Torino, al via il Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura

Sarà operativo già dal terzo trimestre del 2021 il Polo Nazionale della mobilità Sostenibile di Torino, uno spazio dedicato alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico nel settore automotive e nella manifattura. Il Polo vede la collaborazione di diversi soggetti pubblici e privati del territorio, impegnati a costruire un ecosistema che fornirà alle aziende uno spazio di formazione continua, ricerca e networking. Il progetto esecutivo, guidato dal Politecnico di Torino, prevede anche la creazione di spazi di co-location per le aziende.

Pubblicato il 16 Lug 2021

Polo nazionale della mobilità sostenibile e della manifattura torino

Un polo di eccellenza per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico, in grado di offrire servizi e attività di formazione, con lo scopo di far crescere le imprese del territorio e attirare nuove opportunità: è questa la missione del nuovo Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura (o SMTC, Sustainable Mobility Technology Center) che sorgerà a Torino negli spazi TNE di Corso Settembrini 178.

Un progetto che vede una collaborazione ampia delle diverse realtà pubbliche e private del territorio, in un’ottica di accelerazione e lavoro di squadra. La presentazione del Polo giunge al culmine di mesi di lavoro che hanno interessato il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, il Competence Center CIM4.0, la Camera di Commercio di Torino, l’Unione Industriale, gli esponenti della Regione e della Città di Torino.

Una “nuova era di partnership pubblico-privata” l’ha definita Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, che servirà alla riqualificazione e alla valorizzazione del territorio cittadino, ma dove potranno essere sperimentati servizi e attività di formazione che potranno essere scalati a livello nazionale.

Il Politecnico di Torino guiderà lo sviluppo del progetto esecutivo del Polo, che prevede la realizzazione della struttura edile, delle aule didattiche e dei laboratori, al fine di offrire alle imprese i servizi di formazione, di ricerca finalizzata ed applicata e di trasferimento tecnologico, di networking e di contaminazione tra tecnologie e competenze, anche grazie alla co-location delle aziende.

Il Centro si svilupperà nelle strutture industriali poste in prossimità di quelle già esistenti impegnate dal Corso di Laurea di Ingegneria dell’autoveicolo e dai locali dedicati ai laboratori del Competence Center CIM 4.0, che avrà il ruolo di coordinare tutti i servizi che caratterizzeranno il nuovo Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura.

Polo Nazionale della Mobilità Sostenibile e della Manifattura, i servizi che verranno offerti

Un progetto di riqualificazione (ovviamente in ottica sostenibile) di un’area attualmente non utilizzata, che mira ad accrescere l’attrattività del territorio per le imprese già presenti, ma anche ad attirarne di nuove, sia dal territorio nazionale che dall’estero.

Altro compito del Polo sarà intercettare i grandi cambiamenti dei mercati, in modo che le imprese (soprattutto PMI e stratup innovative) e i lavoratori non siano impreparati davanti alle sfide future.

Proprio per questo, la carta dei servizi che verranno offerti dal Polo dà ampio spazio alla formazione continua, che verrà erogata attraverso le lauree professionalizzanti, percorsi ITS, Accademy e Learning  Hub per i lavoratori e per il mercato del lavoro, con il coinvolgimento del Politecnico, dell’Università, della Scuola Camerana, Skillab, API Formazione, CIM4.0 e altri.

Altro filone di servizi offerti dall’SMTC sarà incentrato sulla ricerca finalizzata, attraverso iniziative e attività di ricerca del Politecnico, dell’Università e di altri Centri di Ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e dell’Industria 4.0.

Il Polo offrirà, inoltre, servizi legati alla ricerca applicata, trasferimento tecnologico, innovazione di prodotto e processo, attraverso l’attività di tutti gli enti di ricerca pubblici e privati nel settore della Mobilità Sostenibile e della    manifattura.

Il Centro sarà anche uno spazio dedicato al networking, attraverso strategie di comunicazione, organizzazione e gestione di eventi B2B in cui saranno coinvolte realtà come il Mesap, Torino Wireless, CIM4.0, DIH Piemonte e molte altre. Ma, soprattutto, il progetto dell’SMTC punta a costruire un ecosistema, un punto di incontro per imprese ed enti di ricerca tra la domanda di nuove soluzioni tecnologiche e la disponibilità di soluzioni pronte per il mercato.

Per questo, l’infrastruttura prevede anche uno spazio di co-location per grandi aziende, PMI e startup innovative legate all’Industria 4.0. Tra le aziende che hanno già dato disponibilità ci sono I3P, Innovation Center di Impresa Sanpaolo, ORG Tech e Torino City Lab.

I servizi saranno organizzati intorno a 5 temi strategici per rivoluzionare la mobilità su strada, il trasporto ferroviario e marittimo: dallo sviluppo di powertrain intelligenti ed efficienti, alla connettività per i veicoli a guida autonoma – puntando sia su soluzioni di connettività tra i devices, i veicoli e le infrastrutture, sia sulle tecnologie abilitanti (riconoscimento immagine, applicazioni IoT, data spaces, sensori e logiche per la guida autonoma) – all’attenzione alla sostenibilità, attraverso l’utilizzo di materiali a basso LCA (Life Cycle Assessment, quindi a basso impatto ambientale), ma anche sfruttando il recupero e il riciclo dei materiali.

Verranno, inoltre, sviluppati servizi di Mobility as a Service (MaaS) e di integrazione dei trasporti e di logistica. Il quinto tema strategico per il nuovo Polo farà riferimento al Mobility Design, con attività di progettazione e applicazione della mobilità urbana e di infrastrutture intelligenti e sostenibili, sempre con un approccio che mette l’uomo al centro del processo di design.

Le risorse a disposizione

I primi 40 milioni di euro, fondamentali per l’avvio del progetto, sono stati resi disponibili dal contributo della Regione Piemonte (che al progetto destinerà un totale di 30 milioni di euro), da un finanziamento della Camera di commercio di Torino (che mette a disposizione 5 milioni di euro in totale) e dai primi fondi previsti dal Mise, che con il Decreto Sostegni Bis e il precedente Decreto Rilancio ha destinato un totale di 20 milioni di euro per il Centro.

I primi spazi del nuovo Polo saranno disponibili entro il 2023 e la piena operatività è prevista per il 2025. Tuttavia, data l’urgenza dei temi trattati e del momento, è stato costituito un Gruppo di Lavoro – formato da associazioni di imprese, aziende di produzione di mezzi di trasporto, fornitori di servizi e componenti evoluti, erogatori di servizi ed istituzioni ed enti di ricerca e innovazione – per strutturare il Polo e la relativa offerta di servizi per le filiere dell’automotive e della mobilità sostenibile, al fine di garantire l’avvio dei servizi già nel corso del 2021 (terzo trimestre), ancor prima della disponibilità degli spazi definitivi.

Il Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura sarà organizzato secondo un modello “Hub & Spoke” (Centro con Connessioni a Rete), coordinato dal Politecnico di Torino. L’hub principale di Torino sarà connesso a realtà di eccellenza in Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Abruzzo, Toscana, Puglia, Basilicata e Sicilia.

“Quando si riesce a fare sistema tra formazione, servizi alle aziende e ricerca applicata si creano le condizioni ottimali per realizzare progetti di sviluppo come quello del Polo della Mobilità Sostenibile e della Manifattura”, commenta il Rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco.

Un ecosistema con una governance condivisa tra i vari stakeholder (con ruoli diversi), necessario per affrontare i problemi del territorio e per rilanciarlo, partendo dalla sua storia e da una lunga tradizione industriale.

“La possibilità di ripartire dall’automotive e dalla manifattura, due ambiti storicamente trainanti per l’economia del territorio, rappresenta una grande chance per Torino, per il Piemonte e per tutto il Paese che oggi deve fondare la propria ripresa economica su un modello di sviluppo tecnologico di eccellenza, come quello che potremo mettere in campo a
Mirafiori”, conclude Saracco.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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