Arriva a Torino il G7 dell’industria 4.0 e dell’innovazione

Nella settimana dell’innovazione, dal 25 al 30 settembre, i leader delle sette potenze economiche globali si confronteranno sugli effetti di digitalizzazione e robot sulla manifattura e sul lavoro. Tre i vertici ministeriali del G7, ai quali si aggiungerà l’incontro dell’I-7 che si focalizzaerà sul divario tra il potenziale offerto dal progresso tecnologico e l’effettivo utilizzo da parte delle istituzioni.

Pubblicato il 12 Set 2017

torino


La manifattura del futuro, la scienza applicata al progresso della società, il lavoro all’epoca dei robot. Alla fine di settembre Torino sarà la capitale dell’innovazione come ospite del dibattito tra le grandi potenze mondiali sul domani che attende industria, scienza e occupazione. Il G7 fa tappa nel capoluogo piemontese, per la precisione nella reggia di Venaria Reale, per tre degli ultimi appuntamenti di confronto in Italia tra i leader del gruppo dei sette.

Indice degli argomenti

Il calendario

Il 25 e 26 settembre i ministri dello Sviluppo economico di Francia, Stati Uniti, Giappone, Germania, Regno Unito, Canada e Italia discuteranno delle prospettive di sviluppo legate all’industria 4.0. Il 27 e 28 la palla passa ai responsabili di scienza, ricerca e università. Il 29 e il 30, infine, si confrontano i titolari dei dicasteri del lavoro e del welfare.

Diego Piacentini

Il summit tra i ministri dell’Economia sarà preceduto da un confronto di quello che è già stato ribattezzato I-7, ossia il consesso degli innovatori delle sette potenze. Il titolo completo è Strategic Advisory Board to G7 Leaders on People-Centered Innovation e ciascun Paese sarà rappresentato da un ambasciatore dell’innovazione. Per l’Italia il compito spetta a Diego Piacentini, l’ex numero due di Amazon che ora guida il Team per la trasformazione digitale di Palazzo Chigi.

I temi

Il forum dei ministri dell’Economia si concentrerà sulla rivoluzione digitale della manifattura. Tutti i Paesi del club hanno adottato strategia per far fronte all’avanzata dell’industria 4.0. Sul sito del G7 si legge che le “parole chiave saranno tre: inclusione, apertura e sicurezza”.

La prima indica “la capacità di accompagnare le piccole e medie imprese, che rappresentano almeno il 70% del tessuto industriale di molti dei Paesi G7, nei loro processi di digitalizzazione”. Apertura, invece “è riferita al libero flusso di dati e informazioni, all’interoperabilità dei sistemi, all’accesso alle infrastrutture digitali abilitanti e soprattutto alla possibilità di condividere i benefici dell’intelligenza artificiale per il benessere di tutti i cittadini”. Mentre la sicurezza pone l’accento sul tema delle minacce che provengono dal web.

Altri spunti arriveranno dall’I-7, il cui compito, come spiegano sul sito del G7, “sarà quello di lanciare ai governi un invito all’azione, richiamando l’attenzione sul divario tra il potenziale offerto dal progresso tecnologico e l’effettivo utilizzo da parte delle istituzioni”. I lavori si concentreranno sulle opportunità che derivano dalla diffusione dell’intelligenza artificiale, sul valore dei big data e sui nuovi profili lavorativi che nascono di pari passo alle tecnologie digitali.

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Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda

Fase due

Per l’Italia l’appuntamento di Torino sarà l’occasione per presentare al mondo la fase due del piano Industria 4.0, varato dal ministro Carlo Calenda, che sarà integrato nella prossima manovra di bilancio. In autunno il Ministero per lo Sviluppo economico punta a presentare il bando per realizzare i Competence center, anello di congiunzione tra le aziende e il mondo della ricerca, per i quali sono stati accantonati 15 milioni di euro di investimenti per il 2017 e altrettanti per il 2018.

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Luca Zorloni

Cronaca ed economia mi sono sembrate per anni mondi distanti dal mio futuro. E poi mi sono ritrovato cronista economico. Prima i fatti, poi le opinioni. Collaboro con Il Giorno e Wired e, da qualche mese, con Innovation Post.

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