Il G7 DELL'INDUSTRIA

L’Intelligenza Artificiale al centro del G7 dell’Industria: opportunità e sfide per la trasformazione digitale e sostenibile delle PMI

Il G7 dell’Industria di Roma ha evidenziato l’importanza dell’Intelligenza Artificiale per la crescita economica e la trasformazione digitale e sostenibile delle imprese manifatturiere. L’adozione dell’AI presenta però sfide significative, soprattutto per le PMI a cui spesso mancano risorse e competenze. Per favorirne l’adozione il report raccomanda ai Governi investimenti in infrastrutture, incentivi finanziari, un quadro normativo chiaro e programmi di formazione. Le PMI, dal canto loro, devono impegnarsi nello sviluppo delle competenze, sviluppare una cultura orientata all’innovazione e imparare a collaborare con gli altri attori dell’ecosistema.

Pubblicato il 10 Ott 2024

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L’Intelligenza Artificiale è stato uno dei temi al centro dell’attenzione del G7 dell’Industria, svoltosi a Roma sotto la presidenza italiana e che si è concentrato sull’impatto trasformativo dell’innovazione digitale sulla crescita economica, sulla competitività industriale e su come sfruttare la trasformazione digitale e l’intelligenza artificiale per promuovere economie e tessuti sociali inclusivi, sostenibili e resilienti.

L’AI è stata riconosciuta come una tecnologia chiave per la la crescita economica e la trasformazione digitale e sostenibile delle imprese.

Il tema è stato al centro di un report redatto con il coordinamento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che evidenzia come l’AI, in particolare l’AI generativa, stia diventando sempre più pervasiva nelle aziende manifatturiere, soprattutto nelle micro, piccole e medie imprese. L’obiettivo del report è fornire raccomandazioni politiche per garantire un’adozione dell’AI sicura, affidabile e trasparente.

“Il cambiamento in atto nei processi produttivi dobbiamo abbracciarlo; abbiamo la responsabilità di accompagnarlo, consapevoli delle sfide e delle potenzialità. Non possiamo correre il rischio che l’accelerazione tecnologica in atto lasci indietro le micro, piccole e medie imprese. È una sfida economica, sociale e una responsabilità politica”, ha detto il ministro Adolfo Urso nell’introdurre i lavori sul tema.

Il potenziale dell’AI per l’industria

L’Intelligenza Artificiale sta rapidamente trasformando il panorama industriale, offrendo un nuovo paradigma di automazione che consente alle macchine di apprendere dalle esperienze, adattarsi alle situazioni e prendere decisioni in tempo reale. Questo potenziale trasformativo deriva dalla capacità dell’AI di collegare input e output utilizzando modelli matematici sofisticati, in particolare quelli di machine learning e deep learning.

Il report del G7 evidenzia la distinzione tra AI verticale e AI orizzontale. L’AI verticale è progettata per rispondere a sfide specifiche di un settore industriale, mentre l’AI orizzontale si concentra su processi comuni a diversi settori, come il servizio clienti e la gestione delle informazioni. Entrambe le tipologie di AI offrono significativi vantaggi per le imprese.

L’integrazione dell’AI nei processi produttivi può portare a:

  • Maggiore affidabilità e automazione: l’AI può ridurre gli errori umani e aumentare la precisione, migliorando la qualità e la coerenza dei prodotti.
  • Aumento della produttività: l’automazione dei processi e l’ottimizzazione delle risorse possono portare a una maggiore efficienza e a una riduzione dei costi.
  • Trasformazione del lavoro: l’AI può liberare i lavoratori da compiti ripetitivi e consentire loro di concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, come l’analisi dei dati, la pianificazione strategica e la risoluzione dei problemi.

Tuttavia, l’adozione dell’AI presenta anche delle sfide. Il report sottolinea l’importanza di disporre di una capacità computazionale adeguata, competenze digitali, investimenti e capacità manageriali per sfruttare appieno il potenziale dell’AI.

L’AI nelle PMI: sfide e opportunità

L’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI) rappresenta una sfida ma anche una grande opportunità per le piccole e medie imprese (PMI). Il report del G7 evidenzia come le PMI, a differenza delle grandi aziende, spesso incontrano ostacoli significativi nell’implementazione di tecnologie avanzate come l’AI.

Questo divario nell’adozione è dovuto principalmente a fattori come costi elevati per l’acquisto di software, hardware e servizi di consulenza, mancanza di competenze tecniche, scarsa consapevolezza, difficoltà nell’accesso ai dati e resistenza al cambiamento.

Il report sottolinea però anche le opportunità offerte dall’AI alle PMI. Se correttamente adottate, queste nuove tecnologie possono permettere di ridurre il divario tecnologico con le grandi imprese, migliorare la competitività, aumentare la produttività, aprire nuove opportunità di business con l’accesso a nuovi mercati e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, attrarre e trattenere i talenti.

Il report sottolinea che le PMI possono superare le sfide dell’adozione dell’AI attraverso collaborazioni strategiche con università, centri di ricerca e aziende specializzate in AI, investimenti nella formazione dei dipendenti e l’utilizzo di soluzioni AI pre-confezionate e facili da implementare per contenere i costi e le complessità tecniche.

L’impatto dell’Intelligenza Artificiale nelle imprese manifatturiere

L’AI sta trasformando le aziende manifatturiere in diversi modi: ottimizza la produzione (manutenzione, qualità, pianificazione), migliora la supply chain (previsione della domanda, logistica, gestione dei fornitori), aiuta a progettare prodotti migliori e a personalizzarli.

Le imprese manifatturiere possono così rendere più efficienti i processi aziendali, automatizzando compiti amministrativi, analizzando i dati e gestendo il servizio clienti.

Il report sottolinea che l’impatto dell’AI crescerà ancora, e le aziende che la useranno avranno un rilevante vantaggio competitivo.

Dal paradigma 4.0 a Industria 5.0

L’Intelligenza Artificiale non è solo una tecnologia innovativa, ma un vero e proprio motore di cambiamento che sta guidando l’evoluzione dell’industria verso un nuovo paradigma: l’Industria 5.0. Mentre Industria 4.0 si concentrava sull’integrazione di tecnologie digitali come l’Internet of Things e la robotica per ottimizzare i processi produttivi e aumentare l’efficienza, Industria 5.0 adotta una visione più olistica e ambiziosa.

In questo nuovo paradigma, la tecnologia non è più fine a se stessa, ma viene posta al servizio dell’uomo e del pianeta. Industria 5.0 mira a creare un sistema produttivo che sia non solo competitivo, ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. L’obiettivo è quello di promuovere un’industria più resiliente, incentrata sul benessere dei lavoratori e in grado di contribuire alla creazione di una società più equa e inclusiva.

L’AI gioca un ruolo fondamentale in questa transizione. Grazie alla sua capacità di analizzare dati complessi, apprendere e adattarsi, l’AI può contribuire a raggiungere gli obiettivi di Industria 5.0 in diversi modi. Ad esempio, può essere utilizzata per ottimizzare il consumo energetico, ridurre gli sprechi, progettare prodotti più sostenibili e personalizzati, creare ambienti di lavoro più sicuri e stimolanti per i lavoratori.

Il ruolo delle politiche pubbliche

Il report del G7 dell’Industria di Roma evidenzia come le politiche pubbliche siano fondamentali per favorire l’adozione dell’Intelligenza Artificiale, soprattutto per le PMI. L’AI sta cambiando l’industria e la società; quindi i governi devono intervenire per garantire che questa tecnologia venga usata in modo responsabile e benefico per tutti.

Invece di lasciare le imprese sole di fronte a questa sfida, i governi possono creare un ambiente favorevole all’innovazione. Questo significa investire in infrastrutture, come centri di calcolo potenti e accessibili anche alle PMI, e sostenere la creazione di poli tecnologici dove le imprese possono collaborare e imparare. Inoltre, è importante diffondere la connettività veloce, come il 5G, fondamentale per le applicazioni di AI.

Oltre alle infrastrutture, servono anche aiuti concreti. I governi possono offrire incentivi economici alle PMI che investono in AI, creare fondi di investimento dedicati alle startup innovative e aiutare le imprese a trovare partner internazionali.

Non basta però solo promuovere l’AI, bisogna anche regolarla. Serve un quadro normativo chiaro che garantisca la sicurezza e l’etica, senza però bloccare l’innovazione. È importante definire standard etici per l’AI e creare organismi di controllo che verifichino che la tecnologia venga usata correttamente.

Infine c’è il nodo della formazione. I governi devono investire in programmi per i lavoratori perché acquisiscano le competenze necessarie per lavorare con l’AI. Bisogna diffondere la cultura digitale fin dalla scuola e favorire la collaborazione tra università e imprese per creare percorsi formativi specializzati.

Le raccomandazioni per migliorare l’adozione dell’AI nelle PMI

Il report del G7 dell’Industria di Roma non si limita a delineare il contesto e le sfide dell’adozione dell’AI nelle PMI, ma fornisce anche una serie di raccomandazioni concrete per guidare le imprese in questo percorso di trasformazione. L’obiettivo è quello di aiutare le PMI a sfruttare appieno il potenziale dell’AI, superando gli ostacoli e cogliendo le opportunità di crescita e innovazione.

Il primo tema è l’importanza di investire nello sviluppo di competenze AI all’interno dell’azienda. Questo significa non solo formare i dipendenti sull’utilizzo di strumenti e tecnologie specifiche, ma anche promuovere una cultura aziendale che favorisca l’innovazione, la sperimentazione e l’apprendimento continuo. Le PMI devono essere pronte ad adattarsi ai cambiamenti rapidi e ad abbracciare le nuove opportunità offerte dall’AI.

Viene poi rimarcato quanto sia fondamentale che le PMI definiscano una strategia chiara per l’adozione dell’AI, identificando le aree aziendali in cui l’AI può portare maggiori benefici e valutando attentamente se sviluppare soluzioni AI internamente o affidarsi a fornitori esterni. Questa decisione strategica dipenderà da diversi fattori come le risorse disponibili, le competenze interne e la complessità del progetto.

Il report incoraggia inoltre le PMI a creare un ecosistema di collaborazione, interagendo con università, centri di ricerca e altre aziende per accedere a competenze, tecnologie e finanziamenti. La condivisione di conoscenze e best practice può accelerare l’adozione dell’AI e favorire l’innovazione.

Il report sottolinea infine l’importanza di un approccio responsabile all’AI, che tenga conto non solo degli aspetti tecnologici ed economici, ma anche delle implicazioni etiche e sociali. Le PMI devono garantire che l’utilizzo dell’AI sia trasparente, equo e rispettoso dei diritti dei lavoratori e dei consumatori.

Il documento di Roma

FINAL_REPORT_AI_MSMEs_Ministerial_10_Oct_2024

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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