Le imprese hanno imparato a fare i conti in questo anno con un contesto esterno caratterizzato da una notevole instabilità geopolitica ed economica, cyber-attacchi sempre più frequenti, interruzioni delle catene di fornitura internazionali, catastrofi naturali e, in generale, continui cambiamenti. In questo difficile frangente, assicurare la continuità operativa dei propri processi chiave è un must per ogni organizzazione. Di queste importanti tematiche si discuterà in occasione dell’evento “Continuità operativa e Resilienza dei processi” dell’11 maggio organizzato dal Laboratorio RISE presso la Sala Consiliare di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia.
Secondo la definizione fornita dallo standard internazionale ISO 22301 “Societal Security – Business Continuity Management Systems – Requirements” la continuità operativa è la “capacità di un’organizzazione di continuare l’erogazione di prodotti e servizi entro tempi accettabili con una capacità produttiva predefinita durante un’interruzione”.
Per raggiungere un obiettivo di questa portata occorre che ciascuna organizzazione definisca e implementi adeguate politiche e soluzioni di continuità operativa, volte a garantire la capacità dell’azienda di proteggersi da eventuali interruzioni, ridurre la probabilità che si verifichino ed essere in grado di reagire e riprendersi qualora dovessero accadere. Per farlo bisogna avere occorre avere chiare dipendenze e interdipendenze tra i processi critici e le loro componenti e, sulla base di ciò, definire priorità di ripristino adeguate agli obiettivi.
Appuntamento a Brescia l’11 maggio
Nel corso dell’appuntamento dell’11 maggio, grazie alla disponibilità degli esperti di RISE e di P4I sarà analizzata nel dettaglio l’instabilità economica e geopolitica dello scenario in cui operano le organizzazioni, mettendo in evidenza come possano essere realmente definite e implementate adeguate politiche e soluzioni di continuità operativa.
Articolo originariamente pubblicato il 04 Mag 2023