In un periodo in cui si parla tanto di “democrazia dei dati” e di accesso alle informazioni, il concetto di apertura applicato al mondo manifatturiero apre nuove opportunità, ma solleva anche non poche preoccupazioni. La diffusione di IoT e Industrial IoT nelle imprese manifatturiere sta ridefinendo i modelli “informativi” delle imprese sulla base del tema della centralità del dato prima di tutto e, come immediata conseguenza, sul tema della sua gestione. In questa prospettiva le piattaforme di sviluppo e gestione di soluzioni Internet of Things assumono un ruolo speciale e sempre più strategico. Ne abbiamo parlato con Andrea Gozzi, Segretario generale MindSphere World Italia in occasione del Forum Software Industriale di ANIE Automazione e Messe Frankfurt
Partiamo prima di tutto dal tema della centralità del dato. Qual è il ruolo della vostra community, in termini di gestione delle possibilità di sviluppo dell’IoT e quali prospettive vedete per il manifatturiero?
Dobbiamo partire dal presupposto che Mindsphere è a tutti gli effetti un sistema operativo aperto di Siemens dedicato all’IoT basato su cloud. Si propone come una soluzione per la gestione dei dati e delle informazioni ed è orientata in modo particolare al mondo dell’industria manifatturiera, all’industria di processo ed è in grado di indirizzare specificatamente, ma non solo, i settori del food & beverage, del FMCG (Fast Moving Consumer Goods), il chimico e farmaceutico, così come anche tutto ciò che è infrastruttura e quindi trasporti ed energia.
Mindsphere è una platform che unisce IoT e cloud al fine di raccogliere, analizzare e lavorare i dati che nascono dai dispositivi “sul campo” in ambiente industriale ovvero che provengono dagli impianti di produzione, dalle linee produttive, dalle infrastrutture o in generale dallo stabilimento per attuare quelle integrazioni che sono alla base dei processi Industria 4.0. Non solo, è pensata per creare modelli standardizzati di gestione dei dati e delle soluzioni applicative in cloud con la possibilità di definire e attuare specifiche forme di governance. Mindsphere, grazie al modello unificato di condivisione dei dati, permette di mantenere da una parte la proprietà del dato e dall’altra la classificazione e suddivisione dei dati stessi per attuare forme di condivisione nel rispetto delle normative e della governance aziendale.
Prima di entrare nel merito vediamo gli obiettivi della community
La nostra associazione intende espandere i confini dell’ecosistema, in termini di supporto ai propri membri e in termini di miglioramento costante di tutte le soluzioni di IoT sulla piattaforma MindSphere. Non solo, la nostra iniziativa intende allargare i confini operativi in nuovi mercati dell’economia digitale e per questo si propone di sviluppare best practices, suggerimenti, modelli sull’utilizzo della piattaforma MindSphere anche attraverso la creazione di regole uniformi per l’utilizzo dei dati. L’associazione punta poi a promuovere la ricerca e lo sviluppo e a diffondere conoscenza anche attraverso la formazione.
Guardiamo agli aspetti fondamentali del rapporto con l’infrastruttura e la connettività. Quale ruolo per MindSphere?
La piattaforma è in grado di semplificare tutti gli aspetti legati allo sviluppo di progetti Internet of Things in merito alla tecnologia e alla connettività: dallo sviluppo delle applicazioni all’analisi dei dati, dalla possibilità di accedere a soluzioni applicative nella forma di app pronte all’uso, alla disponibilità di supporti per la connessione con impianti industriali. Ma uno degli aspetti di maggiore importanza riguarda la possibilità di gestire e analizzare i dati grazie al riconoscimento automatico di pattern che arriva dalla possibilità di individuare nei dati dei modelli e delle informazioni che non sono normalmente riconoscibili nell’analisi dello storico. Inoltre, le app verticali specifiche per mondi produttivi particolari, come possono essere, solo per fare qualche esempio, l’elaborazione ed esportazione del truciolo o i vari settori verticali del packaging, permettono alle imprese di accelerare il time to market dei progetti.
Su quali basi si porta in azienda una piattaforma come MindSphere e che ruolo svolge la vostra community?
Il valore primario e fondamentale è dato dalla convergenza di due know how un tempo “separati”. Lavoriamo per unire il dominio tecnologico dell’OT con tutta la conoscenza dell’automazione e il dominio dell’IT per dare vita a quello che diventa il dominio dell’IoT. Inoltre, ci aspettiamo che i nuovi impianti siano sempre più dipendenti dal cloud e che abbiano funzioni per cui il cloud non sia più solo un “appoggio”, come poteva essere ad esempio per il monitoraggio da remoto o per altre funzioni, bensì nella condizione di arrivare a permettere forme di interazione uomo-macchina, di programmazione, di tuning e di sviluppo e gestione applicativa. L’aspettativa è di vedere che l’innovazione dei sistemi di automazione sia nativamente orientata al cloud.
Siemens crede moltissimo in questa prospettiva e molte aziende hanno deciso di utilizzare MindSphere come piattaforma di riferimento, in modo particolare aziende che costruiscono impianti e macchinari destinati alla produzione. In Italia abbiamo 18 partner e molti operano nel settore delle costruzioni e dell’automazione, ci sono player dell’IT, startup innovative e aziende che forniscono sistemi di integrazione tra il mondo dell’automation e dell’impiantistica. In Germania su MindSphere lavorano molti player e la community si è poi estesa anche nei paesi del sud-est asiatico e dispone di una base operativa a Singapore.
In particolare poi anche grazie a operazioni come il Forum Software Industriale puntiamo ad avvicinarci al mondo degli informatici puri e dello sviluppo IT, per permettere a chi arriva da questo dominio e guarda alle prospettive dell’industria 4.0 di fornire a sua volta app pronte all’uso su piattaforma Mindsphere.
Come giudicate la collaborazione con il mondo digital a livello di community?
Come associazione Mindsphere World siamo a buon punto in termini di collaborazione con player del mondo IT. La logica di Mindsphere è quella di un ecosistema, perché nessuno è in grado di fare Industry 4.0 da solo. Siamo convinti che sia necessario creare competenze su più livelli e sempre più di tipo multidisciplinari nello spirito di una MindSphere intesa come una piattaforma aperta.
Possiamo qualificare il ruolo di Siemens rispetto alla community?
Siemens è l’attore principale della piattaforma Mindsphere e parte dalla consapevolezza che per comprendere e abbracciare tutti gli ambiti è necessario disporre anche di competenze e soluzioni aziendali con altri livelli di specializzazione, in certi casi anche di realtà che sono in competizione con Siemens stessa. La community MindSphere è stata appositamente creata per non fare riferimento ad un unico player: chi decide di investire associandosi può contare su un canale diretto con cui gestire l’evoluzione tecnologica, può condividere la visione della roadmap, può contribuire agli sviluppi della piattaforma e può portare le sue visioni ed esigenze sia a livello tecnologico sia sul piano dei modelli di business.
Come vivete oggi il tema Industria 4.0 in Italia?
Abbiamo la convinzione che gli imprenditori stiano interpretando l’innovazione come ad una evoluzione di queste soluzioni. Hanno compreso che il digitale può rappresentare una svolta per l’automazione e che si devono affrontare i temi della gestione di grandi quantità di dati, di strumenti di data analytics, di sviluppi legati all’Intelligenza artificiale. Il cloud non è più un optional ma è un componente fondamentale di questo sviluppo.