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Logistica e sicurezza: le tecnologie a supporto della protezione di lavoratori e merci

IoT e AI possono arginare il fenomeno tragico degli incidenti sul lavoro nel comparto della logistica. Ne abbiamo parlato con Massimiliano Dionisi, Account Manager di TopNetwork, azienda molto attenta al tema della sicurezza

Pubblicato il 13 Lug 2022

Tracciabilità di prodotto concept

Tra la sicurezza normata dal d.lgs. n. 81/2008 e la realtà nei luoghi di lavoro nel comparto industriale e logistico molto spesso non c’è alcuna corrispondenza. Non a caso, il numero degli infortuni aumenta a ritmi preoccupanti e poco si fa ancora per garantire la salute e l’incolumità dei lavoratori. In particolare, saltano all’occhio gli approssimativi meccanismi di verifica dei requisiti minimi di sicurezza all’interno delle imprese e la scarsa formazione, specialmente in caso di contratti flessibili e prestazioni interinali. Certamente va detto che il lavoratore non ha solo un diritto alla formazione, ma anche un obbligo ad applicare le nozioni apprese.

A distanza di molti anni dall’emanazione, non tutte le innovazioni del d.lgs. n. 81/2008 sono state implementate. Sul versante istituzionale, per esempio, è preoccupante il ritardo nell’attivazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), strategico per la formazione anche del datore di lavoro.

Intanto l’Inail denuncia un incremento degli infortuni superiore al 50% nel primo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un contrasto al fenomeno infortunistico e di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è più che mai urgente e, a tal fine, le istituzioni si stanno muovendo al livello:

  • di riflessione e impegno corali, per esempio, si è svolto di recente il Festival Internazionale della Salute e Sicurezza sul Lavoro, organizzato dalla Fondazione Rubes Triva, di concerto con l’Università degli Studi di Urbino;
  • normativo, come nel caso del Decreto Legge 30 aprile 2022 n° 36, entrato in vigore il 1°maggio, in cui si prevede che l’Inail promuova appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal PNRR.

Il DL 36 dispone che, tra gli altri, vengano realizzati programmi straordinari di formazione in materia di salute e sicurezza che, fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirino a:

  • qualificare i lavoratori nei settori target degli investimenti programmati dal PNRR;
  • supportare progetti di ricerca;
  • sperimentare nuove soluzioni tecnologiche.

Occupiamoci dell’ultimo dei tre punti: il supporto che la tecnologia può dare alla sicurezza sul lavoro nel settore logistico.

La tecnologia che compensa la scarsa consapevolezza del rischio

Nel comparto logistico, e non solo, ancora e sorprendentemente, molti infortuni si verificano a causa dell’inosservanza delle regole di protezione personale. Che si tratti di spavalderia o di semplice disattenzione, è necessario un deterrente che costringa gli operatori a comportamenti virtuosi e rispettosi delle norme.

Formazione e cultura della sicurezza possono contribuire enormemente alla riduzione dei rischi nella logistica. Tuttavia, le ricerche indicano con evidenza che spesso la consapevolezza degli addetti non è sufficiente. Ecco perché è importante l’apporto al risk management che oggi arriva dalla tecnologia IoT e dall’Intelligenza artificiale. “Oggigiorno, adeguate soluzioni hi-tech permettono di compiere attività pericolose, movimentare merci e gestire gli accessi negli ambienti di lavoro in modalità estremamente sicura”, – spiega Massimiliano Dionisi, Account Manager di TopNetwork.

Quando si progetta un prodotto per rispondere a un bisogno specifico, occorre comprendere a fondo la psicologia del consumatore a cui ci si rivolge. Non è diverso nel campo della sicurezza per le imprese della logistica. La mente umana è portata a distrarsi, a dimenticare, anche a sottovalutare i rischi, pertanto TopNetwork ha pensato di ovviare a questo problema rendendo intelligenti i DPI, attraverso l’integrazione di sensori. DPI-SmartCare di TopNetwork è il prodotto di un’attenta osservazione dei comportamenti dei lavoratori in ambito industriale. “Abbiamo inserito sensori beacon, di ridotte dimensioni, con batteria della durata di circa 2 anni e resistenti a temperature fino a 70-80°C, all’interno dei dispositivi di protezione personale. Oggi gestiamo tipologie diverse di DPI (es. caschi, guanti, giacche, occhiali, pantaloni, , tuteecc. ).

Il ruolo degli smart DPI nella logistica

Il funzionamento è semplice: ogni lavoratore riceve un kit di DPI intelligenti collegati all’app presente nello smartphone in dotazione, a sua volta connesso con una piattaforma software. I dati raccolti sono poi elaborati da algoritmi di AI (Artificial Intelligence).

Nel caso il dispositivo sia indossato male, si genera un allarme, specifico per ogni DPI, che invita al corretto uso dell’indumento o accessorio. Grazie al pannello di controllo del sistema DPI-SmartCare si possono gestire e associare operatori, DPI e sensori; si possono monitorare gli allarmi prodotti sul campo; è possibile altresì verificare la diagnostica dei sensori (ad es. livello batteria). Il sistema è integrabile con gestionali già in uso in azienda (ad es. sistemi CRM). Lato smartphone è inoltre possibile integrare l’app di monitoraggio con eventuali app di lavoro in uso agli operatori, al fine di trasformare l’app da un semplice deterrente ad un sistema di blocco delle attività. “Supponiamo che un tecnico debba compilare le schede intervento prima di ogni azione sul campo: in caso di scorretto uso dei dispositivi di protezione, l’app di lavoro viene bloccata”, esemplifica Dionisi.

Gli smart DPI allertano i controllori anche in caso di “uomo a terra” attraverso la piattaforma, attivando gli allarmi necessari a un immediato soccorso. È bene considerare, però, che la sicurezza non si genera solo condizionando i comportamenti umani: vi sono anche rischi collegati all’ambiente e all’interazione uomo/macchina.

In conclusione: per l’azienda romana le decisioni coraggiose portano alla generazione di valore reale e misurabile nel tempo. “Investire su IoT e AI per ridurre i rischi è una scelta di lungimiranza che contribuisce al successo dell’impresa” conclude Dionisi.

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Paola Orecchia

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