Si avvicina il primo appuntamento italiano con Solids, la fiera dedicata all’industria di processo che si svolgerà per la prima volta a Parma dal 14 al 15 giugno.
La fiera, già conosciuta e apprezzata per le sue edizioni estere, registra già un sold-out degli spazi espositivi e si prepara ad accogliere circa 2.500 operatori professionali, provenienti dall’Italia e dall’estero: decision-maker del settore delle tecnologie dei processi industriali, figure con potere d’acquisto e d’investimento che definiscono la domanda concreta del mercato.
Ad esporre, saranno presenti circa 150 aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali a grana fine e grossa, che mostreranno le soluzioni più innovative e anticiperanno le nuove tendenze nei settori gomma e plastica, alimentare, agricoltura e mangimi, chimica e farmaceutica, lavorazione dei metalli, minerario, carta e vetro.
Indice degli argomenti
Solids Parma, i convegni e i temi della fiera
Il programma della prima edizione italiana della fiera Solids prevede tre tavole rotonde che affronteranno i temi più caldi dedicati al settore delle macchine strumentali:
- l’innovazione al servizio della manifattura 4.0: approcci, tecnologie e agevolazioni a supporto degli investimenti (14 giugno, 11:30-13:00)
- norme ATEX e Norme M.O.C.A. (14 giugno, 14:00-15:30)
- tracciabilità dei prodotti in polvere e segregazione dei lotti (agrario) (15 giugno, 11:30-13:00)
Organizzato anche un talk show dal vivo sui temi dell’economia circolare, recycling e sostenibilità: “Search & Tech live: a Solids Talk Show”, in programma il 14 e 15 giugno dalle ore 11:00 alle 16:00.
Opportunità e sfide per settori in continua crescita
La fiera sarà quindi un momento di incontro e confronto per i rappresentanti di settori in continua crescita.
Secondo gli ultimi dati forniti da Euromap, in Europa l’industria dei macchinari per la produzione e la lavorazione dei materiali è leader nelle esportazioni mondiali, grazie ad una domanda che cresce costantemente (previsto un + 21% nel periodo 2021-2026).
Come sottolinea l’analisi svolta dal Centro Studi Mecs, aggiornata a febbraio del 2023, nel corso del 2022 il giro d’affari complessivo delle aziende italiane costruttrici di macchinari per la ceramica (settore in cui la manifattura italiana è indiscussa leader mondiale), plastica e packaging (Italia e Germania leader mondiali) ha raggiunto i 14 miliardi e 220 milioni di euro.
Si tratta di tre comparti che anno dopo anno confermano la posizione di leader tecnologici nel mercato, grazie a vari fattori, tra i quali i consistenti investimenti nella ricerca e nello sviluppo e alla lunga storia di una filiera che vede raccolte nelle regioni del nord Italia, e in particolare in Emilia-Romagna, la maggior parte delle imprese attive nell’industria di processo.
In particolare, nell’analisi di Mecs si stima che il mercato globale delle macchine packaging raggiungerà nel giro di quattro anni poco meno di 60 miliardi di euro, con una crescita media annua del 3,8% stimolata in primis dal settore del Food (+3,9% all’anno per un totale di circa 20 miliardi di euro), poi della Cosmesi e dalle macchine del secondario e del fine linea.
Per chi crea, costruisce ed esporta tecnologie per il packaging il mercato di riferimento sarà quello americano (+2,4 miliardi di euro nei prossimi quattro anni), seguito da quello cinese e giapponese.
A rimetterci qualcosa sarà il Made in Italy che vedrà un rallentamento nella crescita delle esportazioni (ad eccezione del settore “chiuditrici”, +4% annuo).
Per quanto riguarda i temi che verranno affrontati nel corso della manifestazione, il tema del riciclo, in particolare, è di importanza cruciale nel settore delle industrie che trattano materie plastiche.
In Europa, infatti, ogni anno si raccolgono circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, di cui solo il 16% trova nuova vita nel riciclo: il restante 84% finisce in discarica, esportato o incenerito, e contribuisce all’aumento delle emissioni di CO₂ e allo spreco di risorse potenzialmente utilizzabili come materie prime secondarie al posto delle materie prime fossili.
Per raggiungere gli obiettivi indicati dall’Unione Europea in materia di neutralità climatica e circolarità entro il 2050 e quelli in materia di contenuto riciclato per il 2030 diventa dunque necessario sviluppare soluzioni di riciclaggio chimico come soluzione complementare a quello meccanico.
Sarebbe auspicabile l’aumento degli incentivi a livello comunitario per gli investimenti in tecnologie all’avanguardia da parte delle aziende specializzate nelle varie fasi di processo alla base della manipolazione di polveri, materiali granulari e solidi sfusi.
Di questo e tanto altro si parlerà nella due giorni che si svolgerà presso gli spazi di Fiere di Parma. Per accreditarsi gratuitamente basterà cliccare su questo link e inserire il codice 228.