Per comprendere qual è oggi lo stato di salute delle supply chain e della logistica a livello globale, occorre fare un passo indietro e definire il perimetro di questi due termini. Perché? Perché spesso si tende a fare confusione, quando invece approcciare queste tematiche con la giusta prospettiva è fondamentale per intraprendere il percorso di innovazione più adeguato al proprio core business.
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Disegnare i confini tra la supply chain e la logistica
Il termine supply chain identifica un processo vasto e comprende l’intera catena di fornitura di un bene, a partire dall’approvvigionamento delle materie prime fino alla consegna all’utente finale. Quando si parla di supply chain, quindi, si fa riferimento alla totalità di organizzazioni (fornitori, terzisti, produttori, aziende logistiche), di risorse (materie prime, forza lavoro) e tecnologie (macchinari) che occorrono per la produzione, vendita e distribuzione di un bene. Diverso il discorso per la logistica, che rappresenta solo una parte di questo processo, ossia l’approvvigionamento di beni, materie prime o prodotti finiti, il loro stoccaggio e la loro distribuzione, che tiene conto delle tempistiche e dei costi di gestione.
“La catena di fornitura dei beni è stata messa duramente alla prova, inizialmente dalla pandemia esplosa in Cina nel 2020, che con il lockdown di interi distretti produttivi ha causato l’innalzamento di costi e l’allungamento delle tempistiche di consegna”, spiega Roberto Marranzano, Strategic Industry Manager di SICK Italia. “Successivamente, quando la situazione sembrava volgere ad un miglioramento, il conflitto tra Russia e Ucraina del 2022 ha riportato ad una situazione di instabilità, con un conseguente innalzamento vertiginoso dei costi di materie prime e trasporti”.
La gestione intelligente del magazzino a garanzia della competitività
Alla luce dei più recenti avvenimenti, l’analisi dello stato di salute della Supply Chain assume grande interesse a livello internazionale: “La principale sfida che le aziende oggi si trovano ad affrontare, in un contesto altamente mutevole come quello che stiamo vivendo, è la supply chain management: ovvero la gestione dell’intera catena di fornitura dei propri beni. Questa sfida può essere vinta attraverso il controllo di tutta la catena di approvvigionamento delle merci e anche attraverso il miglioramento della fase produttiva”, commenta Marranzano.
La “massimizzazione degli spazi attraverso uno stoccaggio mirato ed intensivo e l’ottimizzazione del controllo del flusso di materie prime e merci”, sono indispensabili se un’azienda vuole ottimizzare l’intera supply chain e generare valore per tutti i suoi interlocutori. Grazie a software intelligenti che governano l’intero magazzino e consentono la gestione e la movimentazione automatizzata delle merci, c’è poi l’opportunità di ridurre l’errore umano
Il processo d’adozione non è, però, immediato, semplice o economico: “Un primo aspetto fondamentale è la raccolta e la gestione dei flussi di dati relativi al magazzino: la trasparenza e la padronanza di queste informazioni permette la tracciabilità delle merci e la mappatura esatta nel deposito ed evita problematiche, come la mancanza di materie prime – aggiunge Marranzano – Questo tipo di gestione intelligente del magazzino porta a considerevoli benefici, tangibili e misurabili attraverso software dedicati che permettono il monitoraggio continuo di specifici Key performance indicators (Kpi)”.
“Un secondo aspetto, non meno importante è costituito dalle moderne soluzioni di automazione intralogistica, che rendono efficace e dinamica la gestione del magazzino. Tra queste possiamo citare Automated guided carts (AGC) e Automatic guided vehicle (AGV) – per le quali SICK propone soluzioni di localizzazione efficienti – sistemi multishuttle ad alta densità, impianti di smistamento automatico e soluzioni di picking automatico delle merci”.
I vantaggi della factory automation
Una volta intrapresa la via verso il rinnovamento in ottica Industry 4.0, le nuove tecnologie informatiche e l’automazione dei processi ridisegnano la catena di approvvigionamento delle merci. Valido alleato in tal senso è l’introduzione del magazzino automatico, declinabile in funzione delle specifiche esigenze del cliente e della tipologia di merce che va gestita.
“Ci sono magazzini semi-automatici, che velocizzano le operazioni di carico e scarico delle merci e che prevedono l’intervento di operatori – descrive Marranzano – Ci sono magazzini totalmente automatizzati dove le merci vengono depositate e prelevate in modo del tutto automatico, ad esempio con l’utilizzo di traslo-elevatori. Allo stesso tempo la gestione degli spazi e di conseguenza la redditività del magazzino viene massimizzata attraverso l’utilizzo di software gestionali, i cosiddetti Warehouse Management System (Wms)”.
Per supportare la gestione ottimizzata della logistica, SICK dispone di un ampio portafoglio di prodotti e soluzioni in ambito logistico, a disposizione sia dei costruttori di macchine che degli utenti finali. Per automatizzare il flusso di materiale o a rendere più efficienti, veloci e affidabili i processi di smistamento, prelievo e immagazzinaggio si va dai sensori smart, che offrono informazioni in tempo reale sullo stato dei processi, a prodotti di sicurezza e soluzioni basate su Deep Learning e di Picking Automatico. Alla base della loro adozione, cui si aggiungono quelle per il monitoraggio dei dati di tutti i dispositivi installati e per la tracciabilità basate su barcode 1D, 2D e RFID, c’è sempre la consulenza a 360° offerta da SICK in ambito sicurezza macchine.
La strada è ormai tracciata. Nel futuro dell’automazione logistica, “ma oserei dire dell’automazione in generale”, conclude Marranzano, ci sono soluzioni interconnesse e trasparenti. “Le soluzioni cloud si possono considerare un mezzo che conferisce agilità e velocità allo scambio di informazioni, rendendo possibile l’interconnessione all’interno dell’azienda, ma anche tra l’azienda stessa, fornitori e clienti”. Un’evoluzione “data centrica” basata sulla gestione tramite software in cloud, a garanzia anche di una maggiore redditività di tutti gli stakeholder.
Articolo originariamente pubblicato il 22 Feb 2023