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Microsoft accompagna imprese, PA e cittadini verso un futuro digital green
Il piano di rilancio Next Generation EU colloca l’Italia all’interno di un processo europeo di ripartenza e sviluppo economico che, insieme al PNRR italiano, offre al Paese la possibilità di fare un balzo verso il futuro. Beneficiando di questa accelerazione e cavalcando il potenziale delle nuove tecnologie come Cloud e Intelligenza Artificiale, Microsoft definisce la sua ricetta vincente per accompagnare le aziende italiane pubbliche e private nell’impresa dello sviluppo digitale e sostenibile. Un obiettivo che l’azienda di Redmont si è posta con il lancio del progetto Ambizione Italia #DigitalRestart, un piano quinquennale del valore di 1,5 miliardi di dollari di investimenti in tecnologie e competenze per accelerare la trasformazione digitale del Paese in linea con le priorità del Governo. A un anno dal lancio, Microsoft fa il punto sui driver strategici al centro delle priorità del Paese e dell’impegno dell’ecosistema dell’azienda in Italia. Il summit virtuale organizzato giovedì 17 giugno 2021, dal titolo “L’innovazione per la crescita sostenibile”, è stata l’occasione per esplorare i tre pilastri fondamentali per la transizione digitale, quali Sostenibilità, Intelligenza Artificiale e Futuro del Lavoro, e per condividere best practices e progetti concreti di aziende chiave impegnate nel loro processo di trasformazione in Intelligence Driven Organization.
A sottolineare i tempi estremamente favorevoli alla transizione digital e green è Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia secondo cui “La straordinaria iniezione di fondi – più precisamente parliamo di 191,5 miliardi di Euro messi a disposizione dal Piano Next Generation EU di cui oltre la metà potenzialmente collegati a soluzioni Cloud – può accelerare la crescita del mercato IT fino ad addirittura triplicarne o quintuplicarne il valore nei prossimi 3 anni. Considerando anche le Mission del PNRR, la Transizione Digitale ed Ecologica rappresentano driver di sviluppo senza precedenti: questo è il momento ideale per le aziende di trasformarsi e adottare il digitale come leva competitiva anche e soprattutto per la transizione green della nostra economia. Solo affiancando tecnologia digitale e sostenibilità possiamo costruire le fondamenta per rilanciare il Paese, verso una società più sostenibile e intelligente, a misura di chi vi opera e la abita. Con il nostro piano Ambizione Italia #DigitalRestart stiamo investendo per facilitare questa rivoluzione, accompagnando imprese, PA e cittadini verso un futuro dove la tecnologia e le competenze consentono di realizzare il potenziale del Paese”.
La ricetta Microsoft per l’innovazione sostenibile
Intelligenza Artificiale
Punto cardine del piano da 1,4 miliardi di euro in cinque anni, il lancio della prima Regione Data Center in Italia a partire da Milano e l’accesso a servizi cloud locali anche grazie a partnership strategiche che si stanno consolidando in questi mesi, come quelle con Poste Italiane e Leonardo, che assumono un valore cruciale nell’ambito del dibattito sulla creazione del Polo Strategico Nazionale. In linea con la centralità dell’Intelligenza Artificiale nell’agenda italiana ed europea, Microsoft ha dato avvio a un centro virtuale di competenze, che in pochi mesi ha già coinvolto oltre 20 Partner in una quindicina di progetti, il Microsoft AI Hub, volto a mettere a fattor comune l’expertise di player nazionali qualificati per aiutare le realtà italiane a cogliere i vantaggi dell’AI e accelerare la prototipazione di progetti in risposta alle esigenze di diversi settori industriali. L’AI, il cui impatto in Italia è stimato a 570 miliardi di euro di fatturato al 2030, può infatti contribuire concretamente alla crescita del Paese come spiega Matteo Mille, Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Italia.
“Oggi le aziende stanno rispondendo alle sfide dell’AI: ripensando rapidamente i processi aziendali e ottimizzando l’efficienza della supply chain; consentendo ai team di automatizzare i flussi di lavoro manuali per essere più produttivi; efficientando la manutenzione predittiva e migliorando la sicurezza; fornendo un miglior livello di assistenza ed esperienze personalizzate ai clienti; prendendo decisioni basate sui dati”.
Sostenibilità
Altro nodo chiave per la ripresa è la transizione ecologica, che di fatto procede di pari passo con quella digitale. E nell’ambito del progetto Ambizione Italia #DigitalRestart non manca un focus sulla sostenibilità, in linea con la vocazione di Microsoft a livello globale di diventare carbon negative entro il 2030 e sostenere l’innovazione per combattere il cambiamento climatico attraverso investimenti concreti nel Climate Innovation Fund. A livello locale Microsoft ha dato il via all’Alleanza per la Sostenibilità, per promuovere una crescita sostenibile dell’Italia attraverso il digitale, in collaborazione con growITup, la piattaforma di Open Innovation creata con Cariplo Factory, e insieme a molteplici altre aziende, mondo accademico e startup per sviluppare nuove progettualità in grado di far fronte alle sfide ambientali e diffondere una cultura green. Ne fanno già parte 17 partner e negli ultimi mesi è stato avviato il programma di scaling Pitch for Impact per sostenere le idee più brillanti e le startup più meritevoli attraverso risorse tecniche e tecnologiche, come crediti Azure e accesso alla piattaforma Git-Hub. L’opportunità è di sviluppare progetti in grado di attingere agli 85 miliardi di euro nell’ambito dei fondi del PNRR, un motore senza precedenti per spingere il Paese verso l’innovazione sostenibile.
Futuro del Lavoro
Altra priorità per la competitività del Paese riguarda le competenze e il futuro del lavoro, un’area su cui Microsoft investe molto sviluppando molteplici programmi di formazione digitale e reskilling (come la collaborazione con AiCademy), nonché iniziative a sostegno delle PMI e dello smart working per una nuova cultura del lavoro. “Per intraprendere un percorso di trasformazione digitale infatti – commenta Candiani – le aziende hanno bisogno da un lato delle tecnologie, ma dall’altro di persone in grado di usarle”. 1,3 milioni di persone hanno acquisito competenze digitali grazie alle iniziative e ai partner Microsoft nell’ultimo anno. L’obiettivo è arrivare a 3 milioni di Italiani formati nel 2023. Collaborando con grandi realtà italiane Microsoft ha dato vita all’Alleanza per lo Smart working e in generale ha ingaggiato in attività di formazione oltre 150.000 PMI in Italia nell’ultimo anno, che saranno sempre più al centro del piano di investimenti dei prossimi mesi, grazie a importanti collaborazioni e con una sempre crescente attenzione agli incentivi fiscali del Governo. Nella fase più acuta della pandemia Microsoft ha fatto squadra con il proprio ecosistema di oltre 10.000 Partner in Italia, sostenendo la diffusione dello smart working come strategia di continuità e anti-fragilità, ora si sta impegnando a supportare la transizione a un modello più ibrido, che coniughi il vantaggio della flessibilità con una rinnovata attenzione al benessere organizzativo, anche grazie a nuove soluzioni di collaborazione ed empowerment, come Microsoft Viva, in grado di abilitare una employee experience al passo con i tempi.
“La tutela delle persone è fondamentale per la crescita aziendale – afferma Matteo Mille che spiega – nel corso dell’ultimo anno, complice la crisi pandemica da Coronavirus, gli ambienti di lavoro sono stati soggetti ad un’importante evoluzione. Ora e grazie anche alla maggiore flessibilità offerta, il 73% dei lavoratori italiani desidera che le opportunità di lavoro da remoto proseguano e l’87% ha percepito la propria produttività uguale o superiore a quella in ufficio. D’altro canto però, il tempo trascorso nei meeting è più che raddoppiato a livello globale e nel mese di febbraio 2021 sono state inviate oltre 40 miliardi di e-mail in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; più del 40% della forza lavoro globale intende lasciare il proprio datore di lavoro attuale nel corso dell’anno e il 46% prevede di trasferirsi cogliendo l’opportunità di lavorare da remoto”.
“Microsoft è un’abilitatore alla ripartenza – aggiunge Mille – Siamo in una tempesta perfetta in cui possiamo cavalcare le onde della tecnologia e degli incentivi con una barca spinta da smart working, artificial intelligence e sostenibilità, prendendo vento tutte insieme. Ed è chiaro che per gestire nel migliore dei modi i vogatori della nostra barca verso il futuro, occorre una gestione sinergica di sei asset strategici: wellbeing, connessione e collaborazione, analisi, produttività e focus”.
Una tempesta tecnologica perfetta per la crescita sostenibile
“Time is now – interviene Silvia Candiani – l’opportunità di mercato è enorme e il digitale è una certezza, o ci trasformiamo ora o potremmo ritrovarci in difficoltà con i competitor. Ecco perché l’obiettivo di oggi è ascoltare esperienze di diverse aziende che hanno intrapreso questo percorso e soprattutto fare squadra per andare più veloce.”
La ricetta Microsoft per l’innovazione volta alla crescita sostenibile vive di un impegno a 360° dell’azienda ma anche di esperienze concrete di grandi realtà italiane che insieme a Microsoft danno vita a progetti di trasformazione digitale in grado di contribuire al rilancio di intere industry. Sono intervenuti all’evento per raccontare le loro best practice e condividere la loro visione sul futuro: Mirko Mischiatti, Chief Digital, Technology & Operations di Poste Italiane; Gioacchino Stoppa, Head of Digital Control Room Immobiliare di Intesa Sanpaolo; Daniela Ott, General Secretary di Aura Blockchain Consortium; Sergio Mandelli, Head of Digital Marketing and Sales di Eni gas e luce; Laura Abbinante, Global IT Manager, Business Partner Marketing & Consumer di Campari Group; Cosimo Pagano, IT Digital Application Senior Architect di Lavazza Group; Fabrizio Rauso, Direttore People, Organization & Digital eXperience di Sogei; e Claudia Filippone, Chief HR Officer, Communication & Inst. Relations di RINA.
Dal Cloud di Microsoft, Poste Italiane si reinventa come Digital Company con servizi sempre più evoluti
Particolarmente significativa l’esperienza di innovazione a tutto tondo che ha travolto Poste Italiane, non solo partner chiave del piano Ambizione Italia #DigitalRestart, ma realtà emblematica per la capacità con cui ha saputo reinventarsi come Digital Company capace di offrire servizi sempre più evoluti per contribuire alla digitalizzazione del Paese.
“La trasformazione non è una final destination ma una interactive journey, che richiede consapevolezza e approccio scientifico, – spiega Mirko Mischiatti, Chief Digital, Technology & Operations di Poste Italiane – la capacità di adattarci rapidamente a eventi inaspettati e catastrofici ci ha permesso di far fronte alle sfide poste dal Covid-19. La componente tecnologica e tutte le funzionalità firmate Microsoft ci hanno permesso di continuare a fare business anche in un periodo così critico e discontinuo. Per questo, la capacità di adattarsi velocemente e far fronte al cambiamento, la curiosità sempre viva e l’approccio sperimentale sono quello che ricerchiamo nei nuovi candidati”.
Da anni Poste Italiane sta puntando sul Cloud di Microsoft per accelerare il percorso di digitalizzazione interno, sfruttando la piattaforma per la produttività Microsoft 365 per abilitare velocemente forme di Smart working anche in risposta alla pandemia, utilizzando la piattaforma Dynamics 365 con intelligenza artificiale integrata per migliorare la Customer Experience anche grazie a nuovi servizi tra cui il “Voice Bot” per i telegrammi e il ritiro della pensione, e facendo leva sulla piattaforma Azure per rendere l’Infrastruttura IT sempre più scalabile e sicura.
“Siamo il più grande utilizzatore di servizi cloud in Italia. Oggi più del 40% del nostro landscape applicativo è sul cloud. Abbiamo semplificato l’ecosistema legacy, traslando tutto quello che è dati, digitale, multicanalità sul cloud per funzionare bene e su grandi numeri. Il cloud è un basar di elementi di servizio che abilitano go to market rapidissimi” continua Mischiatti.
Proprio Azure è stato abilitatore di un nuovo servizio che interpreta il ruolo strategico di Poste Italiane per il Paese: nell’ambito della più ampia collaborazione tra Poste Italiane e Microsoft Italia è nata in soli tre mesi la piattaforma informatica per la prenotazione e la somministrazione dei vaccini per il Covid-19. Utilizzata da sette regioni, tra cui anche la Lombardia, con tanto di sistema di somministrazione, magazzino e filiera di vaccini con il mantenimento della catena del freddo, ha dimostrato perfettamente che alcuni volumi si possono gestire solo con tecnologie innovative. “Abbiamo prenotato e vaccinato circa 14 milioni di cittadini con momenti di picco che tecnologie standard non sarebbero riusciti a supportare” conclude Mirko.
Azure e IoT per scenari di sostenibilità: Smart Building e mercato Luxury
Interessante esempio di sostenibilità quello di Intesa Sanpaolo, che ha intrapreso un progetto volto al miglioramento delle performance del proprio patrimonio immobiliare e delle attività di facility management, nonché all’ulteriore efficientamento dei consumi energetici. Grazie alla collaborazione con Microsoft e il partner ICONICS, può ora utilizzare i dati per identificare proattivamente gli errori, aumentare il comfort e diminuire il consumo energetico degli edifici così da ridurre l’impronta ecologica aziendale. Nei primi tre edifici, utilizzando Azure IoT, le funzionalità AI di Azure e ICONICS, è stato ridotto il consumo energetico annuo del 15%, pari a 2,5 GWh all’anno. Nel 2021 queste soluzioni verranno implementate in altri tre edifici e si prevede una riduzione complessiva dell’impronta energetica di 10 GWh, generando un risparmio equivalente all’ipotetico spegnimento di un edificio di 40 piani con 2.000 utenti. Nel complesso nel primo semestre, è stato registrato un risparmio annuo pari a 500.000 euro, che se si rifletterà anche negli altri edifici determinerà un risparmio di circa due milioni di euro all’anno.
Altro interessante sviluppo legato alla sostenibilità è quello di Aura Blockchain Consortium, un consorzio nato dalla collaborazione tra il Gruppo Prada, LVMH e Cartier per offrire una soluzione blockchain comune basata sulle tecnologie Quorum/ConsenSys e Microsoft/Azure al fine di rendere il settore del lusso più trasparente e tracciabile lungo tutta la catena del valore, dall’approvvigionamento alle vendite, fino ai mercati dell’usato. Un’iniziativa che consentirà di rafforzare la relazione dei consumatori con i loro brand di riferimento e di accrescere la fiducia dei clienti nelle pratiche sostenibili e nell’approvvigionamento responsabile condotto dai singoli marchi. La partecipazione è aperta a tutti i brand del comparto di alta gamma su scala globale, indipendentemente dalla loro dimensione.
Reimmaginare il modo di fare impresa mettendo al centro le persone e i dati
Ricco anche il panel di esperienze sull’AI e la gestione intelligente dei dati, dove è risultata significativa la testimonianza di Eni gas e luce rispetto a un percorso a tutto tondo di trasformazione in una data driven company anche in virtù della liberalizzazione del mercato dell’energia e della trasformazione del retail con un focus su competenze, piattaforme e metodologie di lavoro. La cultura data-driven trasforma la conoscenza in decisioni di valore e il Cloud di Microsoft ha abilitato potenza di calcolo e servizi di Big Data & AI per programmare con precisione le azioni necessarie per garantire risposte puntuali al fabbisogno energetico e per offrire vantaggi agli utenti finali abilitando confronti sui consumi in una logica di customer centricity. Come nel caso di Genius che, sviluppata sulla piattaforma cloud Azure IoT, coniuga l’analisi dei consumi energetici tramite algoritmi sviluppati internamente da Eni gas e luce, con le più avanzate tecnologie legate alla casa connessa, apre la possibilità di tenere monitorati i consumi e ricevere consigli sul come ridurli.
Interessante anche l’esempio di Campari Group, che ha scelto Dynamics 365 Customer Insights per raccogliere in un’unica piattaforma cloud le informazioni di business e sui consumatori relative a tutti i brand e a tutte le regioni geografiche in cui è presente. Grazie a una visione a 360° dei propri clienti, Campari Group può ora entrare in contatto in modo più efficace e personalizzato con i bar tender e i consumatori finali tramite tutti i canali, dal marketing alle vendite, fino al customer service, offrendo al contempo le massime garanzie di sicurezza e protezione dei dati in linea con il GDPR e con le policy del Gruppo.
Altro emblema del Made-in-Italy, Lavazza Group che ha raccontato come l’intelligenza possa essere infusa in oggetti della vita di tutti i giorni, come le macchinette per il caffè. Sfruttando la piattaforma cloud Azure IoT e la consulenza strategica del Partner Reply, è stata creata un’architettura sicura per connettere le macchine del caffè Lavazza A Modo Mio e raccogliere dati in totale sicurezza, di modo da attivare funzionalità di manutenzione predittiva, garantire il corretto funzionamento delle macchinette e la piena qualità del caffè, ma anche far evolvere in futuro il servizio in modo sempre più personalizzato.
Con gli hybrid workplace per porre le basi di una nuova employee experience
L’evento si è concluso con un panel sul futuro del lavoro, durante il quale utili spunti di riflessione sono arrivati da Sogei, realtà lungimirante che in un momento pre-covid ha avviato un processo di trasformazione della Employee Experience volta a migliorare la comunicazione e la collaborazione, grazie alla reingegnerizzazione della Intranet per una nuova centralità delle persone che ha impattato anche sulla customer experience. Il progetto ha abilitato una riduzione del 60% del volume della posta elettronica e un aumento del 194% dell’attività di collaboration, con una media di utenti attivi tutti i giorni pari al 73% della popolazione aziendale. Ora grazie a Power Apps si punta a migliorare ulteriormente la collaborazione e la condivisione di informazioni.
Altra esperienza interessante arriva da RINA, che aveva già intrapreso un percorso di trasformazione digitale cloud-based e che sulla scia dell’emergenza pandemica ha ulteriormente accelerato il processo di trasformazione in atto verso modalità operative basate su flessibilità e agilità dei team: tutto il personale con mansioni compatibili sta, infatti, stabilmente lavorando in smart working ormai da oltre un anno. La pandemia ha evidenziato l’importanza di quest’approccio e spinto a potenziare modelli di lavoro sempre più ibridi e un utilizzo massiccio di tool per la collaborazione come Teams. In questo quadro è stato anche siglato un accordo sullo smart working con le Organizzazioni Sindacali Nazionali dei Trasporti, che garantisce il diritto alla disconnessione e autonomia nella gestione del tempo, prevedendo fino a 12 giorni al mese di lavoro in modalità agile.