Nel corso dell’ultimo anno, complice la crisi pandemica da Coronavirus, gli ambienti di lavoro sono stati soggetti ad un’importante evoluzione. Ora e grazie anche alla maggiore flessibilità offerta, il 73% dei lavoratori desidera che le opportunità di lavoro da remoto proseguano, tanto che il 66% dei responsabili delle decisioni aziendali sta valutando la possibilità di riprogettare gli spazi fisici per meglio adattarsi agli ambienti di lavoro ibridi. Le offerte di lavoro da remoto su LinkedIn sono aumentate di oltre 5 volte durante la pandemia; più del 40% della forza lavoro globale intende lasciare il proprio datore di lavoro attuale nel corso dell’anno e il 46% prevede di trasferirsi cogliendo l’opportunità di lavorare da remoto.
Per aiutare le organizzazioni nella propria transizione verso il lavoro ibrido, il Work Trend Index 2021 di Microsoft presenta i risultati di uno studio che ha coinvolto oltre 30.000 lavoratori in 31 Paesi, Italia inclusa, e dell’analisi di migliaia di miliardi di dati aggregati relativi alla produttività e alle modalità di lavoro raccolti in modo anonimo tramite Microsoft 365 e LinkedIn. Inoltre, è possibile trovare alcuni utili spunti offerti dagli esperti che hanno studiato la collaborazione, il capitale sociale e la progettazione degli ambienti di lavoro per decine di anni. “The Next Great Disruption is Hybrid Work – Are We Ready?” evidenzia la necessità di ripensare alcune pratiche ormai consolidate per prepararsi al nuovo mondo del lavoro.
“L’evoluzione digitale del mondo del lavoro ha subito una rapida accelerazione nel corso dell’ultimo anno, portando importanti benefici in ottica di produttività e flessibilità ma anche causando difficoltà nella comunicazione e nella collaborazione, dando vita a team di lavoro sempre più piccoli, e nella gestione del proprio tempo e dei confini tra vita priva e lavoro. Nell’area EMEA il 42% dei lavoratori si sente esausto e il 46% si è definito stressato”, commenta Luba Manolova, Direttore della Divisione Microsoft 365 di Microsoft Italia convinta che sia necessario “aiutare i lavoratori a gestire al meglio il proprio tempo, a restare in contatto e sentirsi più vicini ai propri colleghi e offrire loro gli strumenti per realizzare il proprio potenziale”. Per questo, Microsoft si impegna a migliorare costantemente la piattaforma per la produttività e la collaborazione Microsoft 365 e in particolare l’hub di condivisione e comunicazione Teams. Inoltre, aziende e professionisti potranno ora far leva sulla nuova piattaforma di Employee Experience Microsoft Viva, progettata per migliorare la produttività, il benessere, la condivisione di know-how e l’apprendimento sul posto di lavoro.
Trend e strategie per prepararsi al lavoro ibrido
L’ultima edizione dell’indagine ha messo in luce sette trend del lavoro ibrido che ogni dirigente aziendale deve considerare per prepararsi a una nuova era del lavoro: il lavoro flessibile non potrà essere abbandonato; i leader rischiano di perdere il contatto con i dipendenti e hanno bisogno di essere sensibilizzati su questo fronte; un elevato livello di produttività nasconde una forza lavoro esausta; i lavoratori della Generazione Z sono in difficoltà e hanno bisogno di nuove energie; gruppi di lavoro sempre più ristretti mettono a rischio l’innovazione; l’autenticità spronerà la produttività e il benessere; in un mondo del lavoro ibrido, il talento è ovunque.
Tutte queste tendenze mostrano che non siamo più vincolati alle nozioni tradizionali di spazio e tempo per lavorare insieme. Possiamo mettere da parte le nostre supposizioni di vecchia data e spostare il nostro modello mentale per abbracciare l’estrema flessibilità. Con cinque strategie, i leader aziendali possono ricablare il loro modello operativo per un passaggio di successo al lavoro ibrido: definire un piano per garantire alle persone la massima flessibilità; investire negli spazi e nelle tecnologie per unire il mondo fisico a quello digitale; contrastare dall’alto la sensazione di “spossatezza digitale”; dare priorità al capitale sociale e alla cultura aziendale; ripensare l’esperienza dei lavoratori per supportare i migliori talenti e promuovere la diversità.
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