Il dodicesimo numero di BellaFactory Focus, il periodico realizzato dal Centro Studi di Fondazione Ergo, è dedicato al “valore della filiera”.
In Italia, secondo gli esperti di Bella Factory, si parla di globalizzazione in modo troppo superficiale. La scelta di portare all’estero produzioni manifatturiere è sempre più rara. Acquistano maggiore importanza, invece, le cosiddette “catene globali del valore”, che negli ultimi anni hanno consentito al “Made in Italy” di riconquistare un proprio posto al sole nell’economia mondiale. Le filiere sono, ormai, strategiche per il futuro delle nostre industrie e del nostro lavoro.
Questo dodicesimo focus offre tre contributi al dibattito in corso provando ad analizzare in modo originale cause ed effetti dell’apertura del nostro sistema economico.
I contenuti
Il numero si apre con un articolo dedicato allo spinoso tema della delocalizzazione, un argomento sul quale sono recentemente state pubblicate delle statistiche che parlano di un fenomeno in calo. Titolo dell’articolo è “Delocalizzare non piace più. La fabbrica del futuro ha bisogno di qualità” di Rachele Sessa e Stefania Spaziani.
Il secondo articolo è “Tanto Stato, poco valore aggiunto. L’industria francese alla luce della trattativa FCA/Renault” di Diodato Pirone.
Successivamente si parla di “Innovazione e territorio. Leonardo: il piano Leap 2020” di Stefania Spaziani, mentre Francesco Nespoli firma “Comunicare ieri, oggi e domani”.
Mauro Dotta racconta che “Chi investe in felicità cresce il triplo”.
Conclusi gli articoli degli esperti, si trova un approfondimento su “Esoscheletri industriali: tanti li provano, ma cerchiamo di capire a cosa servono, come e dove usarli”. È possibile leggere e scaricare il dodicesimo numero del BellaFactory Focus qui (non è richiesta registrazione).
Buona lettura!