Sugli sviluppi (e sugli effetti) della crescente diffusione di tecnologie di intelligenza artificiale non c’è concordia tra i leader delle big dell’high-tech: se Mark Zuckerberg (Facebook) ritiene che sia una grande opportunità, Elon Musk (Tesla e SpaceX) è spaventato dal pericolo che l’AI possa “prendere il sopravvento” sugli umani, arrivando a proporre un intervento proattivo dal punto di vista normativo.
Sul tema è recentemente intervenuto anche Satya Nadella, il CEO di Microsoft, che ha detto la sua lo scorso 3 ottobre al Vanity Fair New Establishment Summit di Los Angeles: il guru della Software House californiana ritiene che l’intelligenza artificiale potrebbe creare più posti di lavoro per gli esseri umani, quanto meno in alcuni settori demografici.
“Dovremmo avere una visione molto chiara delle conseguenze dell’automazione in termini di sostituzione del lavoro e dovremmo affrontare questo problema, ma personalmente mi auguro che riusciremo a sfruttare l’intelligenza artificiale per far entrare più persone nel mondo del lavoro”, ha detto Nadella.
Nadella ha parlato di come l’AI potrebbe essere utilizzata per aiutare le persone disabili e, nel farlo, ha citato un’applicazione di Microsoft chiamata Seeing, che, sfruttando la fotocamera degli smartphone, racconta alle persone ipovedenti quello che “dovrebbero” vedere. “Ci sono molte cose che possiamo fare in questo modo, che stanno dotando le persone di nuove potenzialità”.