A novembre cala la fiducia di consumatori e imprese: i dati nella proiezione di Istat

Scende sotto quota cento l’indice di fiducia dei consumatori, mentre quello delle imprese perde ben dieci punti: nel manifatturiero, in particolare, si scende a quota 90,2, rispetto al 94,7 del mese precedente

Pubblicato il 27 Nov 2020

Supermercato


A novembre, per la prima volta dallo scorso giugno, l’indice della fiducia dei consumatori scende sotto i cento punti; l’indice relativo al clima di fiducia delle imprese fa registrare un vero e proprio crollo di dieci punti. Per l’esattezza, a novembre 2020 l’indice del clima di fiducia dei consumatori scende da 101,7 a 98,1 e l’indice composito del clima di fiducia delle imprese crolla da 92,2 a 82,8. Sono i dati delle misurazioni mensili Istat sulla fiducia di consumatori e imprese, che permettono di comprendere in maniera scientifica le conseguenze dell’emergenza sanitaria sull’economia del Paese.

La fiducia dei consumatori sotto quota 100

Per quanto attiene ai consumatori, la situazione emergenziale ha influito sulle opinioni relative alla situazione economica del Paese, ivi compresa la disoccupazione, che sono in deciso peggioramento rispetto al mese scorso.

Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in calo anche se con intensità differenziate. Il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni maggiori, passando, rispettivamente, da 87,2 a 79,3 e da 104,0 a 98,8. Il clima personale scende da 106,4 a 104,7 e quello corrente diminuisce da 99,9 a 97,4.

PROSPETTO 1. Indice del clima di fiducia dei consumatori italiani e componenti
Luglio – novembre 2020, indici (base 2010=100) e saldi ponderati destagionalizzati

2020
lugagosetottnov
INDICI
CLIMA DI FIDUCIA (a)100,1100,8103,1101,798,1
Clima economico85,989,893,987,279,3
Clima personale (b)105,2104,9107,1106,4104,7
Clima corrente (b)97,398,1100,299,997,4
Clima futuro104,3105,2108,8104,098,8
COMPONENTI SALDI
Giudizi sulla situazione economica dell’Italia-142,1-142,4-142,4-140,3-140,6
Attese sulla situazione economica dell’Italia-31,5-20,7-17,1-26,8-46,2
Attese sulla disoccupazione+91,4+86,7+74,2+93,4+105,5
Giudizi sulla situazione economica della famiglia-34,0-34,8-36,7-34,4-31,4
Attese sulla situazione economica della famiglia (b)-9,7-7,5-7,0-8,4-13,6
Giudizi sul bilancio familiare+16,2+8,5+15,2+15,7+16,2
Opportunità attuale del risparmio (b)+138,1+145,1+144,0+145,1+142,5
Possibilità future di risparmio (b)-16,8-28,5-17,5-24,0-19,3
Opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli (b)-67,8-61,7-53,2-53,2-72,3

(a) Il clima di fiducia è la sintesi dei climi economico e personale o, alternativamente, dei climi corrente e futuro. La destagionalizzazione viene effettuata separatamente per l’indice generale e le sue componenti e questo può generare andamenti congiunturali non sempre coerenti tra i vari indici.

(b) Serie non affetta da stagionalità.

I dati delle imprese

Con riferimento alle imprese, l’industria e il commercio al dettaglio registrano cali più contenuti mentre si evidenzia un crollo dell’indice relativo ai servizi di mercato. In particolare, nel settore manifatturiero l’indice scende da 94,7 a 90,2 e nelle costruzioni cala da 142,5 a 136,8. Nel commercio al dettaglio l’indice diminuisce da 98,9 a 95,2 mentre nei servizi di mercato cade da 87,5 a 74,7.

Con riferimento alle componenti dell’indice di fiducia, nell’industria manifatturiera e nelle costruzioni tutte le componenti sono in peggioramento. Nei servizi di mercato si registra un diffuso e marcato peggioramento dei giudizi sia sugli ordini sia sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini subiscono un forte ridimensionamento contribuendo in modo considerevole alla caduta dell’indice di fiducia. Nel commercio al dettaglio, la diminuzione dell’indice è dovuta al forte calo delle aspettative sulle vendite future; invece, i giudizi sulle vendite recuperano e il saldo delle scorte di magazzino è in diminuzione. A livello di circuito distributivo, la fiducia aumenta nella grande distribuzione mentre è in marcata flessione nella distribuzione tradizionale.

L’industria manifatturiera

Nel settore manifatturiero, in particolare, l’indice del clima di fiducia scende a quota 90,2 rispetto al 94,7 del mese precedente.

Esaminando le diverse componenti dell’industria, per i beni strumentali la fiducia è in calo, passando da 101,1 a 93,4. I beni di consumo vedono una contrazione del clima di fiducia da 90,6 a 86 e quelli intermedi da 94,8 a 91,7.

2020
lugagosetottnov
INDUSTRIA MANIFATTURIERA
INDICI
Clima di fiducia86,087,091,894,790,2
SALDI
Giudizi sugli ordini-45,9-40,1-34,3-26,7-28,8
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti+5,7+7,6+4,0+2,6+3,1
Attese di produzione-3,1-4,1+0,1-0,6-10,7
BENI DI CONSUMO
INDICI
Clima di fiducia87,086,288,990,686,0
SALDI
Giudizi sugli ordini-34,0-31,4-28,6-25,0-29,3
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti+6,0+8,5+6,7+5,0+3,7
Attese di produzione-6,8-9,0-5,7-6,2-16,5
BENI INTERMEDI
INDICI
Clima di fiducia81,385,090,094,891,7
SALDI
Giudizi sugli ordini-54,5-43,6-36,6-25,6-25,8
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti+5,7+7,5+3,9+1,9+0,5
Attese di produzione-2,6-1,0+3,1+4,0-6,0
BENI STRUMENTALI
INDICI
Clima di fiducia91,290,198,7101,193,4
SALDI
Giudizi sugli ordini-46,0-43,5-34,8-26,9-28,9
Giudizi sulle scorte di prodotti finiti (a)+6,1+8,1+0,9+1,3+6,0
Attese di produzione+0,9-2,7+5,0+4,0-10,4

(a) Serie non affetta da stagionalità

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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