Digital Technologies

Kyndryl: un anno a servizio della trasformazione digitale

La società nata nel 2021 conferma il suo impegno nella gestione e trasformazione delle infrastrutture IT dei propri clienti, anche nel nostro Paese

Pubblicato il 08 Nov 2022

kyndryl


Compie un anno l’avventura di Kyndryl, la società nata dallo spin off di IBM e dedicata alla gestione delle infrastrutture IT, con molti clienti anche nel settore industriale del nostro Paese. Ed è tempo di un primo bilancio, come ha raccontato Paolo Degli Innocenti, presidente di Kyndryl Italia: “Noi facciamo soltanto una cosa: costruiamo, modernizziamo e gestiamo le infrastrutture tecnologiche dei nostri clienti, tra cui alcune della maggiori corporation al mondo. Siamo presenti in 64 paesi del mondo, con 90.000 dipendenti e 4000 top customers”.  Una realtà che si è fatta largo in questi 12 mesi puntando sul suo portafoglio di soluzioni e servizi, differenziati in sei global pratctices (Cloud, Apps, Data & AI, Security & Resiliency, Core Enterprise & zCloud, Network & Edge e Digital Workplace). Nell’ultimo anno poi Kyndryl ha lavorato all’allargamento del proprio ecosistema di partner tecnologici, nell’ottica di prendere “il meglio del mercato e metterlo a disposizione dei nostri clienti”, stringendo oltre 20 accordi globali, inclusi i grandi cloud service provider (Microsoft, Google, Oracle ecc.). Un’offerta che è poi completata dagli asset tecnologici esclusivi di Kyndryl, in termini di competenze del personale, anche asset IT e best practice, nonché di tool e soluzioni.

Kyndryl compie un anno

Soltanto in questo modo, ha spiegato James Rutledge, Kyndryl Global Head of Delivery, diventa possibile assistere i clienti in un panorama tecnologico che sta cambiando a una velocità mai osservata prima: “Le sfide nell’IT non sono sorprendenti. La vera sorpresa, piuttosto, è la velocità di tale cambiamento. La trasformazione digitale si deve muovere velocemente, ma al tempo stesso i soldi investiti dai clienti devono portare valore in maniera rapida, nel posto giusto e al momento giusto. Qui interviene Kyndryl, che può controllare e gestire qualsiasi infrastruttura localizzata in qualsiasi data center, così da rendere le applicazioni resilienti”. Rutledge, in particolare, ha insistito molto sul Kyndryl Bridge, una tecnologia capace di raccogliere i dati dei clienti, normalizzarli e identificare le anomalie gestionali grazie all’AI, così da capire come migliorare la gestione IT. In questo modo Kyndryl è già riuscita sinora a creare 2000 best practice, tanto che la parola chiave diventa quella di actionable insights, ovvero di un approccio che riesce a spiegare all’IT in che direzione muoversi, in maniera da migliorare la produttività.

E in Italia? Secondo Degli Innocenti nel nostro Paese Kyndryl può contare su circa 2000 dipendenti, 550 dei quali arrivati nel corso dell’ultimo anno. Nello stesso periodo la filiale italiana ha acquisito 450 certificazioni nell’area cloud hyperscaler, così da meglio rispondere alle esigenze dei clienti finali. “Pensiamo di avere una grande importanza in Italia. Grazie anche al nostro lavoro 18 milioni di italiani prendono la pensione ogni mese, 15.000 sportelli bancari aprono ogni mese. Svolgiamo insomma un compito davvero mission critical, termine a cui a volte si fa fatica ad assegnare un perimetro. I nostri settori di riferimento? Abbiamo una dispersione settoriale abbastanza uniforme. Non c’è settore in cui i ricavi si concentrano maggiormente, dunque i nostri clienti sono abbastanza equamente distribuiti tra settore manifatturiero, bancario, retail e PA. Non esiste quindi un problema di domanda di innovazione, quanto piuttosto di avere a disposizione gli skills per assorbirla”. In questo senso poco più di una settimana fa è nata Kyndryl Consult, la realtà aziendale focalizzata sulle competenze necessarie per l’evoluzione infrastrutture IT.

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Gianluigi Torchiani
Gianluigi Torchiani

Giornalista, si occupa da tredici anni di tecnologia per le imprese ed energia. Scrive per le testate del gruppo Digital360.

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