Cominciamo con qualche premessa che, seppur scontata, è doverosa per inquadrare quanto possano essere ingenti le sfide che le industrie moderne devono affrontare. Le realtà produttive hanno sempre più bisogno di informazioni di prima mano, per adattarsi alle mutate condizioni che li hanno coinvolti negli ultimi anni, sovrapposte al nuovo metodo di lavoro, sempre più remoto e delocalizzato.
Gli aumenti dei costi e la scarsità di materie prime ed energia sono ormai una costante; a questo aggiungiamo come il mercato porti sempre maggiormente verso produzioni ridotte in volume ma molto personalizzate e con tempi di consegna sempre più ristretti.
Le aziende, specialmente con figure chiave nella gestione della produzione, hanno bisogno di visibilità, di reattività, di immediatezza per prendere decisioni strategiche; diventano quindi protagoniste, decidono quali informazioni ricevere e come le vogliono ricevere, in modo adattivo e dinamico.
Per aziende come SICK, da sempre al servizio di aziende produttive, diventa necessario offrire soluzioni, non solo tecnologia. Servono ambienti che permettano ai clienti di definire le proprie priorità, di analizzare le informazioni in modo flessibile e di condividerne i risultati con vari destinatari, anche delocalizzati.
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Nuove esigenze e nuove professionalità
Un altro aspetto da considerare è che nelle organizzazioni dei clienti si sono aggiunti interlocutori nuovi: un tempo erano per lo più figure tecniche, ora interloquiamo sempre più anche con responsabili di qualità, con responsabili della produzione, con digital transformation manager, magari con ambiti di responsabilità più estese, regionali o globali; professionisti che gestiscono, che pianificano, che spostano risorse, e che quindi hanno bisogno di informazioni di alto livello.
Spesso le richieste di una maggiore visibilità “dal campo” sono generate dai comparti amministrativi e gestionali (MES ed ERP), andando a richiedere una vera vertical integration; in questo caso è quindi naturale che ci si trovi ad interagire anche con l’ICT (Information and Communication Technology), affrontando le esigenze di integrazione, di Cyber Security e di Data Integrity.
È evidente che nuovi interlocutori da parte dei clienti esigono nuove figure anche da parte di noi fornitori; SICK si è trasformata non soltanto cambiando l’offerta di prodotti e servizi, adeguando, come è ovvio, la ricerca e sviluppo, ma facendo anche crescere ed evolvere molti dipartimenti ed il rispettivo personale.
Sono così nate figure nuove, anche con un’esperienza ed un bagaglio culturale diversi da quelli storici, proprio per permettere di dialogare “alla pari” con i nuovi e diversi interlocutori da parte dei clienti, capire le loro esigenze e guidarli al meglio: l’approccio è diventato consulenziale ed il risultato è frutto di una stretta collaborazione tra SICK ed i propri clienti, che spesso parte con un progetto pilota o Proof of Concept per poi evolversi in una soluzione integrata.
Nuovi servizi da SICK
Per essere pronti a questo nuovo panorama, anche esplorando ambiti applicativi nuovi, in SICK si sono formati dei team di esperti multidisciplinari e trasversali, per agevolare e promuovere la creazione di soluzioni, specie in ambito digitale, che si adattino alle richieste del cliente e siano in grado di supportarlo al meglio nella sua crescita e nella sua evoluzione.
La prova più lampante di come sta cambiando il rapporto di SICK verso i propri clienti sono i servizi in Cloud, creati per storicizzare, analizzare e valorizzare i dati, fornendo, ad esempio, monitoraggio energetico, stato e performance degli impianti, tracciabilità ed anagrafica degli asset, naturalmente con la possibilità di rendere le informazioni fruibili rapidamente, con dashboard accessibili dal web, dando immediata visibilità, a supporto del processo decisionale.
Tra i servizi disponibili troviamo, ad esempio, il SICK LiveConnect, per connettere direttamente i sensori nel Cloud, il SICK Asset Hub, per creare il Digital Twin dei dispositivi ed il Monitoring Box, per acquisire e analizzare lo stato di funzionamento del parco dispositivi; è utile menzionare che tutti sono utilizzabili anche con prodotti di terze parti, per garantire la massima versatilità e compatibilità.
Ma per arrivare a supportare le aziende produttive con questa aumentata richiesta di informazioni, serve anche un modo nuovo ed efficace per acquisire e generare dati, che ne sono la base; ormai da parecchi anni SICK ha intrapreso una evoluzione in tal senso, passando da semplici sensori a veri e propri Smart Sensor, ovvero dispositivi dotati di comunicazione di alto livello, come IO-Link o Ethernet, e capacità di ospitare applicazioni personalizzate, per meglio rispondere alle esigenze specifiche del cliente e dare così una maggiore libertà di movimento, in un’ottica di flessibilità e adattabilità.
Avendo a disposizione un ambiente aperto e programmabile nei dispositivi stessi, possiamo anche sfruttarlo per una prima gestione dei dati, un’aggregazione o ad un’analisi, per poi darne una immediata visibilità, in una architettura locale, in Edge o in Cloud; tra l’altro è appena stata annunciata l’acquisizione di una azienda fornitrice, specializzata in dispositivi per Industrial IOT, per accelerare ancora di più la convergenza tra sensori ed il mondo IT.
Si tratta di una delle tante azioni per diventare sempre più un Solution Partner per il cliente, prima che un fornitore, chiave del cambiamento di SICK; sono stati sviluppati progetti di Industrial IOT, di vertical integration e di monitoraggio in tempo reale della produzione che sono esempi di come si possa raggiungere un risultato premiante in tempi ragionevoli, grazie a metodologie realizzative tipiche del mondo IT, ma sposate con la solidità e la competenza di una azienda leader nel mondo industriale che ha appena tagliato i traguardi dei 75 anni, globalmente, e dei 25 anni come filiale italiana.