SOSTENIBILITA’

Le frontiere dell’innovazione passano dalla biomimesi



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Ispirarsi alla natura è un’ottima pratica sia per sviluppare nuove tecnologie sia per innovare l’organizzazione aziendale. Ecco come le macchine (e le imprese) possono diventare più flessibili ed efficienti

Pubblicato il 24 lug 2024



biomimesi

La biomimesi, letteralmente “imitazione della natura”, identifica elementi innovativi nei processi e nei sistemi naturali e li traduce nell’organizzazione aziendale, producendo ottimi risultati in termini di efficienza, produttività e funzionalità, oltre che di sostenibilità. La natura diventa quindi fonte di ispirazione per elaborare soluzioni nuove, sostenibili e integrate sia dal punto di vista di prodotti e processi, che dal punto di vista della leadership e del decision making.

Perché la biomimesi funziona e quali sono gli esempi di organizzazioni biomimetiche? E quali sono le affinità fra la complessità naturale e l’intelligenza artificiale? In che direzione si sta indirizzando l’innovazione?

Partendo da queste domande si è sviluppato il workshop “La Natura come ispirazione: l’Innovazione attraverso la Biomimesi” organizzato da Industrial Innovation Lab nella sede di Sew-Eurodrive.

Biomimesi, il modello della natura per l’organizzazione

Un approccio incentrato sul pensiero sistemico, affine al modello della biomimesi, è centrale nell’azione di Industrial Innovation Lab (IILab) fin dalla sua fondazione. Come ha sottolineato Vittorio D’Amato, Direttore scientifico di IILab, le persone, ma anche le imprese, vanno considerate elementi di un sistema ampio caratterizzato da connessioni, reti e circolarità dei fenomeni. Un coinvolgimento che è implicito nel modello della natura e che dunque può essere analizzato ed imitato in termini di innovazione.

ll valore di una visione ecocentrica, contrapposta a quella antropocentrica, è fondamentale in prospettiva sistemica perché considera l’uomo parte del sistema della natura, che va preservata in quanto tale, al di là della sua utilità. L’organizzazione biomimetica considera l’ambiente come parte del suo scopo e valorizza la motivazione sociale ed etica. In questo senso, i mezzi che utilizza si misurano in funzione della capacità di ottenere il massimo risultato con il minore dispendio di risorse, mettendo al centro le persone come parte dello scopo stesso.

Questi elementi, evidenziati da Elena Tosca, Direttore Industrial Innovation Lab, portano l’organizzazione biomimetica a basarsi su una leadership consapevole, impegnata nel miglioramento dell’organizzazione a partire dalla creazione di un contesto positivo, rassicurante e soddisfacente.

Workshop “La Natura come ispirazione: l’Innovazione attraverso la Biomimesi” organizzato da Industrial Innovation Lab nella sede di Sew-Eurodrive.

Ci sono diversi modi in cui l’innovazione può trarre ispirazione dall’emulazione della natura. A partire dalla forma, come il velcro che è nato dall’osservazione del fiore del cardo. Con l’osservazione del processo, come è accaduto nella messa a punto del sistema a due aghi usato nel settore medicale, ispirato al modo con cui la zanzara riesce a prelevare sangue iniettando anche una sostanza anestetizzante. Infine, dall’analisi dei sistemi, come l’architettura di un palazzo senza necessità di sistemi di condizionamento, ideata a partire dall’imitazione del sistema di aerazione di un termitaio.

Ad esempio, sono molte le ispirazioni che, grazie alla biomimesi, possono nascere dall’osservazione degli alberi:

  • le foreste sono un ottimo caso di biodiversità e una lezione di inclusione;
  • il legno è flessibile, indice di adattamento che è fondamentale anche per le organizzazioni;
  • le radici sotterranee delle piante rappresentano un sostegno reciproco che valorizza la collaborazione migliorando la sopravvivenza dell’intera comunità.

Intelligenza generativa e complessità naturale

Quali sono le affinità fra la complessità dei sistemi naturali e lo sviluppo “naturale” dei sistemi tecnologici? Quando possiamo parlare di “immaginazione” delle macchine e come sta cambiando l’innovazione?

Come avviene nell’approccio sistemico, per indagare la complessità dei sistemi naturali e sociali è necessario considerare i dati a partire dalle connessioni fra essi, con un processo di destrutturazione e ricostruzione che fa emergere correlazioni altrimenti non evidenti. Alessandro Chessa, Ceo, Data Scientist and Cofounder di Linkalab, ha messo in luce come dalla frantumazione e ricostruzione delle interazioni di un social network, ad esempio, sia possibile analizzare situazioni complesse come i sistemi sociali attraverso mappe, analisi di composizione o insights. In pratica, è possibile analizzare il network tramite le sue connessioni in una prospettiva sistemica e rigorosa che organizza e ricostruisce le prospettive locali.

Ispirandosi alla natura, secondo il principio della biomimesi, si sviluppano reti artificiali simili a quelle neurali. Nel 2015, alla percezione e predizione tipiche dell’intelligenza artificiale, si aggiunge anche “l’immaginazione”, cioè l’intelligenza generativa delle macchine. Questa capacità di immaginazione e apprendimento porta la tendenza dell’AI a utilizzare il linguaggio naturale nel dialogo con l’utente, portando così al progressivo superamento della digitalizzazione, con l’emergere di nuovi scenari innovativi a partire da una nuova generazione di siti web.

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