Si alza domani il sipario su SPS Italia, la manifestazione che porta a Parma Fiere il mondo dell’automazione industriale e del digitale per la fabbrica connessa. Un appuntamento importante per il manufacturing e che vede quest’anno Siemens ospitata al padiglione 5 con uno spazio di oltre 700 metri quadri. I protagonisti dello stand saranno l’automazione software, il motion control e la connettività 5G, l’emulazione e la replica attraverso i digital twins e il virtual commissioning. Tutti tasselli fondamentali degli approcci di smart manufacturing che vedono in Siemens MindSphere il cuore pulsante della fabbrica connessa.
Proprio il software industriale è uno degli assi portanti della “nuova” Siemens, frutto di un assetto organizzativo rinnovato entrato a regime il 1 aprile di quest’anno, che ha visto confluire all’interno di Operating Company Digital Industries il know how, le competenze, i clienti e i progetti delle due precedenti divisioni Digital Factory e Process Industries and Drives.
«È cambiato il linguaggio della produttività e della profittabilità – spiega Giuliano Busetto, Head of Operating Company Digital Industries di Siemens Italia e Presidente di Siemens Industry Software –. Il successo dell’impresa manifatturiera si misura oggi sulla sua capacità di interpretare i dati che arrivano dallo shopfloor processandoli spesso proprio laddove si generano, lungo il perimetro della fabbrica connessa o direttamente sulla linea di produzione, sfruttando il Cloud, la connettività pervasiva, l’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning». Ecco perché da qualche anno a questa parte anche Siemens ha cambiato pelle affiancando all’offerta tradizionale di tecnologie di automazione industriale ed elettromeccanica anche il software applicativo per la fabbrica e il sistema operativo che lo governa. Oggi l’obiettivo è posizionarsi come fornitore di riferimento di soluzioni innovative di smart factory per i clienti che richiedono maggior flessibilità di produzione, la riduzione del time-to-market dei prodotti, l’adozione di approcci di controllo qualità improntati alla logiche “zero difetti”.
Il valore delle IoT analytics
A SPS Italia Siemens poterà una smart factory allestita di tutto punto, all’interno della quale i visitatori potranno vedere e toccare con mano robot industriali autonomi, che apprendono con l’esperienza sul campo e sono in grado di svolgere in totale autonomia compiti più o meno complessi, ma anche soluzioni di digital twin, realtà aumentata e virtual commissioning, che permettono di ridurre tempi e costi dello sviluppo prodotti e migliorare l’assistenza tecnica. «Tutte queste tecnologie hanno una foundation comune in MindSphere, un OS aperto non solo alle tecnologie di automazione industriale targate Siemens ma anche a quelle delle terze parti che già si trovano nello shopfloor, come sistemi a controllo numerico o altri macchinari, attraverso un’interconnessione facilitata da tecnologie IoT evolute». Tecnologie che permettono al plant manager di poter disporre in tempo reale di informazioni rilevanti, utili per intervenire immediatamente sulla linea di produzione. Ed è proprio in questo ambito, sulle IoT analytics e sulla capacità di trasformare i dati acquisiti di continuo dallo shopfloor trasformandoli in insight e previsioni utili ad abilitare non solo la manutenzione predittiva ma anche i nuovi modelli di business As a Service, che MindSphere è in grado di dispiegare al meglio i suoi benefici.
Sono già oltre un centinaio i clienti italiani che hanno integrato MindSphere all’interno delle proprie fabbriche connesse. Aziende come V-Shapes, CCS (Cellulose Converting Solutions), ICAM e NordMeccanica che, attraverso App sviluppate sul sistema operativo MindSphere, sono in grado di identificare tempestivamente le anomalie degli impianti di produzione, controllare l’uso delle materie prime e implementare la manutenzione predittiva azzerando i fermi non preventivati. A livello internazionale, invece, spicca l’accordo con il colosso tedesco dell’automotive Volkswagen, che già utilizza l’OS industriale Siemens ospitato nel cloud Amazon (AWS) in 122 stabilimenti sparsi nei cinque continenti.