La sicurezza sul lavoro è un aspetto fondamentale per garantire un ambiente privo di rischi per i lavoratori. Nel settore logistico e industriale, questa sicurezza implica la necessità che i mezzi di movimentazione possano operare all’interno dei magazzini e tra le scaffalature senza costituire un pericolo, specialmente in punti critici e aree con angoli ciechi. La tecnologia riveste un ruolo di primaria importanza in questo ambito, poiché può fare la differenza nella prevenzione degli incidenti.
E’ questo il core dell’ultima soluzione sviluppata da Ubiquicom, società milanese specializzata nello sviluppo di prodotti e soluzioni per localizzazione e tracking in tempo reale di asset e persone, indoor e outdoor, con le più avanzate tecnologie RTLS (Real-Time Locating Systems) e di sensoristica diffusa.
Si tratta di un sistema anticollisione, battezzato WAREHOUSE SAFEYE, che utilizza tecnologie di comunicazione ottica per eludere potenziali collisioni tra mezzi di movimentazione all’interno dei magazzini e degli ambienti produttivi avanzati, dove la visibilità può essere compromessa in prossimità di incroci e altre situazioni che richiedono un avvertimento precoce sui rischi di collisione.
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La tecnologia ottica previene le collisioni tra mezzi di movimentazione
La tecnologia alla base di WAREHOUSE SAFEYE è stata interamente sviluppata dalla divisione Ricerca e Sviluppo di Ubiquicom ed è oggetto di brevetto proprietario. Grazie all’applicazione della tecnologia a infrarossi consente di prevenire le collisioni tra mezzi di movimentazione all’interno dei magazzini e delle aree produttive, in particolare nei punti critici in cui gli operatori che guidano i mezzi di movimentazione sono esposti a un rischio maggiore di collisione con altri mezzi: le intersezioni con angoli ciechi e le zone in prossimità di macchinari che ostruiscono la visuale.
WAREHOUSE SAFEYE è altamente adattabile agli ambienti interni e può essere facilmente integrato con sistemi di localizzazione, fornendo vantaggi sia in termini di sicurezza che di ottimizzazione dei flussi di lavoro. Questa soluzione è stata appositamente progettata per essere installata in magazzini e infrastrutture complesse, consentendo un’implementazione agevole e un notevole miglioramento della sicurezza complessiva.
Con Ubiquicom WAREHOUSE SAFEYE più sicurezza all’interno dei magazzini
WAREHOUSE SAFEYE opera attraverso due componenti comunicanti: il dispositivo di trasmissione e il dispositivo di ricezione. Il dispositivo di trasmissione viene posizionato sulla parte superiore dei carrelli elevatori che operano in ambienti indoor e trasmette periodicamente un messaggio mediante una modulazione di luce infrarossa che contiene un identificatore univoco. Il dispositivo di ricezione, invece, viene installato a soffitto ed è in grado di ricevere i messaggi provenienti da più dispositivi di trasmissione, estrarre il codice di identificazione, determinare la posizione, valutare il rischio di una possibile collisione e, in caso di pericolo imminente, attivare un sistema di segnalazione audio-visiva.
Ubiquicom ha potuto sviluppare WAREHOUSE SAFEYE grazie anche al sostegno finanziario ottenuto tramite il contributo a fondo perduto del 50% del progetto, proveniente dal bando TECH FAST LOMBARDIA asse prioritario I – Rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, azione I.1.b.1.2 – sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca.
L’alternativa alle tecnologie radio: economica e semplice da installare
“Nelle aree di stoccaggio in prossimità delle linee produttive e all’interno dei magazzini scaffalati, uno dei principali problemi per la sicurezza delle persone alla guida dei mezzi di movimentazione (ad esempio i carrelli elevatori) è legato alla scarsa visibilità disponibile in prossimità delle intersezioni” spiega Davide Renzi, Chief Technology Officer di Ubiquicom.
Per questo, continua Renzi, si utilizzavano tecnologie radio, basate sul fatto che carrelli, veicoli e persone indossino un dispositivo che comunica con gli altri dispositivi permettendo di capire quando due carrelli o veicoli si stanno avvicinando troppo. Tuttavia, in alcuni contesti le tecnologie radio incontrano delle criticità quando le scaffalature sono piene e interferiscono con i segnali radio.
Per questo, hanno pensato a un prodotto appositamente per le aree di magazzino scaffalato, basato sull’uso di segnali luminosi, da posizionare sul soffitto nei pressi degli incroci, in grado di capire da che direzione stanno arrivando i carrelli o i veicoli e a che distanza si trovano. È poi il dispositivo stesso a proiettare a terra un’indicazione di pericolo quando necessario, così che chi si approssima all’incrocio sappia chi sta arrivando a quell’incrocio dalle altre direzioni. “Rispetto alle tecnologie radio attualmente in uso, le tecnologie ottiche uniscono affidabilità a costi ridotti e semplicità di installazione” conclude Renzi.
Articolo originariamente pubblicato il 04 Lug 2023