Tre “plance di comando” particolarmente avveniristiche dalle quali controllare centrali elettriche o navi, in ogni parte del mondo, ma anche mostrare l’altissimo livello di competenza a cui ABB è arrivata attraverso demo che possono simulare la movimentazione delle barriere del MOSE o il funzionamento di una turbina.
È un viaggio affascinate quello all’interno delle sedi genovesi di ABB che, nel capoluogo ligure impiega circa 400 persone tra il Green Building di Sestri Ponente e la sede di Molo Giano, nell’area delle riparazioni navali del porto di Genova.
Punto di partenza del nostro viaggio la sede di Via Albareto che ospita le attività dei business Industrial Automation, Power Grids, Robotics & Discrete Automation, Motion ed Electrification, e cinque Centri di Eccellenza per il controllo, l’automazione e la digitalizzazione di impianti di generazione di energia, per l’industria dell’acqua e per le turbine, e per il settore dei trasporti. Un edificio avveniristico, un “green building” non solo per il colore ma anche perché le iniziali sono le stesse di GB Ferrari, ha ha rappresentato ABB a Genova e ha guidato lo sviluppo dell’azienda nel capoluogo ligure.
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Acqua ed energia sempre sotto controllo
La sede genovese è fulcro di ABB per la regione sud Europa ed è punto di riferimento per altri mercati, quali America Latina e Sudafrica della “Business Line Energy Industries”.
Con le sue 200 persone altamente specializzate, infatti, rappresenta il business prevalente della sede, e svolge un ruolo fondamentale per progetti strategici di automazione avanzata in tutto il mondo.
“In questo palazzo abbiamo rappresentate tutte le divisioni di ABB e, in particolare quella dedicata all’energy industries – spiega Enrico Mantero, che è il responsabile Service di questa linea di business per centro e sud Europa – in particolare di power generation, water e oil & gas”.
Simphony Plus, l’evoluzione non invecchia mai
Impianti che funzionano grazie a un “cervello” che è stato sviluppato proprio a Genova. Il capoluogo ligure infatti, è la sede del Centro di Ricerca e Sviluppo mondiale del sistema di controllo distribuito ABB Ability Symphony Plus, studiato per le applicazioni nel campo della produzione di energia e dell’acqua.
“Si tratta del distributed control system – prosegue Mantero – che è l’intelligenza che viene installata negli impianti e che permette di raccogliere i dati che arrivano dai sensori che, una volta elaborati, fanno funzionare al meglio gli impianti rendendoli sicuri e performanti”.
Un progetto che è stato portato avanti già trent’anni fa da ABB e che negli anni è stato, via via, rielaborato è migliorato sino ad arrivare ai livelli di eccellenza attuali. Una continuità che rappresenta una garanzia per chi, negli anni, ha puntato su questo sistema è che oggi può comunque utilizzarlo al meglio.
“Ci sono aziende che hanno acquistato questo prodotto 35 anni fa – sottolinea Mantero – e che oggi possono evolvere in un prodotto nuovo e all’avanguardia con sforzi temporali e di ingegneria particolarmente limitati. Il nostro motto, infatti, è quello dell’evoluzione senza obsolescenza, e Simphony Plus lo rappresenta molto bene”.
La tecnologia si mette in mostra nell’ABB Demo Center
Funzionalità che vengono rappresentate, al meglio, nell’ABB Ability Demo Center, la sala di controllo dimostrativa che offre numerosi esempi di best practice e di best technology, adottando le soluzioni più avanzate e ospitando contemporaneamente aspetti di gestione e controllo di diversi tipi di applicazione.
“La demo room – spiega Mantero – ci mostra tutte le tecnologie necessarie per fare l’automazione degli impianti di produzione dell’energia elettrica, quelli di oil & gas e per la distribuzione e la gestione delle reti idroelettriche”.
Nel centro, quindi, è possibile, per esempio, assistere alle procedure di controllo da remoto dei processi d’impianto. Si può assistere alle simulazioni di movimentazione delle barriere anti inondazione del MOSE di Venezia, il progetto infrastrutturale più imponente dell’Italia dal secondo dopoguerra, la cui automazione e sistema elettrico integrati sono affidati ad ABB. E ancora, i clienti possono testare le funzionalità di ABB Ability SafetyAPP, un’applicazione per dispositivi mobili progettata da ABB per consentire di segnalare pericoli sul luogo di lavoro, migliorare la consapevolezza di situazioni di pericolo e ridurre i potenziali rischi.
Dalla teoria alla pratica, ecco il Collaborative Operations Center
All’interno della sede di Sestri Ponente si trova anche una vera e propria “centrale operativa”, il Collaborative Operations Center dedicato al settore degli impianti energetici e idrici, che permette di gestire circa 700 centrali di generazione dell’energia oltre a una rete di stazioni di ricarica, migliorando l’operatività e la manutenzione. Il centro, quindi, utilizza tutte le tecnologie, i software e i servizi ABB per raccogliere e analizzare le informazioni sulle infrastrutture e sui servizi in modo automatico, i loro processi e i rischi potenziali attraverso sistemi di controllo remoto.
Grazie a queste analisi, quindi, è possibile identificare in modo automatico le aree di miglioramento delle performance, classificarle e gestirle da remoto con la giusta priorità affinché i clienti in loco, che lavorano con esperti ABB, possano adottare le misure necessarie ad assicurare che ogni struttura funzioni in modo da soddisfare i requisiti di sicurezza delle informazioni, ambientali e di carico. “Qui abbiamo un team di giovani ingegneri – ricorda Mantero – che hanno competenze che permettono di supportare i clienti nelle attività di gestione dell’impianto e in quella di manutenzione, e questo è il nostro valore aggiunto”.
La tecnologia ABB al servizio dello sviluppo, il ruolo in Start 4.0
Altissimo livello tecnologico che ha permesso ad ABB di essere uno degli attori, con Ansaldo Energia e Sts, Rina, CNR, Leonardo e Iren del “Centro competenza Start 4.0 per la Sicurezza e l’Ottimizzazione delle Infrastrutture critiche”. Uno degli 8 Competence Center selezionati dal Ministero per lo Sviluppo Economico nel quadro del programma Impresa 4.0. La mission di Start 4.0, da un lato, è quella di sviluppare nuove competenze, identificare soluzioni tecniche e tecnologiche adeguate, sviluppare esperimenti e validare approcci metodologici e dall’altro si pone come un’organizzazione di formazione permanente rivolta ai processi di sicurezza per le Infrastrutture critiche nelle aree di applicazione identificate come Energia, Trasporti, Idrico, Produzione e Porti.
ABB contribuirà a questo progetto con il proprio Ability Collaborative Operations Center, un’infrastruttura digitale in cui software all’avanguardia, sistemi di intelligenza artificiale ed esperti collaborano per fornire servizi avanzati volti ad assicurare la continuità dell’attività negli impianti idrici e di generazione dell’energia e nel settore navale. “Questa struttura ci ha permesso di sviluppare negli ultimi anni – conclude Mantero – quelle competenze relative alla protezione delle infrastrutture critiche non solo dal punto di vista dell’automazione ma anche della cyber security, che è sicuramente un tema di grandissima attualità”.
A Molo Giano la “service station” dedicata a marine & ports
A pochi chilometri di distanza, nel cuore dell’Industria portuale, nella storica location dell’OARN, eccellenza della cantieristica navale dove gli armatori di tutto il mondo portavano le navi da riparare o trasformare, troviamo la seconda sede cittadina di ABB. Si tratta del quartier generale italiano delle unità Turbocharging e Marine & Ports, anch’esse parte del business Industrial Automation. Una collocazione strategica, vicina alle banchine e ai bacini di riparazione del porto, che consente un servizio rapido ed efficiente. Oltre a uffici e magazzini è presente anche un’officina meccanica dotata delle tecnologie più moderne per il service sui turbocompressori a gas di scarico per motori endotermici. Qui lavorano tecnici di service specializzati e certificati ABB, coordinatori, contract administrator e project manager.
A Molo Giano troviamo il secondo Collaborative Operations Centers ABB Ability, dedicati al settore navale e in grado di monitorare e gestire da remoto centinaia di navi. “ABB controlla 700 navi in giro per il mondo monitorando in tempo reale – spiega Alessandro De Santis, Service Manager Marine & Ports di Abb – e risolvendo, grazie a un team di esperti tecnici, anche le possibili criticità. Nel mondo abbiamo un primo livello, nel far east, in Europa e Stati Uniti, che h24 monitora tutte le navi. Nel caso di situazioni complesse l’operazione passa ai centri di prodotto e, Genova, abbiamo la competenza globale sulla parte automazione delle navi”.
Genova capitale del Turbocharging
Ma la sede di Genova è, anche, il quartier generale dell’Unità italiana di ABB Turbocharging, che ha altre quattro stazioni di servizio simili collocate a Ballò di Mirano (VE), Teverola (CE), Malta e in Croazia. Grazie a queste stazioni, ABB è in grado di rispondere alle esigenze del Mar Mediterraneo e del territorio italiano, offrendo interventi personalizzati ovunque siano necessari. ABB in tutto il mondo ha, infatti, più di 200.000 turbocompressori operativi su navi, centrali elettriche, gruppi elettrogeni, locomotive diesel e grandi veicoli industriali. “Nella nostra officina meccanica vengono fatte tutte le attività di lavorazione sulle turbosoffianti – sottolinea Paolo Musso, LBU Manager Turbocharging Italia Malta e Croazia – e la nostra, che è stata la prima service station italia rappresenta la main station dell’area mediterranea. Noi siamo un centro di eccellenza che progetta produce e fa manutenzione di questo prodotto”.
Il turbocharging diventa digitale con Tekomar Xpert
La gestione di questi prodotto passa anche attraverso il digitale grazie a Tekomar Xpert, un software che valuta accuratamente le prestazioni del motore, quantifica le deviazioni e i potenziali risparmi di combustibile. Le informazioni fornite da Xpert, trasmesse al cloud, consentono all’operatore marittimo di ricevere dati accurati da remoto, per ottimizzare le prestazioni del motore grazie alle correzioni proposte dal sistema stesso.
“ABB Turbocharging non è solo officine meccaniche – sottolinea Musso – ma è anche un software di gestione dei motori installati nelle navi e che fa parte di ABB Ability. Tekomar analizza le performance del motore confrontando i dati di banco con le condizioni di Esercizio, evidenziandone le differenze e fornendo istruzioni per tornare alla situazione ottimale, e questo permette anche un risparmio di combstibile. Si tratta di un software presente a bordo delle navi che, attraverso il cloud, può essere visibile anche negli uffici delle compagnie armatoriali per mostrare le performance”.