Schneider Point of View

Edge Computing: l’alternativa al Cloud più sostenibile

Le caratteristiche intrinseche dell’Edge Computing permettono di ridurre enormemente il traffico di rete e la potenza di calcolo utilizzati nei data center, abbattendo in maniera consistente il dispendio energetico richiesto anche dal trasporto dei dati, avvicinandosi così al mega-trend globale che interessa tutti i settori produttivi e la nostra vita personale, la sostenibilità

Pubblicato il 03 Mag 2021

Immagine da www.shutterstock.com

La sempre maggiore consapevolezza in termini di sostenibilità ambientale e la conseguente adozione di comportamenti virtuosi sono sempre più legate alla disponibilità di moderne tecnologie che consentono di conoscere nel dettaglio l’impatto ambientale delle nostre azioni, permettendo così di misurare e monitorare i consumi ed evitare gli sprechi.

D’altra parte, la costante diffusione e la massiva applicazione nelle imprese, nelle città, nella vita professionale e nella vita privata di tecnologie digitali porta con sé la necessità di gestire in modo efficace la continua produzione di una crescente quantità di dati, che devono essere trasportati e memorizzati nella maniera più opportuna possibile, affinché siano non solo disponibili, ma anche utilizzabili per trarne quegli insight e quelle informazioni che abilitano nuovi servizi a valore.

La gestione di queste attività è stata tradizionalmente demandata alla disponibilità di Data Center, in particolare quelli di più grandi dimensioni e capacità, adibiti alla gestione e alla cura delle infrastrutture e delle applicazioni cloud, i cosiddetti Hyperscale Data Center. Parliamo di strutture particolarmente energivore, nelle loro configurazioni tradizionali, che richiedono in genere grandi quantità di energia elettrica per assicurare i livelli di servizio e di disponibilità dei dati richiesti. E il cui impatto, in termini di emissioni di carbonio, è tutt’altro che trascurabile.
Se da un lato è importante dotare anche i Data Center più tradizionali di tecnologie in grado di ridurre i consumi, in una logica di sostenibilità, occorre attrezzarsi per ridurre il più possibile il traffico cloud non necessario.
Questo può avvenire spostando parte della capacità di calcolo sull’edge e continuando a utilizzare le infrastrutture più tradizionali per quelle elaborazioni e applicazioni più focalizzate sul lungo termine.

Ai margini della rete per ridurre l’impatto ambientale

Rispetto ai Data Center tradizionali, l’Edge Computing è intrinsecamente decentralizzato, poiché i dati, anziché essere spediti per centinaia e migliaia di chilometri fino ai data Center Hyperscale, vengono analizzati direttamente a livello locale, ai margini della rete, limitando notevolmente la quantità di informazioni e bytes che devono essere trasferiti al cloud. Ciò riduce drasticamente i tempi di latenza e di attesa, abilitando la fruizione di applicazioni in tempo reale e ad alta intensità di dati, senza necessità di aspettare la risposta di Data Center distanti fisicamente.

Queste caratteristiche sono in grado di ridurre enormemente il traffico di rete e la potenza di calcolo utilizzati nei data center, e quindi l’energia richiesta dagli stessi, abbattendo in maniera consistente il fabbisogno legato al raffreddamento del calore emesso dalle apparecchiature hardware e il dispendio energetico richiesto dal trasporto dei dati, e riducono il rischio di disservizi importanti in termini di connettività. Inoltre, i micro-data center edge possono essere progettati in modo più efficiente, ad esempio, rendendo le risorse “dormienti” nei momenti di mancato utilizzo.

Edge Data Center: la proposta di Schneider Electric

In un momento storico in cui le organizzazioni di tutti i settori e dimensioni sono maggiormente sollecitate da un punto di vista della sostenibilità ambientale (sia per le normative che per la pressione dell’opinione pubblica) subentra l’urgenza di dati e analisi per migliorare il funzionamento delle catene di approvvigionamento, inclusa la gestione delle risorse, anche in ottica CSR (Corporate Social Responsability). Sempre più spesso l’edge computing è la chiave per permettere che ciò avvenga in maniera scalabile e sostenibile.

Grazie a questa tecnologia, Schneider Electric ha aiutato molte organizzazioni a digitalizzare i propri processi di produzione, con un occhio attento alla sostenibilità. La scelta è quella di puntare su micro-data center installabili a livello locale, detti edge data center, progettati e realizzati per essere efficienti dal punto di vista energetico, delle risorse e dei costi. Da un punto di vista software e architetturale, l’edge computing è gestito attraverso la sua piattaforma EcoStruxure IT, abilitata per tecnologie IoT, pronta all’uso, aperta e interoperabile, configurata per abitazioni, edifici, data center, infrastrutture e industrie.

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Claudia Costa
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