made in italy

Macchine per calzature, pelletteria e conceria, un 2024 di crisi. Bergozza (Assomac): “Puntare su tecnologie 5.0 per favorire la ripresa”

Nel 2024 il settore delle macchine per calzature, pelletteria e conceria ha affrontato una crisi generalizzata, complice il calo dell’export verso mercati chiave come Francia e Spagna. Secondo il presidente di Assomac, Mauro Bergozza, investimenti in tecnologia avanzata, sostenibilità e Industria 5.0 potrebbero stimolare una ripresa nel 2025, con un focus sullo sviluppo tecnologico e sulle partnership internazionali per recuperare competitività.

Pubblicato il 19 Dic 2024

Calzature Shutterstock_1566652714


Il settore delle macchine per calzature, pelletteria e conceria ha attraversato nel 2024 una crisi generalizzata, con dinamiche negative sia sul mercato interno che per quanto riguarda l’export (-6,77% nei primi 9 mesi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno): è questa la fotografia del settore che restituiscono i dati Assomac, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese italiane del comparto.

Dopo un 2023 stabile, l’andamento registrato nei primi 9 mesi dell’anno dal settore è frutto delle difficoltà che sta attraversando la filiera pelle-calzature italiana, unite a uno scenario economico internazionale complesso.

Macchine per calzature, pelletteria e conceria, le difficoltà delle imprese del settore

Poche imprese prevedono di chiudere l’anno con ordini superiori rispetto al precedente, mentre oltre il 78% delle aziende del settore stima una chiusura in calo. Numeri che sottolineano l’urgenza di affrontare le sfide strutturali e di adattarsi a un mercato in profonda trasformazione.

Il calo delle esportazioni è stato particolarmente significativo per le macchine per calzature e pelletteria, che hanno segnato una riduzione del 22,45%, influenzata dai risultati dell’export verso Francia (-36,21%) e Spagna (-69,25%), mercati chiave per volumi.

Più contenuto, invece, il decremento per il settore delle parti di ricambio (-3,99%), dove la diminuzione della domanda in Europa è stata in parte compensata dalla crescita di quella in Asia (+6,33%) e America (+1,71%). Il trend delle macchine per conceria si conferma negativo, in linea con quello del comparto; deboli segnali di tenuta arrivano dai mercati africano e asiatico.

Puntare su tecnologie avanzate e sostenibilità per restare competitivi in un mercato in crisi

“La situazione attuale presenta sfide significative, ma il nostro settore ha dimostrato una grande capacità di adattamento. Restiamo competitivi grazie alla qualità e innovazione delle nostre tecnologie,” commenta Mauro Bergozza, presidente di Assomac.

“Per mantenere e ampliare questa competitività, è fondamentale accelerare sugli investimenti in tecnologia avanzata, sostenibilità e Industria 5.0. In un contesto globalizzato, l’integrazione tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale è ciò che ci permetterà di continuare a essere un punto di riferimento nel settore.”

Proprio questi investimenti in tecnologie, uniti all’espansione di alcuni mercati emergenti, potrebbero essere la chiave per tornare a crescere nel 2025.

Le prospettive indicano infatti una possibile stabilizzazione del settore, con una ripresa legata alla capacità delle imprese di rispondere alle richieste di una produzione più sostenibile e alla collaborazione con le istituzioni per il pieno utilizzo dei fondi dedicati a Industria 5.0.

Il focus sullo sviluppo di tecnologie avanzate e sul rafforzamento delle partnership internazionali sarà cruciale per recuperare terreno nei mercati più maturi e per consolidare la presenza italiana a livello globale.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5