Quantum Computing

Capgemini inaugura un laboratorio dedicato alla tecnologia quantistica

Il Quantum Lab (Q-Lab) potrà contare su esperti di tecnologia quantistica e su strutture altamente specializzate. Siglato anche un accordo di partnership con IBM

Pubblicato il 12 Gen 2022

shutterstock_1675260034


Da Capgemini arriva un importante investimento nell’ambito della tecnologia quantistica: la società ha annunciato l’inaugurazione di un laboratorio specializzato e la creazione di un team internazionale di esperti nel campo della tecnologia quantistica, con lo scopo di sviluppare le competenze e coordinare le strutture di ricerca focalizzate sul potenziale di questa tecnologia. Si tratta del Quantum Lab (Q-Lab), che potrà contare su esperti di tecnologia quantistica e su strutture altamente specializzate dislocate in Regno Unito, Portogallo e India. Più nel dettaglio, il Q-Lab di Capgemini coordinerà i programmi di ricerca per sviluppare soluzioni rivolte ai settori che si prevede beneficeranno per primi delle tecnologie quantistiche nel medio termine, come Life Sciences, Financial Services, Automotive e Aerospace. L’obiettivo è anche quello di guidare i primi esperimenti con i clienti nei loro percorsi incentrati su queste tecnologie, facilitando lo sviluppo di competenze e capacità in-house.

Tre sono le aree su cui si concentrerà il laboratorio:

Quantum Computing, ovvero l’utilizzo delle proprietà quantistiche per eseguire calcoli. Le principali aree di applicazione riguardano problemi che richiedono ottimizzazioni complesse, simulazioni o machine learning. Le aziende che tipicamente si affidano a imponenti strutture di calcolo, come la progettazione molecolare nel campo Life Sciences, la dinamica dei fluidi in quello aerospaziale o i modelli stocastici in quello finanziario, saranno le prime a beneficiarne.

• Quantum Communication, ovvero la trasmissione e il controllo delle informazioni utilizzando le leggi della meccanica quantistica. Secondo Capgemini questo tipo di comunicazioni potrebbero avere un impatto enorme su aree critiche in ambito scientifico, industriale e di data security. Consentirebbe inoltre ai clienti di accedere a un nuovo universo di possibilità, in particolare per quanto riguarda il confidential computing e l’archiviazione e condivisione dei dati.

Quantum Sensing, ovvero la misurazione degli stati quantici, che sono estremamente sensibili ai fenomeni di disturbo. Il rilevamento quantistico è alla base dei progressi in qualsiasi ambito, dalla diagnostica medica al trasporto a guida autonoma e alle industrie intelligenti.

Capgemini ha inoltre siglato un accordo con IBM per diventare un IBM Quantum Hub, offrendo così ai propri clienti l’accesso ai sistemi di calcolo quantistico di IBM, che includono “Eagle”, il processore a 127 qubit appena lanciato dall’azienda, alle competenze in ambito quantistico di IBM e a Qiskit, il kit open-source per lo sviluppo di software per le informazioni quantistiche di IBM. La collaborazione con IBM consentirà a Capgemini di entrare a far parte dell’IBM Quantum Network, che include oltre 170 membri tra cui aziende Fortune 500, startup, istituti accademici e laboratori di ricerca, tutti impegnati a far progredire il calcolo quantistico ed esplorarne le applicazioni pratiche.

“La tecnologia quantistica cambierà radicalmente il modo in cui calcoliamo, elaboriamo e comunichiamo, aprendo la strada a nuovi settori e modelli di business. Il lancio del nostro Q-Lab dimostra in modo tangibile la nostra ambizione: offrire ai clienti le soluzioni più innovative e rivoluzionarie e investire tempestivamente sulle competenze, in modo da diventare il principale integratore di sistemi quantistici” – ha dichiarato Massimo Ippoliti, Chief Technology & Innovation Officer di Capgemini in Italia – La collaborazione con IBM ci permetterà di esplorare il vasto potenziale del quantum computing, offrendo ai nostri clienti le migliori risorse e competenze disponibili sul mercato di oggi e di domani”.

“Lo sviluppo di un’industria quantistica richiederà una grande attenzione all’espansione dell’ecosistema del quantum computing in tutti i settori pubblici e privati, un compito che IBM non può svolgere da sola –  ha aggiunto Jay Gambetta, IBM Fellow e VP, Quantum Computing di IBM –  La collaborazione con Capgemini ci permette di offrire ai clienti un ventaglio ancora maggiore di competenze pratiche per sviluppare proof of concept ed esplorare il potenziale del calcolo quantistico in molteplici settori e discipline.”

Valuta la qualità di questo articolo

Articoli correlati

Articolo 1 di 5