Assintel al Governo: garantire la transizione digitale anche senza un ministero dedicato

Assintel, l’Associazione nazionale delle Imprese ICT e Digitali, ha espresso il suo disappunto davanti all’assenza nel nuovo esecutivo di un ministero dedicato all’innovazione e ha lanciato un’appello al Governo affinché si continui a lavorare sulla transizione digitale del Paese per non disperdere i progressi fatti finora.

Pubblicato il 24 Ott 2022

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Non si può accompagnare il Paese nella transizione digitale senza un vertice politico che ne presieda la direzione e le strategie: è questa la posizione di Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese ICT e Digitali), che esprime il suo disappunto per l’assenza di un Ministro per l’Innovazione nella rosa dei ministri che compongono il Governo guidato da Giorgia Meloni.

Un’assenza ancora più inspiegabile alla luce del fatto che fu proprio il Centro Destra a lanciare il primo dicastero dell’Innovazione nel lontano 2001.

Un ministero che, invece, l’associazione che rappresenta le imprese che operano nei settori dell’ICT e del digitale ritiene indispensabile per favorire lo sviluppo di un mercato che anche in tempi di crisi continua a crescere, come ha mostrato l’ultimo rapporto sui dati di mercato diffuso qualche giorno fa dall’Associazione.

Nonostante gli effetti della crisi provocata dalla guerra in Ucraina, infatti, l’aggiornamento dei dati al 2022 ha mostrato una crescita annua del 7%, per un valore totale di 30,7 miliardi di euro, in netta controtendenza rispetto all’economia generale.

“Ma è un processo che va sostenuto, soprattutto nei confronti delle micro, piccole e medie imprese che molto spesso ne restano ancora ai margini. Per queste ragioni ci aspettiamo che all’assenza di un Ministro faccia da contraltare una netta responsabilizzazione del Mise, che non a caso cita nella nuova denominazione proprio le imprese e il Made in Italy, attraverso deleghe mirate e un Sottosegretario competente dedicato all’innovazione”, commenta Paola Generali, Presidente di Assintel.

Sono tre le voci, spiega la Presidente, che devono essere presidiate per non buttare all’aria i passi avanti fatti finora: l’attuazione dei progetti PNRR, la trasformazione della Pubblica Amministrazione e – trasversale a tutti – il sostegno alla formazione delle competenze digitali.

“Fin da subito diamo al Governo la nostra piena disponibilità a collaborare per creare tavoli di coordinamento che siano da presidio alla transizione digitale”, aggiunge Generali.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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