Approfondire, sopratutto negli aspetti pratici e operativi, i temi dell’affidabilità, della sicurezza e della inalterabilità dei dati e delle informazioni che si ricavano attraverso le misurazioni nell’ambito dell’automazione industriale. E’ l’obiettivo dell’evento organizzato per il 4 luglio a Bologna da Iqc, con collaborazione con Pomiager, Università degli Studi dell’Aquila e Schneider Electric, e con il patrocinio di Confindustria Emilia – Area Centro. L’appuntamento è per le 14:30 all’Auditorium Biagi di Confindustria Emilia Area Centro, in via San Domenico, 4.
“Le nuove tecnologie digitali – si legge in una nota degli organizzatori – permettono di realizzare sistemi capaci di misurare in maniera innovativa molte grandezze, di monitorare parametri e postazioni di misura precedentemente irraggiungibili grazie alla miniaturizzazione. Il paradigma di riferimento diventa la rete di sensori, capaci di fondere le informazioni relative a grandezze diverse, efficacemente interconnessi e a costi accettabili”.
Da considerare anche il fatto che il flusso di informazioni aumenta rapidamente, e che per monitorare e analizzare i dati sono sempre più necessarie procedure automatiche di controllo e validazione, fattori che determinano il cambiamento delle strategie di verifica della qualità della misura, oltre che porre il problema di come fare ad analizzare in modo efficiente i dati ricavati.
Durante l’appuntamento inoltre si focalizzerà l’attenzione anche sugli aspetti di sicurezza e affidabilità di dati raccolti, che spesso presuppongono lo sviluppo di una nuova governance dell’information security e della cybersecurity per gestire i rischi connessi alla perdita di dati. Un settore in cui potrebbe rivelarsi particolarmente utile la Blockchain, tecnologia che può essere integrata per garantire affidabilità e immutabilità dei dati di misura e di processo rilevati lungo linee e impianti di produzione nell’industria 4.0.
“Queste importanti evoluzioni tecnologiche confermano la necessità di una pari evoluzione delle conoscenze dei tecnici – conclude la nota – Progettisti e operatori sono chiamati a interfacciarsi efficacemente e correttamente con le nuove architetture e modalità di gestione di sistemi di misura a cosiddetta ‘intelligenza diffusa’ ed è essenziale che su di essi vada concentrato il massimo impegno per sostenerne la crescita professionale”.