Il 2023 è stato un anno a due velocità per l’automazione italiana: il comparto ha infatti registrato una crescita del 14% sull’anno precedente, con un valore di 8 miliardi di euro. Tuttavia, a fronte di un primo semestre eccezionalmente positivo, già all’inizio del secondo trimestre dell’anno scorso si sono iniziati a registrare dei segnali di recessione che sono perdurati fino alla conclusione dell’anno e che hanno caratterizzato la prima metà del 2024.
È quanto confermano i dati di Anie Automazione – associazione che rappresenta oltre cento imprese nel settore dell’automazione industriale –, presentati durante il convegno inaugurale della fiera SPS Italia, in corso a Parma fino al 30 maggio. Come di consueto, il convegno inaugurale è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione del mercato dell’automazione industriale e indicare alcuni scenari per i prossimi mesi.
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Il 2023 dell’automazione italiana tra resilienza e crescita
Seppur inferiore rispetto alle previsioni, la crescita del mercato dell’automazione italiana è un segnale di resilienza del comparto, alla luce dei diversi fattori che hanno influenzato l’operatività delle imprese, come fenomeni di shortage, backlog accumulati e tensioni geopolitiche.
A livello settoriale, si sono registrati ottimi andamenti nei comparti più consolidati del mercato, come per gli azionamenti elettrici, che hanno registrato una crescita del 13%, e nell’area network e controllo. In quest’ultima, le tecnologie che hanno registrato una crescita maggiore sono state: PLC- I/O (+24%), networking industriale (912%), HMI (+10%), IPC (+4%).
Continua l’andamento positivo del software industriale, sotto la spinta della trasformazione digitale ed energetica dei settori dell’industria italiana.
L’ombra della recessione sul 2024
L’andamento negativo che si è registrato a partire dalla seconda metà del 2023, come già anticipato, si sta ripercuotendo sull’anno in corso e secondo i dati preliminari di Anie Automazione porterà il mercato a chiudere il 2024 in ribasso.
“Per il 2024 la nostra previsione di chiusura con le stime fatte sui dati raccolti a fine aprile è di una flessione del 6% sul 2023“, spiega Marco Vecchio, Segretario di Anie Automazione.
Una flessione che, spiega Vecchio, è frutto in parte di un naturale rimbalzo del mercato, dopo tre anni di costante crescita, ma anche di altri fattori che hanno influenzato l’operatività delle aziende.
A pesare anche l’attesa sugli incentivi legati al piano Transizione 5.0, che al momento frena ancora gli investimenti delle imprese.
“Speriamo che in tempi rapidi si possa avviare il Piano, che a prescindere da come verrà utilizzato e quali saranno le regole di ingaggio, da un punto di vista psicologico potrebbe sbloccare certe dinamiche che oggi sono ferme”, aggiunge.
A tal proposito, Anie Automazione ha presentato a SPS 2024 un vademecum all’incentivo per aiutare le imprese a creare il legame tra investimento in tecnologia digitale e risparmio energetico che le imprese potranno scaricare direttamente dal sito dell’Associazione a partire dai prossimi giorni.