Il 23 gennaio 2024 la comunità scientifica italiana si è radunata insieme ai rappresentanti delle imprese e al mondo degli investimenti e delle istituzioni presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Roma, per celebrare il debutto della Knowledge Share 2.0, piattaforma votata alla valorizzazione della Ricerca Pubblica nazionale con l’obiettivo di creare un ponte proficuo tra i team di ricerca, aziende ed investitori.
L’evento, che ha visto la partecipazione del Vice Ministro delle Imprese e del Made In Italy, Valentino Valentini, ha rappresentato un momento cruciale per svelare le nuove funzionalità e i nuovi contenuti offerti dalla piattaforma, con un’attenzione speciale alla sezione dedicata agli Spin-Off di Università, Centri di Ricerca e IRCCS – Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, elemento di grande risonanza nell’attuale panorama dell’innovazione.
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Knowledge Share 2.0 per il trasferimento tecnologico in Italia
“L’innovazione è fondamentale per lo sviluppo competitivo delle imprese ed è al centro dell’agenda politica del governo – commenta Valentino Valentini, Vice Ministro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Le strutture di ricerca del Paese assicurano la disponibilità di una materia prima (l’innovazione) che, ancorché immateriale, è fondamentale per i percorsi di crescita e sviluppo imprenditoriale ma occorre fare in modo che i risultati della ricerca siano inseriti in processi di valorizzazione che possano consentire di portare sul mercato tutto il patrimonio innovativo disponibile. In quest’ottica la piattaforma Knowledge Share 2.0 – citato anche come “best practice” dalla Commissione Europea – è uno strumento utile e potente che, sono certo, imprese e investitori sapranno sfruttare al meglio”.
La nuova frontiera dell’innovazione made in Italy
Knowledge Share (KS) è una piattaforma digitale che permette a imprese, investitori e innovatori di ogni provenienza di settore, di conoscere ed entrare in contatto con le migliori tecnologie, Start-Up e Spin-Off provenienti dal mondo della ricerca, per sviluppare insieme prodotti e servizi innovativi, che possano contribuire al benessere sociale attraverso l’evoluzione scientifica tecnologica.
Un progetto dell’Associazione Netval in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made In Italy – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (MIMIT – UIBM) e nato da un’idea del Politecnico di Torino, finanziato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Questo investimento, parte del progetto dell’Unione europea – NEXTGENERATIONEU, promette di contribuire significativamente al progresso tecnologico e digitale e all’innovazione in Italia.
“Fin dalla sua nascita Netval si è fatta promotrice dello sviluppo e della crescita economica del sistema Paese, attraverso attività di formazione, networking e sostegno alle istituzioni nazionali, in materia di valorizzazione della ricerca – afferma l’Ing. Giuseppe Conti, Presidente Netval e Direttore Generale IUSS Pavia – Knowledge Share, nello specifico, è un caso di successo italiano: best practice fortemente riconosciuta anche all’estero e che può aiutare concretamente le nostre imprese e istituzioni accademiche e di ricerca a collaborare più efficientemente. Siamo molto orgogliosi e grati di poter servire i nostri associati e tutta la nazione contribuendo a questo importante progetto».
Knowledge Share 2.0, focus su un caso di successo
Ad organizzare l’evento presso il CNR sono state l’Associazione Netval, che rappresenta il network italiano degli uffici di Trasferimento Tecnologico e Terza Missione della ricerca pubblica, insieme alla Fondazione Giuseppina MAI di Confindustria, hanno coinvolto i rispettivi ecosistemi anche attraverso un ciclo di sessioni online e in presenza. A definire l’agenza e il format invece il Comitato Scientifico, composto da rappresentanti di associazioni e realtà di riferimento nel sostegno all’innovazione.
L’evento ha visto la presentazione della Knowledge Share 2.0 e sessioni verticali dedicate a casi virtuosi di successo della piattaforma e del progetto Knowledge Share insieme ad interventi dedicati a strumenti di finanziamento dedicati a realtà – come Spin-off e Start-up – che muovono i loro primi passi nel mercato dell’innovazione.
Un esempio riguarda il progetto “Materiali da costruzione da fanghi da segagione”, un caso riuscito di contatto tra la Ricerca pubblica (Politecnico di Torino nello specifico) e una realtà imprenditoriale: Marazzato, punto di riferimento nell’industria della gestione e smaltimento di rifiuti e di materie prime seconde (MPS). Frutto della collaborazione tra l’Ateneo torinese e il player vercellese è un percorso di ricerca e sviluppo indirizzato ad implementare progetti e tecnologie sulla trasformazione di scarti e fanghi da segagione in materiali da costruzione, ma anche complementi per l’arredo e il design in un’ottica di circolarità e sostenibilità e di attenzione ai temi dell’LCA Life Cycle Assessment e dei rating ESG che sta progressivamente coinvolgendo anche altre imprese più piccole della filiera estrattiva.
L’evento di lancio di KS 2.0 è stato patrocinato da: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero dell’Università e della Ricerca, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Invitalia, Fondazione Giuseppina Mai, Italian Tech Alliance, AIFI – Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt, Miami Scientific Italian Community, LES Italy, AICIPI – Associazione Italiana dei Consulenti in Proprietà Industriale, IASP – International Association of Science Parks and Areas of Innovation e IUSS – Scuola Universitaria Superiore Pavia.
Articolo originariamente pubblicato il 31 Gen 2024