L’Open House organizzata da Fanuc la scorsa settimana ad Arese è stata dedicata alla diffusione della conoscenza nei confronti delle tecnologie che stanno guidando il cambiamento in chiave Industry 4.0, con l’obiettivo di supportare le imprese ad approfittare del rinnovamento per aumentare la propria competitività e produttività.
La tavola rotonda “Industria 4.0: I passi fondamentali verso il cambiamento e la redditività”, moderata dal giornalista di Radio24 Enrico Pagliarini, ha visto confrontarsi Fanuc e alcuni suoi partner strategici sul tema del futuro del settore e sull’impatto reale degli incentivi governativi nei confronti del tessuto industriale italiano.
Paolo Guazzotti, Responsabile dell’Area Industria e Innovazione di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, Maurizio Porta, Ceo di Porta Solutions, insieme con Stefano Linari, Ceo di Alleantia, Gabriele Grassi, Responsabile Comunicazione di Elettric80, e Marco Ghirardello, General Manager di Fanuc Italia e VP di Fanuc Europe, si sono confrontati su stato dell’arte, opportunità e prospettive che questo particolare momento storico ed economico porge alle imprese, offrendo diversi spunti di riflessione riguardo come approfittare del cambiamento in essere.
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Lo scenario attuale
Secondo Paolo Guazzotti, Industry 4.0 rappresenta un obiettivo a cui tendere ma che ancora oggi risulta difficile da raggiungere pienamente, considerate le insufficienti conoscenze tecnologiche delle aziende italiane. “Bisogna imparare a concentrarsi sul miglioramento dei processi, sul loro controllo, qualità e responsiveness, sulla realizzazione di prodotti e soluzioni smart e connessi, processi integrati, e l’aumento di redditività arriverà di conseguenza”. I risvolti per quanto concerne l’occupazione prevedono una rimodulazione con una maggior richiesta di profili legati al mondo dei servizi che gravitano intorno all’industria, e la creazione di posti di lavoro a valore aggiunto. Infine, un insight sul reale impatto degli incentivi fiscali previsti dalle Leggi di Bilancio 2017-2018. Secondo un’analisi di Ucimu, gli investimenti delle imprese sono cresciuti del 68,8% dall’attuazione del Piano Industriale, segno che la voglia di rinnovamento c’è e che le aziende sono sensibili al cambiamento, seppur non ancora del tutto mature.
L’importanza della manutenzione predittiva
Maurizio Porta di Porta Solutions ha poi sottolineato l’importanza di due aspetti direttamente legati all’innovazione tecnologica: la manutenzione predittiva e il risparmio energetico. Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America ha quantificato attraverso un’approfondita analisi il valore della manutenzione predittiva: la sua esecuzione comporta un risparmio minimo del 30% in costi di manutenzione reattiva e del 45% in tempi di fermo.
Il risparmio energetico
Stefano Linari di Alleantia, partner di Porta Solutions, ha approfondito la tematica del risparmio energetico, dimostrando come l’attivazione nel cloud di particolari algoritmi di calcolo avanzato permette di ottimizzare produzione e prestazioni individuando attraverso l’analisi degli indici di efficienza quali componenti, macchine e dispositivi vengono “sfruttati” in maniera ottimale o, al contrario, errato.
L’uomo al centro
Gabriele Grassi di Elettric80 ha spostato l’attenzione sul vero protagonista della nuova rivoluzione industriale, l’uomo, ricordando come un sistema 4.0 che mette l’uomo al centro deve essere user-friendly, oltre che funzionale.
Infine Marco Ghirardello di Fanuc ha evidenziato come la teoria di Industria 4.0 sia già da tempo realtà negli stabilimenti produttivi dell’azienda in Giappone, vere e proprie fabbriche interconnesse completamente automatizzate dove tutto viene registrato e analizzato per finalità di controllo qualità e tracciabilità. Un tipo di produzione così avanzata richiede il ripensamento in chiave lean di tutta la struttura aziendale, poiché a nulla serve avere a disposizione dati e valori se poi non esistono né il personale né gli strumenti in grado di interpretarli.