Artigianato digitale: i progetti di Upskill 4.0 e Fondazione Cariverona con aziende e ITS

Quattro progetti realizzati da Upskill 4.0 in collaborazione con Fondazione Cariverona mostrano come si possa far incontrare la produzione e il saper fare delle PMI con le soluzioni tecnologiche pensate e sviluppate dagli studenti degli ITS

Pubblicato il 15 Feb 2023

Artigiani in una miniatura del XIV secolo, epoca delle società delle arti e dei mestieri

Il connubio tra tradizione Made in Italy e tecnologie digitali può dare vita a innovazioni interessanti, risultati importanti per le aziende e anche tanti ‘buoni’ e nuovi lavori per giovani e diplomati. In più, artigianato e tecnologia non solo possono coesistere, ma l’intreccio e la somma delle rispettive risorse portano a traguardi sorprendenti e vantaggi concreti per le imprese e gli operatori del mondo dell’artigianato.

Quattro esempi arrivano da altrettanti progetti realizzati da Upskill 4.0 – spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, società benefit e partecipata da UniCredit – in collaborazione con Fondazione Cariverona, presentati presso la sede milanese di UniCredit e che hanno unito piccole e medie imprese con gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

L’obiettivo, in tutti questi progetti di innovazione, è proprio quello di far incontrare la produzione e il saper fare delle PMI Made in Italy con le soluzioni tecnologiche pensate e sviluppate dagli studenti degli ITS, in modo da integrare e fondere le capacità artigianali con gli strumenti e le opportunità messi a disposizione dalle nuove tecnologie.

I quattro progetti innovativi hanno così visto collaborare rispettivamente: Officina Dario Pegoretti, che a Verona produce telai di biciclette fatti ancora a mano e personalizzati, e gli studenti dell’ITS Maker di Bologna; la Cooperativa sociale Quid che sempre nel veronese recupera e trasforma tessuti derivanti da scarti industriali, insieme ai giovani dell’ITS Mita Academy di Firenze; Coplant, un vivaio storico di Canneto sull’Oglio in provincia di Mantova che coltiva piante e alberi su un’area di 100 ettari, con l’ITS Fitstic di Bologna; e Reverse, studio veronese di architettura d’interni specializzato in design sostenibile ed etico, insieme all’ITS Malignani di Udine.

Presentiamo quattro progetti sui quali abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi mettendo insieme studenti degli ITS, piccole e medie imprese del territorio e sfruttando il potenziale delle tecnologie 4.0”, rileva Stefano Micelli, presidente esecutivo di Upskill 4.0. Che fa notare: “crediamo che le soluzioni elaborate in questi percorsi progettuali non solo possano aiutare le imprese che vi hanno partecipato, ma possano ispirare anche tutte quelle piccole e medie imprese italiane che vogliono impegnarsi sul fronte dell’innovazione e della sostenibilità ambientale e sociale”.

Il progetto Upskill 4.0 “ha il merito di valorizzare le capacità e le energie dei giovani impegnati nei percorsi formativi degli ITS”, osserva il direttore generale di Fondazione Cariverona, Filippo Manfredi, “collaborando alla crescita delle PMI dei nostri territori come motori del cambiamento”.

Unire artigianalità manuale e realtà aumentata

Gli studenti dell’ITS Maker di Bologna, guidati dal team Upskill 4.0, hanno lavorato con Cristina Wurdig e Pietro Pietricola di Officina Dario Pegoretti. L’obiettivo era trovare una soluzione che consentisse di codificare il sapere fare, nello specifico l’arte della saldatura di telai per bicicletta, senza però rinunciare all’artigianalità della produzione. Pegoretti è infatti un brand di culto, noto in tutto il mondo per la qualità e la cura della produzione dei telai su misura.

L’ossessione di Cristina e Pietro è quella di trovare un modo per aiutare i futuri saldatori dell’azienda a imparare i segreti delle saldature Pegoretti in un tempo inferiore ma senza compromessi nella personalizzazione del prodotto. Il progetto ha portato alla realizzazione di una soluzione molto originale: uno speciale caschetto da saldatore che permette una visualizzazione in realtà aumentata che guida visivamente la saldatura dei telai delle biciclette. Con questa soluzione “viene mantenuta il massimo dell’artigianalità e la tecnologia digitale è al servizio dell’uomo”, rimarca Wurdig, Ceo dell’azienda, “proiettando così una produzione altamente artigianale nel futuro.

Tessuti di scarto e nuovi modelli digitali

Gli studenti dell’ITS Mita di Firenze hanno lavorato per Progetto Quid, azienda fondata nel 2013 a Verona da Anna Fiscale, per sviluppare una linea di accessori creati valorizzando i tessuti invenduti nei magazzini delle case di moda. Attraverso il potenziale delle realtà virtuale, nello specifico utilizzando un QR code che i clienti trovano nell’e-commerce, il consumatore finale ha la possibilità di scegliere il tessuto e la tipologia di prodotto, prima ancora di acquistarlo. In questo modo si passa a una produzione on demand e senza sprechi.

Gli studenti dell’ITS Fitstic di Bologna, assieme a Vitruvio Virtual Reality, hanno invece lavorato per Coplant con Michele Tusi, responsabile commerciale dell’azienda florovivaistica, a una nuova immagine comunicativa del vivaio, dove l’acquisto delle piante diventa un’esperienza interattiva. In occasione dei trent’anni dell’azienda, fondata nel 1993, gli studenti hanno sviluppato un vivaio 4.0 e realizzato un’interfaccia digitale con la quale i clienti possono acquistare le piante che si adattano meglio alla propria zona climatica e alle caratteristiche degli spazi interni ed esterni.

Obiettivi delle PMI e soluzioni degli ITS

Gli studenti dell’ITS Malignani di Udine hanno lavorato con Federica Collato di Reverse all’ideazione di una seduta fatta in materiali riciclabili e riciclati. La sfida era non solo progettare una seduta innovativa ma anche identificare materiali alternativi al legno in grado di essere lavorati attraverso i macchinari già presenti in falegnameria.

Gli studenti ITS hanno realizzato il progetto NOT (Not Only Wood) progettando una seduta componibile e adattabile sia agli spazi interni che esterni. Inoltre, hanno selezionato nuovi materiali riciclati come il MDF MR (un pannello a tre strati costituito da più del 50% di materiale riciclato) e il MOSSwall (il muschio stabilizzato brevettato per spazi indoor esclusivi) che possono essere applicati usando le stesse tecniche di lavorazione del legno.

L’iniziativa di Upskill 4.0 “è la dimostrazione concreta di come lavorare sinergicamente può contribuire a promuovere processi virtuosi di innovazione presso il tessuto di micro-imprese e PMI dei nostri territori, facendo leva sulle competenze specialistiche degli ITS”, rileva Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia: “nell’ambito della partnership progettuale UniCredit ha fornito il proprio contributo mettendo in campo un supporto sia agli ITS sul versante dell’education finanziaria, sia alle imprese che vogliono innovare e crescere”.

Upskill 4.0, lo spin-off dell’Università Ca’ Foscari

Upskill 4.0 è uno spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, costituito come startup Innovativa e come società Benefit. Nato dall’esperienza del Progetto nazionale ‘ITS 4.0’ promosso dal MIUR e dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari, Upskill 4.0 ha sviluppato collaborazioni con ITS (Istituti Tecnologici Superiori) e imprese, realizzando progetti di rigenerazione territoriale in diverse regioni italiane: Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Umbria e Veneto.

Upskill 4.0 favorisce la creazione di ecosistemi dell’innovazione a partire dalla valorizzazione del mondo della formazione tecnica superiore e del saper fare delle imprese italiane. Attraverso l’utilizzo della metodologia del Design Thinking, studenti e imprese intraprendono percorsi di sperimentazione sui temi di Industria 4.0, mettendo in campo un nuovo approccio ai contesti d’uso della tecnologia attraverso il potenziamento delle soft skill e metodologie di apprendimento attivo. Della compagine sociale di Upskill 4.0 fanno parte numerosi ITS distribuiti su tutto il territorio nazionale e il socio finanziario UniCredit con una quota di minoranza.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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