Oggi, l’implementazione di sensori intelligenti, di tecnologie di visione e di soluzioni avanzate di movimentazione, come gli Automated Guided Vehicles (AGV) o gli Autonomous Mobile Robots (AMR), può rivoluzionare la logistica di fabbrica, indoor e outdoor, migliorando significativamente l’efficienza operativa e garantendo un ambiente di lavoro più sicuro.
Per comprendere sia i principi sui quali si basa l’ottimizzazione digitale degli ambienti logistici sia come conseguire i risultati in termini di efficienza e sicurezza, abbiamo chiesto la collaborazione di Alessandro Canciani, Sales Manager Logistics Automation di SICK. La multinazionale, infatti, vanta oltre 75 anni di esperienza nell’automazione industriale ed è in prima linea nello sviluppo di tecnologie utili alla digitalizzazione degli ambienti produttivi e logistici.
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Robotica mobile: protagonista della logistica del futuro
In un magazzino e/o impianto logistico vi sono molto spesso due ambienti, uno interno e uno esterno, nei quali le movimentazioni di macchine coesistono con la presenza di operatori.
Uno dei primi aspetti per rendere funzionale la coesistenza di macchine e personale è quello di rendere le macchine funzionali all’operatività logistica del personale, ad esempio, attraverso la riduzione delle attività faticose e/o a basso valore aggiunto: il trasporto dei carichi da un punto all’altro dell’ambiente è senza dubbio una tra queste. La tecnologia attuale permette di delegare alle macchine la quasi totalità delle movimentazioni e di farlo con precisione estrema e in totale sicurezza.
Diverse sono le funzioni, spesso assolte dalla sensoristica, che rendono tali movimentazioni possibili: navigazione, posizionamento, rilevamento ambientale, sicurezza e movimentazione dei carichi.
I vantaggi dell’utilizzo di robotica industriale mobile
Gli AGV e gli AMR sono veicoli automatici ed autonomi che si muovono all’interno dell’ambiente di fabbrica seguendo percorsi predefiniti (nel caso degli AGV) o adattandosi in tempo reale all’ambiente circostante (AMR). Grazie alla loro capacità di movimentare carichi e di svolgere una varietà di compiti logistici, come il trasporto di materiali ed in alcuni casi il loro stoccaggio, questi robot contribuiscono a un aumento significativo dell’efficienza operativa. L’utilizzo intensivo di AGV o AMR, all’interno delle 24 ore, riduce drasticamente i tempi di inattività, aumenta la produttività e garantisce un flusso di lavoro continuo.
Lo stato dell’arte dell’ecosistema logistico tecnologico
“Le logistiche sono ambienti estremamente dinamici, nei quali occorre poter localizzare ogni oggetto in qualsiasi momento e nei quali l’interazione uomo-macchina deve avvenire con un elevato grado di sicurezza”, spiega Canciani. “I veicoli a guida automatica o autonoma necessitano di informazioni sull’ambiente, per sapere dove andare e per evitare collisioni con persone e ostacoli”.
I dati necessari per il movimento di questi veicoli derivano da Sensori Intelligenti e relativi SW di gestione in grado di percepire e ricostruire l’ambiente nel quale il veicolo si trova: “Robot mobili che interpretano i cambiamenti dell’ambiente circostante, come gli AMR, danno efficienza alla logistica stessa e di conseguenza anche alla produzione”, specifica il manager. E aggiunge: “SICK punta molto sullo sviluppo di sensori e tecnologie di visione sempre più evoluti in grado di fornire informazioni rispetto a tutto ciò che sta intorno al veicolo. Da qualche anno, inoltre, l’azienda sta sviluppando anche i Software di Analisi per l’elaborazione dei dati raccolti al fine di garantire integrabilità e scalabilità da un unico fornitore”.
I software di elaborazione dati possono essere integrati nel sensore che in questo caso filtra le informazioni e le pre-elabora prima di comunicarle al PLC o al Cloud, oppure possono essere concentrati ed analizzati a valle, per una elaborazione ad un più alto livello della piattaforma di gestione, alla quale pervengono grandi moli di dati grezzi.
“Negli ultimi anni abbiamo lavorato molto nell’ottica di fornire ai nostri clienti Sensori, Sistemi, Servizi e Software. Questa ricerca ha portato allo sviluppo di soluzioni come il Software LidarLoc. Si tratta di un software di localizzazione, che associa le informazioni provenienti dai sensori Lidar, ricostruisce l’ambiente circostante e permette ai responsabili di produzione o della logistica di rilevare con estrema precisione i propri Assets e quindi poter efficientare l’intero processo produttivo/logistico”, fa presente Canciani.
La sicurezza come presupposto della robotica collaborativa
Nell’intralogistica, la cooperazione uomo-macchina sarà sempre più frequente. Ecco perché è importante progettare le macchine fin dal loro concepimento con strumentazioni di sicurezza. “Nel nostro portfolio abbiamo soluzioni Lidar 2D e 3D di sicurezza, che consentono l’arresto immediato dei robot in caso di possibile collisione”, fa presente Canciani.
Il tema è cruciale e rappresenta la vera sfida della robotica collaborativa mobile. “Attualmente, tutti i produttori di AMR richiedono componentistica safety, per permettere interazioni sicure uomo-macchina ed un abbattimento delle aree segregate. Noi di SICK abbiamo sviluppato soluzioni di sicurezza per ciascuna applicazione in ambito logistico”.
Recentemente, SICK ha fatto due ulteriori passi: “Abbiamo certificato una camera 3D di sicurezza (Safe Visionary) e lo scanner Lidar Outdoor (Outdoor Scan) per la protezione delle persone in ambienti interni ed esterni, secondo le normative europee ISO 13849 e IEC 62998”, annuncia il manager. Aver fatto da pionieri nella sicurezza Outdoor permette ora il completo sfruttamento di logistiche sino ad oggi parzialmente utilizzate, soprattutto per i veicoli a guida automatica/autonoma.
Poter contare su un alto livello di produttività in sicurezza all’interno ed all’esterno dello stabilimento è un aspetto sempre più importante in termini di efficienza, soprattutto, nell’area Europea dove la ricerca di spazi per l’insediamento di logistiche da zero (green Field) diventa sempre più complesso. Avere tecnologie certificate che anche in presenza di fattori di polvere, luce eccessiva o condizioni atmosferiche avverse (pioggia, neve, nebbia) siano in grado di garantire massima accuratezza e sicurezza per persone ed impianti diventa un elemento essenziale.
“Proprio perché l’outdoor diventa un elemento discriminante per l’efficientamento delle logistiche, abbiamo di recente ampliato la gamma dei sensori SICK con il nuovo 3D LiDAR MultiScan100 a 16 piani di scansione, che offre la visione tridimensionale dell’ambiente che circonda il veicolo. Ecco, quindi, che l’associazione di questo scanner 3D di automazione insieme al Lidar 2D di sicurezza Outdoorscan diventano dei must, indispensabili per poter localizzare i veicoli in esterno, ricostruire l’ambiente circostante ed operare in tutta sicurezza”, conclude Alessandro Canciani.
Articolo originariamente pubblicato il 26 Ott 2023