Presidente di Assolombarda. “La gestione responsabile del post emergenza Covid-19 nelle aziende, il supporto alle imprese duramente colpite dal lockdown nella più profonda crisi economica dalla seconda guerra mondiale, la definizione delle nuove priorità del sistema industriale italiano nel medio-lungo periodo, la concorrenza globale, il reshoring delle produzioni, l’abbattimento della burocrazia, il rapporto con l’Europa e con i nostri partner-competitors, il rinnovamento interno di Confindustria: sono solo alcune delle tante sfide che abbiamo di fronte e che necessitano della massima compattezza e responsabilità di tutto il mondo della rappresentanza industriale al fine di contribuire a risollevare le sorti del nostro Paese”, conclude il comunicato di Confindustria Lombardia.
Anche Annamaria Furlan, Segretario Generale della Cisl, si è congratulata con Bonomi. “Con la sua esperienza sarà un interlocutore importante del sindacato, in una fase di necessari cambiamenti per i quali le parti sociali sono chiamate a esercitare un ruolo di guida, innovazione, responsabilità”, si legge in un tweet.
Congratulazioni a @CarloBonomi_ designato Presidente di @Confindustria. Con la sua esperienza sarà un interlocutore importante del sindacato, in una fase di necessari cambiamenti per i quali le parti sociali sono chiamate a esercitare un ruolo di guida,innovazione,responsabilità
— Annamaria Furlan (@FurlanAnnamaria) April 16, 2020