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A San Vito al Tagliamento il nuovo impianto produttivo del Lef: innovazione e formazione all’avanguardia per la manifattura del futuro

Lef ha inaugurato Plant 1, uno spazio di innovazione di 1000 mq, grazie a un investimento di 1,5 milioni di euro. La struttura ospita nuove linee produttive e tecnologie avanzate, promuovendo formazione e trasformazione digitale nel settore manifatturiero.

Pubblicato il 16 Lug 2024

Lef linea produttiva

Si arricchisce di un ulteriore capitolo il percorso strategico pluriennale di investimenti in risorse umane e infrastrutture di Lef, centro di formazione esperienziale che aiuta a creare nuove competenze, ma anche partner e acceleratore nei processi di trasformazione lean e digital di successo.

A conclusione dei lavori di revamping terminati secondo cronoprogramma, è stato infatti inaugurato il Plant 1, spazio di pura innovazione di circa mille metri quadri, già sede storica dell’azienda digitale modello, che ha potuto trasformare completamente fisionomia e utilizzo rispetto al passato, grazie a un investimento di circa 1,5 milioni di euro sostenuto anche grazie a fondi della Regione tramite il Consorzio Zipr.

Risorse destinate, oltreché alle opere edili, a due filoni di investimento principali: alla messa in opera di una nuova linea produttiva per rispondere alle esigenze specifiche di clienti con processi continui, in questo caso nel settore alimentare, e all’impiego di soluzioni tecnologiche d’avanguardia.

Tra le novità presentate questa mattina anche la possibilità, per le aziende che concretamente non possono andare in Lef, di essere in qualche modo “raggiunte” dall’azienda digitale modello con soluzioni portabili di training esperienziale uniche nel loro genere.

La nuova linea produttiva di Lef

La nuova linea produttiva affiancherà quella utilizzata per l’assemblaggio di compressori per frigoriferi domestici e produrrà bibite con SOP digitale (Standard Operating Procedure).

Caratteristiche peculiari sono la tracciabilità e il monitoraggio continui per una maggiore visibilità degli ordini di produzione (miglioramento di adattabilità e flessibilità del flusso di lavoro).

Grazie a tutta la sensoristica IOT e alla digitalizzazione diffusa nell’intero processo sarà possibile verificare automaticamente i tempi di ciclo per identificare rallentamenti, con positive ricadute sull’efficienza dei processi e conseguente riduzione dei tempi di inattività.

Utilizzando strumenti di intelligenza artificiale generativa, inoltre, il co-pilota GenAI fornirà supporto tecnico rapido agli operatori, migliorando la risoluzione dei problemi grazie all’accesso a documentazione tecnica e la capacità dell’uomo di risolvere i problemi in tempo reale.

Le tecnologie all’avanguardia presenti nella nuova linea produttiva

La X Reality – o realtà estesa – troverà sempre più spazio nella Plant 1 con un corner dedicato a soluzioni per la sperimentazione in contesti aziendali riprodotti volte all’addestramento degli operatori.

Ne fa parte il Virtual Safety Training, soluzione immersiva che pone l’utente al centro dell’esperienza permettendo di vivere in prima persona differenti scenari e situazioni, uno strumento multipiattaforma dinamico, facilmente accessibile via web, pensato per evolvere nel tempo e crescere adattandosi alle diverse esigenze di ogni scenario. Diventerà presto uno standard che LEF già impiega con successo nell’ambito dell’Alta Scuola per la sicurezza sul Lavoro voluta da CAA.

Nei prossimi mesi sarà implementata una rete privata con tecnologia 5G Stand Alone (autonoma) pensata per lo sviluppo di use case in ambito Industria 4.0 con bassa latenza, alta capacità di traffico, elevati standard di sicurezza e affidabilità delle comunicazioni.

In aggiunta, sarà fornita un’infrastruttura per la gestione di reti open source realizzate tramite Software Defined Radio (SDR), un sistema di comunicazione radio in cui componenti che sono tradizionalmente implementati in hardware vengono invece realizzati attraverso software.

Mentre la prima soluzione è più orientata al mondo industriale, questa seconda permetterà agli studenti degli ITS di sviluppare attività laboratoriali più adatte ai fini didattici.

Un piano decennale sviluppato con McKinsey per la nuova manifatturiero del Friuli Venezia Giulia

Plant 1 sarà anche la “casa” di ITS Alto Adriatico che amplia la propria offerta formativa tramite la creazione di quattro postazioni didattiche basate su e.DO – robot modulare e multi-asse, con intelligenza integrata open-source, sviluppato per il mondo della formazione, frutto dell’ingegneria avanzata ed easy-to-use che caratterizza tutti i robot industriali Comau – comprensive di tutto l’hardware necessario per le attività e i pacchetti didattici.

Un’occasione unica di formazione e crescita per i tecnici e manager del futuro che guideranno le trasformazioni digitali nelle aziende o diventeranno gli imprenditori del domani.

Su questa direzione si muove anche la collaborazione con McKinsey & Company per la realizzazione del piano decennale per la nuova manifattura nel Friuli Venezia Giulia.

“Quel che esiste oggi e non necessariamente esisterà in futuro  è stata la nostra base di partenza. Gli sforzi dovranno concentrarsi nel mettere a terra un sistema manifatturiero interamente 5.0 perché chi ne resterà fuori non sopravviverà”, commenta Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico e Lef.

“Il piano non sarà un libro dei sogni ma un progetto di politica industriale che dovrà essere verificato ed eventualmente aggiornato anno dopo anno. LEF è una piccola parte di questo grande disegno così come lo è l’alta formazione che stiamo generando e sulla base della quale abbiamo ricevuto ingenti risorse del PNRR. Entro fine dicembre – ha informato il Presidente – avremo messo a terra 14,5 milioni di investimenti in hardware e software che riguarderanno in parte questa location, in parte i locali dell’Università in via Prasecco e, in larga misura, l’ITS”.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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