Innovazione costante per aiutare le imprese ad essere sempre più competitive e attenzione alle persone, ai territori e all’ambiente: per Salesforce la sintesi tra questi due valori è un “mantra” che arriva dalla sua stessa fondazione e che oggi, anche con la crescita di attenzione verso i temi che rientrano nell’ambito delle logiche ESG Environmental, Social, Governance assume un valore ancora più importante.
Nel corso dell’evento, nel quale si è fatto il punto sui risultati e sulle strategia della società e che ha visto la presentazione del nuovo country leader per l’Italia Mauro Solimene e il nuovo ruolo di SVP Sud Europa Settore Pubblico di Federico Della Casa, un focus molto importante è stato rivolto da tutto il management proprio alle iniziative e al ruolo sociale di Salesforce, in strettissima relazione sia con il supporto diretto in termini di donazioni e di attività sociali della società, sia con la capacità di mettersi a disposizione per fornire risposte innovative a bisogni nuovi che sono emersi in questo difficilissimo momento storico caratterizzato dalla pandemia, come ad esempio soluzioni innovative per la gestione dei piani vaccinali (leggi anche il servizio su Salesforce e sul ruolo del CRM nella digital transformation).
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Il ruolo del modello sociale Salesforce
In questo contesto Paolo Bergamo, Senior Vice President Product Management ha sottolineato che “Il digitale è l’imperativo per le imprese e per la società per uscire da questa situazione” e oggi più che mai attuale e importante il “modello sociale” Salesforce basato sul senso del “Give Back to your community”, del restituire alla comunità il valore che l’azienda riesce a costruire grazie alle attività che svolge nei territori e con le persone. Un Give back che si esprime anche nella “regola” dell’1-1-1 ovvero in un’azione che esprime un forte impegno sociale nel rispetto della cultura e dell’organizzazione aziendale e che prevede di destinare alla comunità l’1% delle ore lavorative di ciascun dipendente, l’1% del capitale azionario a cui si aggiunge la volontà di mettere a disposizione delle organizzazioni sociali e della comunità dell’1% dei prodotti.
Trust, Customer Success, Innovation, Equality
Bergamo sottolinea poi in questo senso anche il ruolo strategico che può svolgere un’azienda come Salesforce grazie a questa cultura e a questo metodo citando l’operazione filantropica che ha permesso di organizzare la donazione di 60 milioni tra mascherine e occhiali agli ospedali grazie a una partnership con altre imprese internazionali che ha consentito di superare una serie di ostacoli in alcuni dei momenti più delicati dell’emergenza pandemica. Un modello sociale che si aggancia ai valori con cui opera sul mercato e con i clienti sulla base di un impegno basato su quei quattro valori fondanti che accompagnano la storia e lo sviluppo dell’azienda dal momento della sua nascita nel 1999: Trust, Customer Success, Innovation, Equality. Valori che assumono un aspetto ancora più importante in ragione dei risultati e della crescita conquistata in uno scenario caratterizzato sia dallo sviluppo generale del mercato CRM, sia dallo sviluppo in chiave digitale di nuovi bisogni che hanno visto la società fondata da Marc Benioff conquistare nuovi spazi. E se un mantra è come abbiamo visto, quello del “Give back”, l’altro mantra è quello di aiutare le aziende a connettersi il meglio possibile ai propri clienti.
Bergamo richiama a questo proposito un dato nel quale si mette in evidenza il fatto che il 69% delle persone pensa che la pandemia cambierà per sempre il modo di lavorare e che suona come il segnale di una ulteriore accelerazione della digital transformation delle aziende. E in un contesto sempre più orientato alla collaborazione virtuale, ancora una volta il vantaggio competitivo è e sarà sempre più determinato dalla capacità delle imprese di gestire il cliente al meglio.
Supporto alla comunità e focalizzazione sui nuovi bisogni delle aziende e dei clienti
Federico Della Casa che ha lasciato da poco il ruolo di Country Leader per l’Italia per assumere quello di Senior Vice President Sud Europa, per il Settore Pubblico sottolinea come Salesforce abbia affrontato la situazione creata dalla pandemia con un atteggiamento basato su due linee fondamentali: forti interventi di supporto, basati su donazioni e con azioni volte a mettere a disposizione soluzioni in forma gratuita ad esempio per il mondo della sanità accanto a con una serie di azioni legate al sociale e al supporto concreto e diretto alle persone e ai territori. In secondo luogo con un’azione di intelligenza e di “vicinanza” alle imprese, per capire in dettaglio la loro situazione, per studiare le loro nuove esigenze, le necessità nuove che si trovavano ad affrontare, ad esempio nel portare maggiore sicurezza negli ambienti o nel gestire in modo appropriato alla situazione il rapporto con i clienti o con gli utenti come nel caso della gestione intelligente degli accessi ai punti vendita o come nella fornitura di servizi di informazione e di supporto ai pazienti di una ASL. Un tema questo che è stato a sua volta sottolineato dal nuovo Country Manager Mauro Solimene che ha a sua volta sottolineato come l’ascolto del cliente e la qualità delle relazioni sono il punto distintivo della società.
Gli effetti diretti e indiretti della Salesforce economy
Si tratta di concetti che ci conducono direttamente nell’ambito della Salesforce economy, ovvero di una forma di innovazione che è in grado di produrre un effetto di “trascinamento” e irrobustisce lo sviluppo di tanti attori in diversi ambiti, nella vita sociale e nel business. Un dato questo che nel nostro paese, sulla base di una ricerca condotta da IDC, prevede che nell’orizzonte 2024 per ogni dollaro prodotto da Salesforce ne vengono guadagnati 6,4 dalle imprese che appartengono all’ecosistema. Un percorso che permette di arrivare a 10,1 miliardi di dollari di new business con oltre 20mila posti di lavoro diretti e oltre 40mila indiretti. Ed ecosistema è l’altro importante concetto che guida lo sviluppo della società in generale e in particolare nel nostro paese.
Nell’ambito di una corporation che supera i 21 miliardi di dollari di fatturato worldwide l’ecosistema delle partnership italiane sale al il terzo posto a livello europeo e mostra una vitalità che si può leggere in dati come l’aumento del 53% nelle certificazioni, con un 87% in più tra quelle di livello professionale e la formazione di oltre 3.000 studenti.
Per Marco Marcone, Regional Vice President Alliances & Channel Salesforce Italia i partner sono un fondamentale veicolo di sviluppo, “sono i nostri evangelisti e sono aziende che fanno i progetti e calano la visione di Salesforce in un impatto di business reale concreto. E si tratta a tutti gli effetti di un ecosistema che punta a raggiungere sempre più aziende con una crescita sia a livello di numero di partner, sia, come già evidenziato, a livello di persone certificate. Da sottolineare poi l’importanza del nostro paese anche nel fatto che per alcuni partner internazionali le practices europee più importanti sono proprio in Italia.
Marcone sottolinea inoltre il ruolo di Salesforce come di una piattaforma di cambiamento e di innovazione e per questo è radicata nell’azienda la necessità e la volontà di aiutare sempre più persone a disporre delle competenze necessarie per gestire questo cambiamento. La formazione è una componente strategica dello sviluppo e una missione e tra le tante iniziative va evidenziato il lavoro avviato con le università che ha anche lo scopo di creare un ponte concreto tra il momento della formazione e l’ingresso nel mondo del lavoro.