Prospettive

Machine Builder: quali prospettive si aprono grazie al digitale

L’innovazione digitale permette ai produttori di macchinari e attrezzature industriali di disporre di nuove soluzioni per aumentare efficienza, performance, sicurezza e per percorrere nuove strade e nuove forme di sviluppo come Tech Company

Pubblicato il 11 Ott 2020

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Machine Builder o Machinery Builder: chi sono e come operano

In alcuni settori e in alcune filiere come nell’industria agroalimentare, nel Fast Moving Consumer Goods (FMCG), come nell’automotive o nel Pharma, solo per fare alcuni esempi, le imprese specializzate nella ideazione, progettazione e realizzazione di sistemi di produzione sono nella condizione, grazie al digitale, di aumentare il proprio ruolo strategico. Grazie all’utilizzo di soluzioni di Internet of Things, di Big data Analytics, di Intelligenza Artificiale e Machine Learning e in prospettiva, grazie alla Blockchain, queste realtà hanno la possibilità di diventare soggetti di assoluta importanza nel percorso data driven delle imprese di produzione, di distribuzione, di logistica e di trasporto.

Nello specifico, va precisato che i machine builder, o con un’altra espressione i machinery builder, fanno riferimento alle aziende che operano nel comparto definito “produttori di macchinari e attrezzature industriali” (Industrial Machinery & Equipment). Si tratta di aziende che operano nel mondo manifatturiero e sono impegnate nella ideazione, progettazione e produzione di macchinari, di sistemi di produzione, di sistemi di automazione, di utensili elettrici o meccanici e più in generale di hardware e di altri componenti industriali. Come vedremo, si tratta di prodotti che si stanno arricchendo sempre più di contenuti digitali e nella maggior parte dei casi, il punto di accesso che mette in moto il processo di digitalizzazione è costituito dall’introduzione di apparati e di soluzioni di Internet of Things.

I principali settori in cui operano i Machine Builder

In generale, le imprese che rientrano nella famiglia dei Machine Builder possono essere indicativamente suddivise in alcuni specifici segmenti di mercato con particolare attenzione alla produzione di macchine per l’industria alimentare, macchine per il settore del packaging, macchine per l’imbottigliamento, sistemi di produzione e gestione delle attività legate all’agricoltura. Nel mondo della meccanica e della produzione industriale, questa categoria comprende i produttori di macchine per la lavorazione dei metalli, di macchine industriali, di produttori di sistemi destinati alla produzione nel mondo dell’industria automobilistica e più in generale macchine per la gestione dei processi industriali.

Rientrano in questa famiglia anche i produttori di macchine e attrezzature per il mondo del building, delle costruzioni, delle infrastrutture e in generale dell’edilizia e tutto il mondo delle soluzioni per la movimentazione dei materiali e a macchine destinate all’industria mineraria. Un altro ambito è rappresentato dalle imprese impegnate nella realizzazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche e un settore che ormai da diversi anni ha visto crescere la produzione di sistemi dedicati è rappresentato dalle imprese che producono sistemi per la produzione e distribuzione di energia o collegate al mondo energetico. Proseguendo con gli esempi, questa categoria di produttori comprende anche le imprese impegnate nella realizzazione di macchine per l’Industria aerospaziale. Anche le tematiche e le esigenze di sicurezza rientrano nelle attività di riferimento di questa categoria di imprese comprendendo appunto anche quelle che si occupano di dispositivi di protezione e di sicurezza.

I mercati e le industrie di riferimento dei Machine Builder

Con chi “lavorano” i Machine builder? Premesso che si tratta di imprese che operano esclusivamente nel mondo B2B queste realtà mettono a disposizione le proprie soluzioni in particolare al mondo delle industrie alimentari, alle filiere in cui operano imprese agricole e agroalimentari in generale, al mondo della logistica e della distribuzione, alle industrie tessili, a tutto il settore dell’edilizia e delle costruzioni, alle industrie farmaceutiche e al mondo della chimica, alle imprese automobilistiche, al mondo dell’energia e delle utility, alle industrie tipografiche e ad altri settori produttivi.

Machine builder sempre più attenti al digitale

Per tutte le imprese che scelgono di adottare le macchine prodotte dai machine builder e che stanno sviluppando progetti di innovazione digitale basate sull’introduzione sempre più spinta di soluzioni digitali, appare assolutamente determinante contare su fornitori che siano in grado di mettere a disposizione sistemi nativamente basati sull’utilizzo spinto di sensoristica IoT e sull’integrazione con soluzioni per la gestione dei dati, servizi sempre più richiesti e sempre più importanti, e sulla possibilità di disporre di funzioni che permettano di gestire da remoto funzionalità e manutenzione.

In particolare, le soluzioni di digital transformation hanno inevitabilmente e profondamente coinvolto le aziende di questo comparto, per le quali la prima difficoltà da superare è stata quella di comprendere di quali funzionalità e di quali tecnologie avessero effettivamente bisogno e definire delle chiare priorità, sia a livello di tecnologie sia a livello di modalità e percorsi di integrazione. Spessissimo, infatti, si tratta di macchinari che rientrano in supply chain complesse e sono chiamate a operare e dialogare – con la massima atenzione alla sicurezza – con altri sistemi di produzione.

Machine Builder come Tech Company

La differenza con le Tech Company “tradizionali” è evidente, i Machine Builder non nascono con il digitale o per il digitale, ma con una fortissima competenza di dominio, nello specifico sui temi dell’automazione e dei sistemi di produzione in tanti settori: food 6 beverage, pharma, automotive, retail, furniture, meccanica e tanti altri. Si tratta di imprese che da sempre portano innovazione a livello di automazione e produzione in altre imprese, in tutto il mondo. E si tratta, nello stesso tempo di imprese che hanno il potenziale per ottenere vantaggi sempre più importanti dal digitale, dal Cloud, dall’Internet of Things, dai Big data e dagli Analytics, ma anche dall’Intelligenza Artificiale. La loro competenza di dominio non solo resta fondamentale, ma appare amplificata nel momento in cui sono nella condizione di ripensare i loro sistemi sfruttando tutte le potenzialità del digitale (pensiamo appunto al controllo da remoto, alla sicurezza, alla simulazione dei sistemi e della produzione con il digital twin, alla servitizzazione solo per fare alcuni esempi). ma con una grande differenza rispetto ai percorsi di trasformazione digitale delle imprese del manifatturiero o della produzione, una differenza legata al fatto che i machine builder questa innovazione digitale la “portano” con i loro sistemi all’interno delle imprese utenti e in questo ruolo, più riescono ad acquisire competenze e partnership con attori del digitale, più possono assumere anche la fisionomia e il ruolo di Tech Company.

IoT, Big data Analytics, 3D printing, Collaboration al servizio dei Machine builder

La numerosità di tecnologie che possono interessare questo specifico settore del manifatturiero è molto elevata. Il punto di partenza, come già osservato, è quasi sempre rappresentato dai sensori intelligenti abilitati per l’Internet of Things a cui seguono gli strumenti per il monitoraggio e il controllo, gli strumenti di configurazione e manutenzione, l’integrazione con altri dispositivi mobili e forme più evolute di collaboration, fino ad arrivare a modalità di integrazione con sistemi di stampa in 3D.
Uno dei temi cruciali legati alla digitalizzazione delle macchine industriali riguarda proprio la capacità di integrarle in ambienti complessi, vale a dire non solo con le altre piattaforme IoT eventualmente presenti in fabbrica, sia negli impianti sia negli ambienti, nel building industriale, ma anche con i diversi sistemi IT, e in particolare con gli ERP aziendali.

L’approccio ai dati dei machine builder passa dal tema dell’integrazione

Come appare evidente, uno dei temi chiave per i machine builder è rappresentato proprio dalla necessità di disporre di una lettura e di una analisi dell’ambiente produttivo in cui andranno a operare le proprie macchine.
Le aziende che adottano i paradigmi Industria 4.0 fanno ampio affidamento su reti di fabbrica, macchine connesse, piattaforme IoT e IoT Edge, Cloud, data analytics. Per i machine builder è assolutamente fondamentale capire se, come e fino a che punto i macchinari di produzione supportano questi nuovi scenari e, nel caso in cui non lo facciano, quali sono le metodologie e le road map più idonee a fornire questo livello di servizio e di integrazione.

È poi importante che i costruttori di macchine che ben conoscono i processi industriali nei quali si collocano i propri sistemi, li possano aggiornare: questo consente loro di approcciarsi in modo nuovo allo sviluppo digitale dei loro sistemi, coerentemente con gli effettivi bisogni dell’ambiente di produzione nel quale sono inseriti.

Con il digitale verso una maggiore personalizzazione dei sistemi

Le sfide principali a cui i produttori di macchine industriali devono rispondere sono quelle di una produzione sempre più personalizzata, sempre più vicina alle esigenze delle imprese clienti e sempre più aderente alle scelte tecnologiche digitali adottate per la gestione del dato di produzione. Questo significa adottare un modello operativo flessibile in grado di contestualizzare i sistemi mantenendo sempre altissimi i livelli di sicurezza e di affidabilità. Non va poi trascurato che lo sviluppo di sistemi sempre più interconnessi e intelligenti, contribuiscono a cambiare anche in modo radicale il rapporto uomo-macchina e permettono di sviluppare delle nuove modalità operative, sia in termini di collaboration tra le persone sia in termini di collaborazione tra le persone e le macchine. Anche per questa ragione cresce di importanza il tema della data collection e del real time analytics considerando che in questo scenario si allarga enormemente il perimetro di valorizzazione dei dati: va infatti considerato che la “macchina del machine builder non deve più solo integrarsi con altre macchine e inserirsi in un processo produttivo, ma deve considerare i dati che arrivano dagli ambienti in cui si collocano i sistemi, dal mondo mobile, dai wearable che possono essere indossati dagli operatori per ragioni di sicurezza o per aumentare la loro capacità di azione. Stiamo parlando di un patrimonio informativo che permette a queste macchine di svolgere un ruolo più rilevante rispetto al passato contribuendo non solo a rispondere alle esigenze di efficienza e di performance a livello produttivo ma contribuendo ad aumentare i fattori legati alla sicurezza.

I machine builder davanti alla sfida della servitizzazione

Il grande e importante fenomeno della service transformation o della servitizzazione rappresenta una delle principali sfide del futuro per i machine builder, che si aggancia direttamente a quella dell’integrazione e abilitazione delle nuove logiche della data economy industriale.

Siamo nell’abito dell’evoluzione di tutto il post vendita e non si tratta semplicemente di integrare, insieme alla vendita del macchinario, anche livelli più o meno evoluti di servizio after sale, ma di abilitare l’adozione di un nuovo modello nel quale il servizio diventa centrale, diventa esso stesso oggetto della vendita, e nel caso della service transformation, diventa la vendita stessa.

Per percorre questa strada, è indispensabile lavorare profondamente sul valore dei dati e avere accesso a tutti i dati che la macchina genera oltre a tutti i dati che permettono di rappresentare il contesto nel quale opera, sia per garantire il miglior funzionamento possibile sia per aumentare al massimo il livello di personalizzazione. Ed è proprio qui che si aprono nuovi scenari, che partono dalle logiche di manutenzione dei macchinari, a partire dalla predictive maintenance in tanti e diversi livelli per arrivare alla servitizzazione vera e propria, ovvero a una proposizione del macchinario in modalità pay per use.

Competenze, figure e skill che abilitano l’evoluzione dei machine builder

Nell’ambito di queste realtà, sono diverse le figure professionali che contribuiscono attivamente a questo percorso di trasformazione e che vedono crescere, proprio presso i machine builder stessi, le logiche di collaborazione tra l’innovazione sui sistemi e l’innovazione sui dati ovvero l’integrazione sempre più spinta con apparati digitali. In questo caso il lavoro vede la collaborazione, in funzione delle realtà e dei mercati, tra progettisti, integratori, sistemisti, specialisti IoT e IT, e tutto il mondo dei data scientist sempre più coinvolti nelle attività legate alle logiche di data collection, di impostazione dei sistemi per la interpretazione dei dati, alla ricerca di pattern e modelli e allo sviluppo e alla scelta di soluzioni di Intelligenza Artificiale. In tutto questo l’IT svolge un ruolo importantissimo in particolare per le tematiche di infrastruttura, di integrazione e di interfacciamento con i sistemi informativi dell’azienda e dei contesti produttivi in cui le macchine saranno chiamate a operare.

Articolo aggiornato da Mauro Bellini l’11 ottobre 2020

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Mauro Bellini

Ha seguito la ideazione e il lancio di ESG360 e Agrifood.Tech di cui è attualmente Direttore Responsabile. Si occupa di innovazione digitale, di sostenibilità, ESG e agrifood e dei temi legati alla trasformazione industriale, energetica e sociale.

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