Fervono i preparativi per la decima edizione di SPS Italia.
Persone, tecnologie, prospettive: sono le tre parole del claim con cui si presenta la manifestazione e che ne rappresentano l’essenza. Come fiera di riferimento per l’industria targata Messe Frankfurt Italia e osservatorio privilegiato della trasformazione digitale, SPS Italia guarda alle dinamiche di mercato e alle nuove prospettive che si pongono al manufacturing, conservando una visione “umano-centrica”.
Proprio per questo, SPS Italia si compone di networking, incontri e talk con i principali attori del tessuto manifatturiero italiano e affianca a convegni e workshop, un vero e proprio percorso – quello del District 4.0 – fatto di soluzioni tecnologiche per l’industria con demo dimostrative nelle aree tematiche: Digital&Software, con particolare attenzione alle infrastrutture per la comunicazione (5G), Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing e Automazione Avanzata.
Protagonista di quest’anno anche un nuovo fil rouge, quello della sostenibilità industriale e delle tecnologie digitali a sostegno della trasformazione sostenibile, tema trattato trasversalmente rispetto ai diversi settori applicativi. E visto che le grandi innovazioni tecnologiche è foriero di migliori condizioni di vita e di lavoro, SPS Italia darà spazio ai temi dell’inclusione, gender equity, competenze e opportunità per le nuove generazioni, contribuendo a promuovere un ambiente favorevole per una reale connessione tra persone, tecnologie e prospettive.
“Le imprese manifatturiere italiane stanno affrontando una trasformazione senza precedenti. Per competere oggi e rinnovare il nostro settore industriale in modo permanente sono necessarie maggiore efficienza produttiva, capacità nell’organizzazione della fabbrica, gestione corretta di un processo di digitalizzazione – commenta Marco Taisch, Presidente MADE, Competence Center Industria 4.0 – Partecipare all’edizione 2022 di SPS Italia permette di incontrare le migliori imprese a cui rivolgersi per condividere idee e trovare le giuste competenze per il proprio contesto produttivo.”
Sull’andamento positivo della fiera, Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia: “Registriamo oltre il 90% di riconferme dall’ultima edizione, con un incremento dell’11% di espositori che per la prima volta saranno a SPS Italia. Una premessa incoraggiante per la fiera che si svolgerà dal 24 al 26 maggio a Parma”.
Indice degli argomenti
Il comparto “automazione industriale” cresce del 21%, recuperando le perdite del 2020
Per di più, il mercato italiano dell’automazione industriale ha registrato un’ottima ripresa dopo l’andamento negativo del 2020, recuperando nel 2021 i valori di fatturato e crescendo del 10% sul 2019. Sono i dati forniti da Marco Vecchio, Segretario generale di Anie Automazione, in occasione della presentazione dell’edizione 2022 di SPS Italia.
Una crescita minata dalle incertezze legate al problema dell’approvvigionamento dei componenti e del caro materiali che incidono negativamente sui margini e sulle consegne. Tuttavia, sul fronte interno ci sono fattori positivi che traineranno la crescita del settore, come il PNRR e il Piano Transizione 4.0.
Questi gli appuntamenti del percorso di avvicinamento a SPS Italia 2022:
- 24 marzo “Dalla gestione del dato alla produzione di informazioni strutturate: l’importanza strategica del Digitale nel viaggio verso la fabbrica intelligente” – Fiorano Modenese, Florim Gallery (programma e accredito QUI)
- 13 aprile “Tavola Rotonda Pharma 4.0” in collaborazione con ISPE Italia – Milano, Made Competence Center
- 4 maggio “Robot e Additive Manufacturing per produzioni personalizzate e flessibili nell’Industria di oggi”
Additive Manufacturing e 5G: due temi importanti per SPS Italia
La fiera si svolgerà su sei padiglioni, di cui tre saranno dedicati al District 4.0 e alle sue quattro aree: automazione avanzata, robotica e meccatronica, additive manufacturing e digital & software. In quest’area, concentrata nei padiglioni 4, 7 e 8, ci saranno demo e arene che ospiteranno un ricco calendario di convegni scientifici e tavole rotonde.
E’ soprattutto durante la pandemia, che è emerso il ruolo della manifattura additiva a supporto di un sistema produttivo resiliente e flessibile, capace di rispondere alle criticità della supply chain e di realizzare quelle transizioni gemelle, la verde e la digitale, a cui tanto aspira il PNRR. Lo stesso Piano ha definito quelle di additive manufacturing “tecnologie chiave per il futuro di un Made in Italy circolare e sostenibile, aprendo nuove sfide per il mondo della ricerca e per quello industriale” precisa Bianca Maria Colosimo, Professoressa Dipartimento di Ingegneria Meccanica Politecnico di Milano – MADE Competence Center I4.0.
Per le aziende poi, questo è un momento critico in cui valutare con cognizione l’inserimento del 5G nella propria digital strategy, bilanciando innovazione e vantaggio competitivo, da un lato, con fluidità della tecnologia e dello scenario applicativo, dall’altro. Di 5G nel manufacturing se ne parlerà il 26 maggio, nella Tavola Rotonda “5G e mondo industriale: matrimonio necessario”, organizzata con il contributo scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano.
A detta di Giovanni Miragliotta, Professore associato e Responsabile Scientifico dell’Osservatorio 5G & Beyond del Politecnico di Milano “La vera rivoluzione portata dal 5G si vedrà sul mondo industriale, più che in quello consumer. Nel 2020 sono stati definiti gli standard tecnologici della fase 2 ‘industrial 5G’ e dallo scorso anno hanno iniziato ad arrivare sul mercato i primi device industriali pronti a sfruttare queste caratteristiche; in questa fase sono pochi ancora i casi commerciali, mentre le potenzialità sono state già dimostrate nelle sperimentazioni portate avanti negli anni passati”.
Il fil rouge? La sostenibilità industriale e le tecnologie per la green transition
E’ chiaro ormai come le aziende manifatturiere stiano affrontando la sfida più complessa di tutti i tempi: essere sostenibili e allo stesso tempo profittevoli. Non solo devono ridurre le emissioni delle loro operazioni e catene di approvvigionamento, ma devono anche fornire prodotti e servizi che aiutino i loro clienti a raggiungere lo stesso obiettivo.
Daniele Napoleoni, Associate Partner Porsche Consulting Photos by: www.gabrielezanon.com
“La transizione digitale trasforma la sostenibilità da costo a valore e il PNRR è l’attivatore di un processo di evoluzione sostenibile per il Paese. Per questo, è necessario un approccio sistemico in cui i settori industriali, energetici, tecnologici e istituzioni si muovono all’unisono con un piano di soluzioni condiviso e integrato” spiega Daniele Napoleoni, Associate Partner Porsche Consulting che insieme a ANIE Energia e CIM 4.0 presenterà i risultati dell’Osservatorio sul grado di diffusione e orientamento alle soluzioni sostenibili per l’industria e premierà i migliori progetti con un award. Dare una dimensione agli sforzi dell’industria in questa direzione è fondamentale per capirne le implicazioni in uno dei settori più energivori.
Spazio anche alla formazione, fondamentale per l’evoluzione culturale
Ma parlare di sostenibilità in ambito industriale vuol dire aver compreso la tridimensionalità del fenomeno, ovvero favorire un cultura d’impresa fondata su una sostenibilità economica, ambientale e sociale (in altri termini ESG). L’innovazione tecnologica è un fattore chiave per attuare una reale transizione ecologica capace di innalzare la percezione del brand aziendale e quindi la competitività internazionale.
Tuttavia, come sottolinea Giulia Marcocchia, Co-Responsabile Scientifico Academy esiste un altro indice capace di indentificare il virtuosismo sostenibile di una azienda: soprattutto nelle PMI occorre puntare sull’evoluzione culturale non solo degli imprenditori ma anche dei tecnici e del personale specializzato.
“In questo senso – continua Marcocchia – il processo di upskilling e reskilling che con la nostra academy stiamo portando avanti ormai da diversi anni, dimostra quanto sia importante partire dalle competenze acquisite di ciascun singolo esperto e ampliarle attraverso la cultura della conoscenza e la gestione concreta di casi e soluzioni applicative, capaci di governare i processi e guidare le aziende verso una efficace trasformazione tecnologica” .
E poi, “Viviamo in un’epoca in cui i ragazzi nascono con i dispositivi tecnologici e si ritrovano ad averli in mano quasi sempre prima dei 10 anni. Incoraggiare lo studio delle materie STEM, come dell’informatica, fin da piccoli, aiuterebbe sia dal punto di vista della sicurezza, per una maggiore consapevolezza sull’utilizzo di questi, e molto probabilmente a diminuire il gender gap che spesso si riscontra più avanti” dichiara Greta Galli, Studentessa Università Bicocca di Milano, giovane appassionata di informatica e robotica
A SPS Italia le iniziative educational si concretizzano in diversi progetti come Lezioni in Fiera, tradizionale appuntamento dedicato al sostegno delle Università e degli Istituti Tecnici con opportunità di incontro e confronto e lo sportello “Nuove Professioni” per le aziende che ricercano nuove professionalità.