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Digital360 approva il bilancio di sostenibilità 2022-2023 e rafforza l’impegno verso l’innovazione sostenibile

Il Consiglio di Amministrazione di Digital60 ha approvato il Bilancio di Sostenibilità biennale, evidenziando l’impegno del gruppo verso un’innovazione che rispetta l’ambiente e valorizza il capitale umano.

Pubblicato il 11 Lug 2024

bilancio di sostenibilità digital360

Il Consiglio di Amministrazione di Digital360, Società Benefit, ha approvato il bilancio di sostenibilità biennale (relativo agli esercizi 2022 e 2023), lo strumento con cui il Gruppo documenta agli stakeholder l’impegno per la sostenibilità, con l’indicazione di tutte le attività realizzate per gestire e migliorare l’impatto sull’ambiente, il territorio e le persone.

“Da sempre Digital360 ha la missione di supportare imprese e pubbliche amministrazioni nell’innovazione digitale, vista come il principale abilitatore di uno sviluppo economico sostenibile ed inclusivo, rispettoso dell’ambiente e delle risorse, capace di valorizzare anche le componenti più fragili ed emarginate della società”, spiega Andrea Rangone, Presidente di Digital360.

L’evoluzione e la crescita nel Gruppo nell’ultimo biennio

Quotata sul mercato regolamentato di Borsa Italiana Euronext Growth da giugno 2017 a novembre 2023, con una crescita del titolo del 365%, Digital360 a fine 2023 è uscita dal mercato EGM con l’ingresso nell’azionariato del fondo di private equity Three Hills Capital Partners.

“Il nostro impegno per la sostenibilità si è ulteriormente rafforzato con l’ingresso nella compagine azionaria di Three Hills Capital Partners, estremamente attento a questo tema, che ha anche accelerato il percorso di managerializzazione del Gruppo già in atto”, continua Rangone. “Insieme al nuovo socio e al nuovo top management imposteremo i nuovi obiettivi di sostenibilità per i prossimi anni, consapevoli che la sfida principale sarà quella di disseminare la cultura della sostenibilità in tutte le articolazioni societarie e organizzative, calarla sempre più nella pratica quotidiana e identificare indicatori chiari per misurare gli impatti”.

Nel biennio di riferimento, Digital360 è cresciuta moltissimo, passando da 41 milioni di fatturato e 340 persone di fine 2021 ad oltre 115 milioni di euro fatturato e 1200 persone di fine 2023. Il Gruppo oggi è presente in 8 paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Messico, Colombia, Cile, Argentina e Uruguay) e include 40 società. Il perimetro di rendicontazione del Bilancio di Sostenibilità include le 15 società principali del Gruppo.

Il Bilancio di sostenibilità nei suoi indicatori principali

Vengono di seguito riportati alcune attività svolte e alcuni indicatori. Il bilancio di sostenibilità completo è invece disponibile al seguente link. 

La governance

Nel biennio, Digital360 ha realizzato la prima analisi di materialità d’impatto, frutto del confronto diretto e indiretto con i principali stakeholder interni ed esterni, ha aggiornato la mappatura degli stakeholder e mappato i rischi ESG come previsto dalla Corporate Sustainability Reporting Directive.

Inoltre, ha aggiornato e arricchito il Codice Etico con la Politica per la prevenzione della corruzione, adottata il 12 dicembre 2022, e dalla Procedura di Gruppo per la Gestione delle Segnalazioni di Violazioni (Whistleblowing).

Le persone

La percentuale di under 30 assunti nel triennio 2021-23 è pari al 54%. Le dipendenti donne sono passate dal 54% del 2021 al 56% del 2023.

Nel 2023, il Gruppo ha intrapreso il percorso per conseguire la certificazione UNI/PDR 125:2022, ottenendo la certificazione per ora per alcune di esse.

A tale fine, è stata implementata una Politica per la Parità di Genere e istituito un Comitato Guida per le Pari Opportunità, trasversale a tutto il Gruppo. Ogni collaboratore ha fruito in media ogni anno di 20 ore di formazione.

È stata inoltre introdotta una survey annuale di people engagement (Happiness@work) per rilevare il benessere e la soddisfazione dei lavoratori.

La cultura digitale

Il Gruppo è impegnato nella diffusione della cultura digitale attraverso tutti i suoi canali: i molteplici portali online, fruiti mediamente da 2,45 milioni di utenti unici al mese; gli eventi, a cui si sono iscritti quasi 300mila manager e professionisti nel biennio 2022-2023; le piattaforme di e-learning dedicate alla formazione sull’innovazione digitale.

Nel biennio è stata anche definita una chiara strategia editoriale su temi della sostenibilità e inclusione: solo nel 2023 sono stati pubblicati sui portali del gruppo (tra cui anche una testata dedicata – esg360.it) più di 1900 articoli focalizzati specificatamente su questi temi.

Il terzo settore

Digital360 ha investito in diversi progetti di inclusione sociale, finalizzati, in particolare, a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro digitale persone con fragilità.

Ha sviluppato progetti rivolti a NEET (giovani che non lavorano e non studiano), persone senza fissa dimora o inoccupate, detenuti o ex detenuti, in collaborazione con associazioni del terzo settore, come Caritas Ambrosiana, Fondazione S. Carlo, Sesta Opera San Fedele, City Angels.

L’ambiente

Il Gruppo mappa e rendiconta il proprio impatto ambientale, proponendo soluzioni digitali che favoriscono la sostenibilità ambientale. Nel 2022 ha compensato e neutralizzato le emissioni di CO2 sostenendo progetti certificati internazionalmente di cattura o non emissione.

Circa il 90% dei professionisti Digital360 opera in smart working e nell’ultimo anno il Gruppo ha realizzato oltre 30 progetti esterni a supporto di questa modalità di lavoro che riduce l’impronta ambientale, favorendo la conciliazione tra vita privata e professionale.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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