Anche in ragione delle risorse stanziate dal PNRR, le infrastrutture costituiscono il motore pulsante della crescita economica del nostro Paese e per questo devono essere progettate e realizzate secondo i principi fondamentali della produttività, della sicurezza, ma anche della innovazione. In questo scenario, oggi più che mai, la sostenibilità integrata già in fase di progettazione, rappresenta un valore differenziante e premiante nella realizzazione di un’opera.
Il tema della sostenibilità delle infrastrutture assume ancor più rilevanza considerando che il 40% delle emissioni di CO2 proviene dal settore delle costruzioni e chiama in causa il concetto di responsabilità intesa non solo come una questione di rispetto delle normative, ma di azioni concrete atte a ridurre l’impatto ambientale.
Ci troviamo in un momento di grande trasformazione per il settore delle costruzioni, che se storicamente associato alla staticità è ora alla ricerca di nuove opportunità. La produttività è senza dubbio uno dei principali motori di cambiamento, e la digitalizzazione, attraverso strumenti come il BIM (Building Information Modeling), gioca un ruolo cruciale nell’ottica di guadagnare efficienza e sostenibilità.
Con questa dichiarazione Alessandro Savino, Amministratore Delegato di Hilti Italia, ha aperto la terza edizione dell’Infrastructure Academy. L’evento, organizzato in collaborazione con AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili), ha voluto stimolare la condivisione di esperienze tra i protagonisti della catena del valore del mercato delle infrastrutture per discutere delle soluzioni innovative che consentono di promuovere uno sviluppo sostenibile a lungo termine.
Indice degli argomenti
Sostenibilità delle infrastrutture: l’importanza della progettazione
Le fasi di progettazione e pianificazione di un cantiere rivestono un ruolo fondamentale per garantire la sostenibilità delle infrastrutture. Non si tratta solo di realizzare un’opera, ma di considerare gli impatti ambientali, sociali ed economici, di gestire consapevolmente emissioni inquinanti e rifiuti e di coinvolgere le comunità locali nel processo decisionale. Accanto a questi valori si collocano anche la promozione dell’equità sociale e la capacità di garantire la sostenibilità finanziaria e la competitività del territorio.
In questa fase appare essenziale adottare un approccio olistico che coinvolga tutti gli attori, dai progettisti alle imprese, dalle stazioni appaltanti alle comunità locali. La collaborazione e la condivisione di conoscenze e best practice sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. E gli strumenti che AIS mette a disposizione, come il position paper sul cantiere sostenibile, sono in grado di fornire un importante indirizzo metodologico per la fase di progettazione, in termini di analisi del ciclo di vita (LCA), di uso circolare delle risorse, di adattamento ai cambiamenti climatici e di inclusione sociale.
Digitalizzazione e tecnologie abilitanti per la sostenibilità delle infrastrutture
Un altro fattore chiave per la sostenibilità delle infrastrutture è legato alla digitalizzazione. Tecnologie come il BIM, il GIS (Geographic Information System) e i Digital Twin consentono una gestione più efficiente dei processi, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse. Inoltre, l’adozione di soluzioni digitali permette di migliorare la tracciabilità delle terre durante la fase di cantiere, favorendo il riutilizzo e l’economia circolare.
Tecnologie di frontiera come l’Intelligenza Artificiale (AI), combinata con il mondo della sensoristica IoT (Internet of Things), offrono ulteriori opportunità per rendere i cantieri più sostenibili. L’AI può essere impiegata per analizzare grandi quantità di dati e identificare pattern e inefficienze, mentre l’IoT consente di monitorare in tempo reale le condizioni del cantiere e intervenire tempestivamente in caso di criticità.
Perché investire nella formazione e nel coinvolgimento delle comunità locali
La transizione verso una maggiore sostenibilità delle infrastrutture richiede un cambiamento culturale profondo. Ciò implica la necessità di investire nella formazione e nell’alfabetizzazione di tutti i player coinvolti, soprattutto in un settore che per anni ha mantenuto immutate le tecniche e che solo negli ultimi ha iniziato ad adottare strumenti digitali.
Per sviluppare una mentalità orientata alla sostenibilità, è importante coinvolgere attivamente anche le comunità locali su cui i progetti infrastrutturali hanno un impatto significativo, sia durante la fase di cantiere che nella fase operativa. Lo storytelling, la creazione di osservatori e la promozione di opportunità di lavoro favoriscono l’inclusione economica e sociale, restituendo benefici tangibili alle comunità che sopportano i disagi legati ai cantieri. Inoltre, questa partecipazione può portare a soluzioni innovative, che tengono conto delle specificità del territorio e delle esigenze della popolazione, contribuendo a creare un senso di appartenenza e a mitigare eventuali conflitti o resistenze.
Come trasformare la sostenibilità da costo a valore
Nel suo intervento, Veronica Pirovano, Sales Director Hilti Italia spa ha voluto sottolineare che “La sostenibilità è un investimento, che richiede una trasformazione culturale e comporta dei costi, ma è anche una strada che non possiamo ignorare. Per gestire il costo della sostenibilità occorre entrare nella logica di generazione di valore per tutti gli stakeholder coinvolti, ripensando i nostri processi produttivi per ottenere risparmi significativi”.
Per Hilti, ha continuato Pirovano, “Non ci limitiamo a produrre e distribuire materiali per il mondo delle costruzioni: ci impegniamo a migliorare il settore, andando oltre l’offerta di prodotti per diventare veri partner dei nostri clienti. Questo significa integrare l’offerta di prodotti con servizi e software per affrontare le complessità quotidiane dei cantieri, semplificando le operazioni e traducendo la complessità in azioni concrete, anche quando rappresentano il miglior compromesso possibile”.
Sostenibilità delle infrastrutture tra certificazioni e standard
Per garantire la credibilità e l’efficacia delle pratiche sostenibili, è poi fondamentale adottare certificazioni e standard riconosciuti a livello internazionale. Questi strumenti consentono di misurare e valutare la sostenibilità di un’opera o di un cantiere, fornendo un quadro di riferimento comune e promuovendo le migliori pratiche. Un esempio su tutti è il protocollo Envision, sistema di rating per la valutazione della sostenibilità delle infrastrutture.
Del resto, le nuove normative europee – come il regolamento sui Green Bond -, richiedono che i progetti rispettino il principio del “Do No Significant Harm” (DNSH) e aderiscano alla tassonomia europea per essere considerati investimenti sostenibili. Ciò significa che non basta più dichiarare che un progetto è verde, è necessario dimostrarlo, attraverso la misurazione degli impatti e l’adozione di pratiche e tecnologie specifiche. Le istituzioni finanziarie stanno quindi adeguando i loro criteri di valutazione e di finanziamento, premiando le iniziative che integrano la sostenibilità fin dalle prime fasi di progettazione.
Hilti: prodotti, software e servizi per semplificare la sostenibilità
Si parla spesso del peso della burocrazia, dovuto al numero esorbitante di certificati che finiscono per trasformare quello che dovrebbe essere un vantaggio in un onere. E su questo punto Pirovano ha affermato “Tutti stiamo cercando di capire quali siano i parametri migliori per misurare la sostenibilità. Ma – ha precisato – dobbiamo collaborare per sviluppare standard chiari, solidi e integrati, senza sovraccaricare le aziende di complessità. In questo senso, stiamo mappando le modalità in cui le nostre soluzioni possono aiutare le aziende a raggiungere i punteggi richiesti dagli standard, offrendo strumenti intuitivi per prendere decisioni su materiali e acquisti”.
A conclusione del suo intervento, Pirovano ha utilizzato una metafora molto efficace “Nel calcio il centrocampo è cruciale per gestire e distribuire il gioco, e noi aspiriamo ad essere proprio quella figura che facilita il passaggio delle informazioni, permettendo ai nostri clienti e operatori, che vediamo come gli attaccanti, di realizzare con successo i loro progetti. Non possiamo promettere di eliminare tutte le complessità, ma siamo determinati a collaborare per affrontarle insieme”.