AUTOMAZIONE

E80 Group, tra Intelligenza Artificiale e cybersecurity: fare innovazione 4.0 con i pionieri dell’automazione intralogistica



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La multinazionale di Viano, che ha anticipato il concetto di Industria 4.0 negli anni Novanta, oggi è impegnata nella “fase di maggior trasformazione digitale della sua storia”. Gabriele Grassi, Vicepresidente e Digital Innovation & Communication Director del Gruppo, racconta come l’azienda applica l’Intelligenza Artificiale per ottimizzare spazi, sostenibilità e sicurezza delle aziende clienti.

Pubblicato il 17 lug 2024


E80 Group Point of View

intralogistica automatizzata

Ha anticipato il concetto di Industria 4.0, installando in oltre 40 anni di storia oltre 450 smart factory, 2.800 sistemi robotizzati e più di 9 mila veicoli autonomi a guida laser (Lgv): partita da Viano nel 1980 con il nome di Elettric80 e cresciuta sotto la guida del fondatore e attuale Presidente, Enrico Grassi, oggi E80 Group è una multinazionale, con oltre 1.400 dipendenti e 14 filiali nel mondo, tra i leader di mercato nella progettazione e installazione di soluzioni intralogistiche automatizzate e integrate per centri di distribuzione e imprese produttrici di beni di largo consumo. Nel 2023, E80 Group ha registrato 535 milioni di euro di revenue e ogni giorno le sue soluzioni movimentano più di 1 miliardo di euro di prodotti in tutto il mondo.

Negli anni Novanta la prima svolta, con il lancio pionieristico dei veicoli a guida laser (Lgv) per movimentare in modo sicuro e flessibile materie prime e prodotti finiti e con la prima smart factory realizzata a Caldonazzo (Trento) nel 1992. Da allora E80 Group non si è mai fermata, restando all’avanguardia tecnologica e oggi “è impegnata nella fase di maggiore trasformazione digitale della sua storia”, come spiega Gabriele Grassi, Vicepresidente e Digital Innovation & Communication Director del Gruppo.

“Molte imprese si sono concentrate maggiormente sullo sviluppo della parte hardware e poi hanno iniziato a implementare il software. Noi abbiamo fatto il contrario: siamo partiti da un’idea in ambito software che poi abbiamo iniziato a installare su sistemi e impianti”, sottolinea Grassi. “Uno dei nostri punti di forza è proprio questa mentalità contaminata e aperta nel trovare sempre nuove soluzioni a cominciare da un approccio Data driven, accompagnato oggi anche dall’implementazione efficace dell’Intelligenza artificiale e dall’attenzione alla cybersecurity”.

Ricerca e formazione al centro

E80 Group da sempre mette formazione e ricerca al centro. Ne è un esempio SM.I.LE80 (Smart Integrated Logistics), la piattaforma software che, come un “direttore d’orchestra”, integra i sistemi per la conduzione ottimale delle operazioni, dall’ingresso delle materie prime, allo stoccaggio, fino alle spedizioni.

Non solo: all’operatività si affiancano i servizi di consulenza e progettazione che accompagnano i clienti nel tempo, dalla fase iniziale di sviluppo alle operazioni di revamping, dall’ottimizzazione dei flussi alla digitalizzazione di strutture brownfield e greenfield. Stiamo parlando di programmi come SmartDesigner, il software di simulazione ad eventi discreti con un tasso di affidabilità al 95%. Un altro strumento è il 3D Mapping che permette, grazie all’applicazione della tecnologia tridimensionale, di virtualizzare la fabbrica per rilevare eventuali ostacoli alla traiettoria dei veicoli automatici, individuando così un percorso sicuro.

“Siamo cresciuti velocemente e ora la nostra trasformazione digitale consiste soprattutto nell’interconnettere tra loro tool e software per raccogliere e analizzare i dati”, spiega Grassi. “Il dato, infatti, acquisisce valore perché tracciato, condiviso e utilizzato correttamente: la nostra ambizione è creare un ‘gemello digitale’ per rappresentare virtualmente l’intero sistema con una precisione del 100%. Proprio come i mattoncini Lego, che si incastrano perfettamente l’uno con l’altro, il nostro obiettivo è sempre quello di offrire soluzioni modulari e scalabili, capaci di adattarsi in modo flessibile alle esigenze dei nostri clienti e del mercato in cui operano, posizionandoci come loro partner di fiducia per supportarli nell’incremento della competitività del business, della sostenibilità e della sicurezza”.

L’AI a supporto del business

Il naturale connubio con le tecnologie abilitanti della Quarta rivoluzione industriale vede in primis l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, tanto nelle operazioni interne di Business intelligence, quanto nella Ricerca e sviluppo e nell’applicazione nella Supply Chain.

“Utilizziamo sistemi di AI in tre settori”, spiega Grassi. “In primo luogo, per lavorare sulla semantica dei dati in ambito IT, nel riordinare e condividere le informazioni nei processi di knowledge transfer dove l’AI ha una funzione propositiva, in grado di lavorare su diversi scenari per riordinare i dati in categorie differenti, migliorando capacità di ricerca e decisionali. In secondo luogo, attraverso lo sviluppo di reti neurali per il riconoscimento di immagini nello sviluppo e per un efficace computer vision da implementare sui nostri carrelli a guida autonoma con funzioni di people e pallet detection, analizzando l’ambiente di lavoro e migliorando i livelli di sicurezza aggiuntiva alle operazioni. Infine, nella gestione del traffico, grazie a un algoritmo che viene ottimizzato nel tempo ed è in grado di fare la differenza nel determinare i flussi di fabbrica e quindi aiutando a stabilire con precisione gli investimenti per acquisire il numero di macchine ottimale nei sistemi complessi dei nostri clienti”.

E80 Group si configura sempre più come software house. Un approccio che parte dall’Information Technology: l’azienda ha, infatti, appena ottenuto la certificazione ISO 27001, lo standard internazionale che descrive le best practice per un sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (Isms), a seguito di un percorso Training & Awareness svolto con il supporto di Deloitte.

L’importanza della cyber security

Nel campo dell’Operational Technology, inoltre, il Gruppo, insieme a Cisco, sta implementando a bordo dei propri veicoli a guida laser la tecnologia Cyber Vision per rendere i sistemi automatici connessi sempre più sicuri. Un approccio alla sicurezza, quindi, a 360°.

“La cybersecurity è uno dei temi più importanti là dove l’avanzamento tecnologico sovrintende a meccanismi e dati sensibili che bisogna proteggere a livello di infrastruttura IT, linguaggio di programmazione, aggiornamento software e best practice interne”, spiega Grassi. “È un settore in crescita dal punto di vista del business e delle competenze. Le tipologie di attacchi informatici sono in continua evoluzione: per questo è necessario farsi trovare pronti. A questo fine, adottiamo diverse misure di prevenzione, analizzando e correggendo in anticipo possibili vulnerabilità dei sistemi. Per il futuro guardiamo con interesse anche alla blockchain che potrebbe garantire un miglioramento sensibile dei livelli di sicurezza e tracciabilità a partire dalla supply chain fino all’utilizzo finale del prodotto”.

Persone e sostenibilità

Sicurezza, per E80 Group, non è solo quella digitale (security), ma comprende anche e soprattutto la tutela delle persone (safety). Il Gruppo, infatti, investe da sempre in dispositivi di sicurezza che vanno oltre agli standard internazionali del settore. “Per noi non è possibile immaginare un business sostenibile senza che sia anche sicuro”, dice Grassi.

“L’altro fronte è quello ambientale: un miglior efficientamento delle smart factory ottimizza gli spazi disponibili e di conseguenza consente di movimentare le merci solo il numero di volte necessarie, senza sprechi. Questo comporta un taglio alle emissioni negli stabilimenti dei clienti, anche grazie alla riduzione dei consumi di materiali e a un risparmio energetico generato dalla continua evoluzione tecnologica”.

Il futuro dell’intralogistica

Il mercato globale dell’intralogistica è stato valutato 43,13 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede che raggiunga i 115,92 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita medio aggregato del 15,2%, anno per anno (dati Next Move Strategy Consulting, aprile 2024).

“I processi produttivi hanno raggiunto livelli di eccellenza molto alti, mentre le operazioni intralogistiche hanno ancora un ampio margine di miglioramento”, osserva Grassi. “Grazie all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie, si possono ottimizzare ulteriormente i flussi e contribuire all’incremento della sicurezza delle persone e della sostenibilità del business in particolare per le aziende che producono e distribuiscono beni di largo consumo”, conclude Grassi -. Certo, anche questo settore risente dell’instabilità internazionale e degli alti tassi di interesse ma questo non deve mai fermare la costante ricerca in innovazione.

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