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AI, al via il Comitato per aggiornare la strategia nazionale. Butti: “Serve una strategia industriale per l’AI”

Presentato il Comitato di Coordinamento per l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale con l’obiettivo di fare dell’AI uno strumento etico e sicuro, orientato all’individuo.

Pubblicato il 09 Nov 2023

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Sollecitare un’attenzione nazionale sullo sviluppo dell’AI, definire una strategia che guardi al medio termine, rafforzare le imprese italiane che già operano su questi ambiti, rafforzare le relazioni tra imprese e centri di ricerca e sostenere le startup e le PMI più virtuose: sono questi gli obiettivi del Comitato di Coordinamento per l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, che è stato presentato alla stampa in presenza del Sottosegretario all’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Alessio Butti.

I compiti del Comitato

Il Comitato, formato da tredici esperti, ha il compito di esaminare l’effetto dell’intelligenza artificiale e sviluppare il piano strategico italiano, con l’ambizione di orientare lo sviluppo di questa tecnologia in maniera responsabile e inclusiva.

Il Comitato guarderà anche alle notizie sull’AI che vengono dall’estero, costruendo sulle basi di quella comunione di intenti e obiettivi sancita dai Paesi del G7 con il Protocollo di Hiroshima e supportando così le istituzioni europee nella definizione di regole e pratiche comuni in parallelo alla definizione del regolamento europeo sull’intelligenza artificiale, che entrerà presto in fase di Trilogo.

L’Italia, in previsione della presidenza del G7, aspira a rivestire un ruolo leader nel campo dell’AI e della transizione tecnologica. Il Comitato di Coordinamento si propone come strumento fondamentale per la definizione della strategia governativa in questo ambito che abbia un quadro temporale di almeno 3-4 anni e che favorisca non solo lo sviluppo e l’adozione dell’AI, ma che assicuri che tale sviluppo avvenga in modo etico.

L’obiettivo del Comitato si radica quindi nella volontà di fare dell’AI uno strumento focalizzato sull’individuo e sul suo uso consapevole. Il ruolo del Comitato sarà cruciale per assicurare lo sviluppo, l’impiego e la regolamentazione dell’IA in maniera responsabile, etica e sicura.

I membri del Comitato di Coordinamento per l’aggiornamento della strategia nazionale sull’AI

Sono tredici i componenti del Comitato di Coordinamento, istituito presso il Dipartimento per la Trasformazione digitale, che contribuiranno a stilare la strategia nazionale sull’IA attesa per l’inizio del 2024.

A coordinare il Comitato sarà Gianluigi Greco, professore di informatica all’Università della Calabria e presidente di AIxIA, l’associazione italiana per l’intelligenza artificiale.

Il Comitato sarà inoltre formato da:

  • Viviana Acquaviva, astrofisica e docente al Physics Department del Cuny Nyc College of Technology e al Cuny Graduate Center
  • Paolo Benanti, consigliere di Papa Francesco sull’IA e professore alla Pontificia Università Gregoriana
  • Guido Boella, Vice Rettore vicario dell’Università di Torino; Marco Camisani Calzolari, divulgatore scientifico
  • Virginio Cantoni, professore emerito presso l’Università di Pavia
  • Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR, Rita Cucchiara, docente presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  • Agostino La Bella, professore ordinario di Ingegneria economico-gestionale presso l’Università di Roma Tor Vergata
  • Silvestro Micera, docente presso Ecole polytechnique fédérale de Lausanne
  • Giuliano Noci, professore di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano
  • Edoardo Carlo Raffiotta, professore di Diritto costituzionale all’Università di Milano Bicocca e avvocato
  • Ranieri Razzante, professore di Tecniche di gestione dei rischi di riciclaggio presso l’Università di Bologna e Docente di Tecniche e regole della cybersecurity presso l’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa

Il Comitato sarà supportato da una Segreteria Tecnica istituita presso l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) con il compito di affiancare il Comitato nell’organizzazione delle attività e nella stesura dei documenti.

Presto gli Stati Generali dell’AI

L’impegno del Governo sul fronte dell’AI è stato ribadito da Alessio Butti nel corso dell’evento di presentazione del Comitato. Butti ha annunciato che il Governo sta valutando se indire presto una giornata di confronto tra le istituzioni, le imprese e le Università sull’AI.

“L’anno in corso ha registrato eventi di grande rilievo in ambito di AI, soprattutto negli ultimi due mesi, tali da condizionare e indirizzare gli avvenimenti previsti per il futuro. Per questo stiamo valutando se indire gli Stati Generali dell’AI“, ha spiegato.

“Sarà il punto di partenza di un percorso articolato che ci impegnerà per il prossimo futuro e sarà un percorso di partecipazione di tutti gli stakeholder dei vari verticali impattati dall’industria, all’editoria, al lavoro e alla mobilità e molto di più”, ha aggiunto.

Gli Stati Generali saranno utili per supportare il lavoro del Comitato, soprattutto in vista della preparazione del G7 di giugno 2024 che sarà presieduto dalla Premier italiana.

“Dobbiamo mobilitare i giovani, motivare con un nuovo entusiasmo quegli imprenditori che sono stati costretti ad agire in solitudine. Dobbiamo dire ai docenti delle nostre università che devono dare il meglio, operando con il mondo di impresa nazionale e riversando in questa relazione le loro competenze e tutto il loro credito internazionale”, ha aggiunto Butti.

Butti: “Abbiamo bisogno di una politica industriale dell’intelligenza artificiale”

Gli Stati Generali serviranno anche ad attivare le energie necessarie per disegnare una politica industriale delle telecomunicazioni e, nello specifico, una politica industriale per l’AI. 

Una strategia che servirà per posizionare l’Italia in un ruolo di leadership e non di follower.

“Vorrei che in questo Paese cominciassimo anche a fare intelligenza artificiale, oltre che a usare intelligenza artificiale. Per fare questo dobbiamo rivedere insieme una politica industriale che sia degna di questo nome”, ha concluso.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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