Il public cloud ha avuto il merito di standardizzare i servizi informativi semplificando l’adozione di risorse hardware e software da parte delle aziende, con un’offerta di prodotti a catalogo. Tuttavia, la commoditizzazione dell’IT e la mancanza di specializzazione hanno ostacolato il ricorso alla nuvola per le soluzioni verticali o critiche, soprattutto se oggetto di personalizzazione spinta o dedicate a settori particolarmente normati.
Le Industry Cloud Platform hanno permesso di ovviare al problema, mettendo a disposizione delle organizzazioni, indipendentemente dal campo di attività, una metodologia e gli strumenti per realizzare rapidamente applicazioni settoriali, combinando pacchetti pre-configurati di funzionalità.
Ma cosa sono esattamente le Industry Cloud Platform e come funzionano? Giulio Roggero, Co-founder e Chief Technology Officer di Mia-Platform chiarisce le logiche e le tecnologie alla base, spiegando la visione aziendale sul tema.
La tech-company italiana, infatti, fornisce una piattaforma per sviluppare rapidamente applicazioni cloud native e industrializzare la gestione del ciclo di vita del software utilizzando API (Application Programming Interface), microservizi e dati in tempo reale. La filosofia e l’offerta di Mia-Platform insomma incontrano i principi fondamentali delle Industry Cloud Platform.
Indice degli argomenti
Cosa sono le Industry Cloud Platforms
«Sostanzialmente – esordisce Roggero – le Industry Cloud Platform sono piattaforme che combinano funzionalità applicative e componenti infrastrutturali, fornendo una piattaforma as-a-service per lo sviluppo di soluzioni software verticali che rispondono alle esigenze specifiche di un determinato settore».
Come dichiarato dalla società di consulenza e analisi Gartner, che ha pubblicato diversi approfondimenti sul tema, le Industry Cloud Platform, nonostante siano erogate soprattutto come servizi di cloud pubblico, che si fondano tipicamente sul principio della standardizzazione, offrono alle aziende un modo più agile per gestire i carichi di lavoro e accelerare il cambiamento rispondendo a necessità tipiche del settore, ad esempio in termini di compliance, gestione dei dati e così via.
«Sintetizzando – riprende Roggero -, le Industry Cloud Platform sono piattaforme modulari e componibili, supportate da un catalogo di funzionalità aziendali specifiche del settore. Lo stesso concetto si ritrova all’interno dell’ offerta di Mia-Platform. Ci definiamo infatti un Digital Platform Builder, che permette di accelerare e semplificare la costruzione di applicazioni e piattaforme cloud native. Il nostro prodotto combina una Internal Developer Platform, per supportare gli sviluppatori nella gestione del ciclo di vita del software, con un catalogo di componenti software pronti all’uso che permettono la creazione di applicazioni digitali in modo facile e veloce. ».
Le Industry Cloud Platforms e la Composable Enterprise
Volendo condurre un’analisi più approfondita, le Industry Cloud Platforms fanno leva sul concetto di Composable Enterprise formulato da Gartner e ripreso da Mia-Platform. La cosiddetta “impresa componibile” favorisce il riuso di componenti software modulari, che vengono combinati e riutilizzati all’occorrenza, per adattare i processi aziendali e la struttura informativa dinamicamente, secondo le esigenze di business.
Dal punto di vista tecnico, la Composable Enterprise prevede lo sviluppo di un’architettura tecnologica componibile, basata sull’aggregazione di Packaged Business Capabilities (PBC) esposte tramite interfacce web standardizzate. Ciascuna rappresenta un’unità funzionale indipendente e un’eventuale modifica non influenza la stabilità del sistema complessivo. Le PBC, che possono essere costruite internamente, comprate ready-to-use oppure possono essere componenti open-source, accedono ai dati aziendali tramite API e sono progettate secondo logiche ad eventi .
Basate sui principi della Composable Enterprise, pertanto, le Industry Cloud Platforms portano valore alle aziende utilizzando tecnologie e approcci innovativi, come le Packaged Business Capabilities integrabili oppure le soluzioni di data fabric che permettono di centralizzare virtualmente la gestione delle informazioni multi-source offrendo una base dati comune per tutte le funzionalità applicative implementate.
Come funzionano concretamente le Industry Cloud Platform
Chiariti i principi base delle Industry Cloud Platform e il legame stretto con il concetto di Composable Enterprise, Roggero offre qualche esempio di funzionamento concreto.
«Le Industry Cloud Platform – ribadisce il CTO – possono essere viste come un insieme di strumenti per costruire applicazioni specifiche a partire da “templates”, ovvero da modelli base che possono essere combinati e modificati a seconda dello scenario di business».
Un caso tipico, può essere rappresentato dai payment gateways, ovvero le infrastrutture che permettono di trasferire i dati di pagamento dal merchant store al sistema di elaborazione, garantendo la transazione e il processo di acquisto.
«Il gate way – riporta Roggero – può essere configurato per funzionare su qualsiasi canale o market place e per accettare diverse forme di pagamento, dalle carte di credito a Apple Pay o Satispay. Una volta costruito, diventa un componente riutilizzabile, che può essere applicato su diverse applicazioni . La flessibilità e il riuso sono elementi preziosi per qualsiasi organizzazione, che comportano una significativa riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo».
Queste funzionalità applicative “componibili” possono essere utilizzate su applicazioni specifiche indipendentemente dal settore di riferimento in cui opera l’azienda. Ad esempio, Roggero cita le soluzioni che permettono di pianificare la disponibilità delle risorse: lo stesso strumento, infatti, può essere utilizzato per programmare le uscite dei tecnici manutentori o per fissare gli appuntamenti dei medici.
«Stiamo assistendo – sostiene Roggero – alla progressiva standardizzazione di alcuni componenti di business, che vengono riutilizzati per risolvere problemi ricorrenti in contesti diversi, generando valore».
Come una scatola di mattoncini Lego
Il paragone più efficace per comprendere i meccanismi e le opportunità delle Industry Cloud Platform è sicuramente la scatola di mattoncini Lego. «Immaginiamo – suppone Roggero – di avere a disposizione una serie di pezzi, differenti per forma e colore. Per ogni verticale, vengono fornite le istruzioni di montaggio specifiche, con mattoncini “universali” cioè cross-industry e “speciali” ovvero tipici del settore. Ad esempio, nel kit Automotive ci saranno i pezzi per costruire le ruote delle vetture, nel kit Nautica per aggiungere le vele alle navi, nel kit Edilizia per mettere le finestre alle case».
Allo stesso modo, le Industry Cloud Platform mettono a disposizione dei template con delle linee guida, che permettono di costruire in pochissimo tempo una soluzione funzionante, assemblando componenti trasversali e funzionalità verticali. «Probabilmente – prosegue Roggero -, nel corso del tempo, l’azienda avrà bisogno di evolvere e personalizzare la soluzione realizzata, ma basterà smontare gli elementi standard e aggiungere le funzioni proprietarie. Così si ottiene un’applicazione ad hoc ma con tempi di sviluppo ridotti, evitando di ricorrere a “prodotti da scaffale” con la conseguente problematica del lock-in».
I vantaggi delle Industry Cloud Platforms
Secondo Gartner, entro il 2027 le aziende statunitensi ed europee utilizzeranno le Industry Cloud Platforms per accelerare oltre il 50% dei progetti aziendali critici, mentre nel 2021 erano meno del 10%. Le imprese iniziano dunque a percepire il valore di tali soluzioni in virtù di una serie di indiscutibili vantaggi.
Innanzitutto, le Industry Cloud Platforms consentono alle aziende di capitalizzare sulle esperienze e sulle best practice maturate all’interno del settore, da un insieme di organizzazioni che condividono le stesse esigenze e problematiche. A questo proposito, Gartner fa notare che le potenzialità delle Industry Cloud Platforms saranno tanto maggiori quanto più ci sarà collaborazione tra gli attori interessati dell’ecosistema: le aziende utenti che devono impegnarsi a scambiare le buone pratiche, i fornitori di tecnologia che devono garantire l’interoperabilità delle soluzioni e dei servizi.
Sulla spinta del know-how condiviso, le Industry Cloud Platforms permettono quindi di accelerare l’implementazione di soluzioni puntuali, che possono essere rapidamente configurate per soddisfare le necessità peculiari dell’azienda. Il tutto bilanciando flessibilità e specializzazione.
Il valore per ciascuna tipologia di azienda
Tuttavia, Roggero distingue il valore generato dalle Industry Cloud Platforms in base alla tipologia di azienda. «Le imprese medio-grandi – puntualizza il CTO – ottengono dei blueprint, delle istruzioni pronte all’uso, per assemblare velocemente e utilizzare subito soluzioni funzionanti, congeniali al comparto. Per le large enterprise, che hanno linee di business spesso diversificate, spaziando in molteplici settori, a generare valore è soprattutto la logica del riuso. La possibilità di riutilizzare gli stessi componenti per costruire soluzioni verticali coprendo più ambiti, permette di risparmiare le risorse impegnate nelle attività di sviluppo, accelerando contemporaneamente il time-to-market. Lo stesso ragionamento sui vantaggi del riuso può essere esteso a livello di network aziendali o filiera, per cui le componenti standard possono essere condivise tra diverse organizzazioni cooperanti, ottenendo così l’uniformità dei processi e favorendo la collaborazione».
In qualsiasi caso, le Industry Cloud Platform sono tecnologie in grado di portare vera innovazione alle aziende. «Le persone – conclude Roggero – sono il motore competitivo di qualsiasi organizzazione, con il merito di generare valore grazie alla creatività e all’intelletto. Tuttavia, ci sono soluzioni tecnologiche come le Industry Cloud Platform che permettono di suggerire, stimolare e abilitare ulteriori percorsi di trasformazione».
Articolo originariamente pubblicato il 28 Dic 2022