La logistica evolve in ottica 4.0

L’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano evidenzia la crescente adozione di soluzioni digitali nel mondo della logistica. Con conseguenze importanti anche per le figure professionali che gravitano intorno a questo comparto

Pubblicato il 26 Nov 2019

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La logistica 4.0 avanza in Italia: la conferma arriva dall’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano, che ha fatto il punto sullo stato del settore.  In un mondo che continua a crescere, seppure lentamente (fatturato previsto di 84 miliardi di euro, +0,7% in termini reali rispetto all’anno precedente) si vanno infatti diffondendo tecnologie innovative e digitali, con l’obiettivo di automatizzare attività di trasporto e di magazzino e permettere l’acquisizione di dati. Questi dati sono poi trasformati in informazioni utili a orientare le decisioni di business e a migliorare i processi di gestione del magazzino e delle flotte di veicoli, la digitalizzazione degli scambi informativi e la tracciabilità di consegna. Secondo l’Osservatorio la tecnologia di per sè non è più considerata una barriera nella svolta 4.0, mentre gli ostacoli percepiti sono la necessità di adattare i sistemi informativi e i modelli organizzativi (26%), l’esigenza di cambiare modalità di lavoro (21%) e la capacità di gestione del dato (21%).

Cresce il peso dell’IT nella logistica

La diffusione della cultura del dato nel comparto è confermata anche dall’accresciuto peso dell’Information Technology: nel 20% delle aziende logistiche l’incidenza del budget IT sul fatturato è superiore al 10% e in crescita, mentre il 32% ha aumentato le risorse IT negli ultimi cinque anni (con una crescita media del 42%).  Un fenomeno che sta trasformando profondamente organizzazioni e ruoli della logistica, spingendo la domanda di nuove competenze soprattutto per l’analisi dei dati, l’automazione e l’intelligenza artificiale. I fornitori di servizi logistici iniziano a inserire in azienda professionisti come Big Data Analyst, Digital Transformation Manager, Informatico logistico, Informatico dell’automazione, Innovation manager e AI Specialist. Il 72% dei fornitori di servizi logistici ha in programma di inserire almeno tre tra le sei figure emergenti, il numero di operatori che avranno inserito la figura dell’Innovation manager crescerà nei prossimi anni del 37%, le aziende che punteranno su Big data analyst e Digital transformation manager aumenteranno del 40%, i fornitori che assumeranno esperti in Automazione e Artificial Intelligence saliranno rispettivamente del 56% e del 93%.

Cambiano anche i ruoli più tradizionali

Esistono poi una serie di ruoli logistici più tradizionali che stanno cambiando pelle per effetto dell’innovazione tecnologica: tra questi, l’ingegnere logistico, il gestore fornitore di rete, l’autista, il planner dei trasporti e il site manager, ma anche il Solution Designer, il Direttore IT e il Direttore HR (24%). In particolare, queste figure professionali sono chiamate a migliorare soprattutto le competenze specifiche delle loro mansioni, come la capacità di pianificazione e soluzione dei problemi per il site manager (60%) e il planner dei trasporti (50%), la definizione e gestione di metriche per misurare i risultati ottenuti per l’ingegnere logistico (40%) e le conoscenze di sicurezza informatica per il direttore IT (33%). Tutte le figure devono però migliorare la capacità di innovare i processi e prendere decisione basate sull’analisi dei dati per poter sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Infine, il report segnala una evidente crescita dell’attenzione alla sostenibilità nel mondo della logistica, con diverse soluzioni di efficienza energetica nei magazzini come l’introduzione di carrelli con batterie agli ioni di litio, l’uso di sistemi di ricarica batterie ad alta frequenza, sensori per il rilevamento del movimento e soluzioni per l’isolamento termico.

Un settore in fermento

“La logistica si conferma un settore in fermento, con fatturato e volumi in crescita, spinto da soluzioni per l’efficienza energetica e applicazioni di Logistica 4.0 – afferma Marco Melacini, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Contract Logistics -. Per cogliere le opportunità della rivoluzione 4.0 è necessario lavorare su nuovi modelli di organizzazione aziendale e sulla gestione delle informazioni. Nei prossimi anni la sfida degli operatori riguarderà la capacità di porsi non solo come gestori di flussi fisici, ma come integratori e garanti della qualità dei flussi informativi per i processi interni e lungo la filiera”.

“La logistica 4.0 richiede un’evoluzione delle competenze già presenti in azienda, soprattutto nei ruoli decisionali, che devono essere in grado di innovare i processi e prendere decisioni basate sull’analisi dei dati, e necessita di nuove abilità legate a Big Data, Artificial Intelligence e Automazione – aggiunge Damiano Frosi, Direttore dell’Osservatorio Contract Logistics -. Ma focalizzarsi sulle tecnologie non più sufficiente per rispondere alle sfide del mercato: la capacità di unire tecnologia e organizzazione, adattando i nuovi strumenti ai diversi contesti e investendo sulle persone e sullo sviluppo di competenze, è la base per la logistica di domani”.

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