Automazione

Andrea Bianchi riconfermato alla presidenza di Anie Automazione per il biennio 2024-2026

Andrea Bianchi è stato rieletto alla guida di Anie Automazione fino al 2026. L’associazione punta a rafforzare il ruolo delle imprese nella transizione digitale e green, intensificando le iniziative formative e le politiche per la competitività industriale.

Pubblicato il 10 Lug 2024

Andrea Bianchi, presidente di ANIE Automazione

Andrea Bianchi, alla guida di Heidenhain Italiana dal 2002, è stato riconfermato nel ruolo di Presidente di Anie Automazione per il periodo 2024-2026.

L’elezione, avvenuta all’unanimità il 13 giugno durante l’Assemblea dei Soci dell’associazione, vede anche la conferma dei tre Vicepresidenti: Maria Chiara Franceschetti (AD Gefran Spa) responsabile per Energia e Sostenibilità; Fabio Massimo Marchetti (Executive Partner Linfa Digitale Srl) per la Transizione Digitale; Fabio Udine (AD Logika Control Srl) per R&S e Education.

Nato a Pavia nel 1959 e laureato in Ingegneria Elettronica, Bianchi ha acquisito una significativa esperienza in General Electric nel settore dell’automazione industriale prima di assumere la leadership della business unit. Successivamente ha diretto la divisione apparecchi per l’illuminazione di Philips. È Presidente di Anie Automazione dal 2022.

“Ringrazio i Soci di Anie Automazione per la rinnovata fiducia che mi consente, in questo nuovo mandato di Presidenza, di dare continuità al progetto di rendere questa Associazione sempre di più il punto di riferimento per il mercato e le istituzioni, oltre che sede privilegiata di confronto e dialogo tra le imprese”, commenta Bianchi.

Trasformazione digitale delle imprese, formazione e supporto ai policy-maker: le priorità di Anie Automazione per il biennio 2024-2026

Bianchi ha poi evidenziato alcune delle priorità dell’Associazione per il prossimo biennio, tra cui il rafforzamento dell’impegno nel valorizzare le imprese e il loro patrimonio tecnologico che riveste un ruolo cruciale nelle transizioni digitale e green.

“Parallelamente – ha proseguito il Presidente – intensificheremo le iniziative formative e informative finalizzate ad accrescere la consapevolezza che gli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità rappresentano un volano per la crescita e per una maggiore competitività e resilienza del sistema industriale. In ultimo, ma di certo non meno importante, continueremo a stimolare lo sviluppo di politiche economiche lungimiranti e calibrate sulle reali esigenze del tessuto manifatturiero italiano”.

Nel corso del 2023, l’industria dell’automazione ha registrato una crescita positiva grazie all’aumento della domanda sia nella digitalizzazione sia nell’automazione stessa.

Il fatturato aggregato è cresciuto dell’11,7% su base annua mentre il mercato domestico ha raggiunto gli 8 miliardi di euro con un incremento del 14% rispetto al precedente anno.

Le previsioni per il 2024 indicano tuttavia un peggioramento già avvertito nella seconda metà del 2023 dovuto a una domanda debole non sostenuta da investimenti adeguati a causa degli elevati costi finanziari. Si spera che il Piano Transizione 5.0 possa fungere da catalizzatore per una ripresa.

“Parlando di Transizione 5.0 – ha concluso Bianchi – l’Associazione prosegue la sua opera di divulgazione: è in fase di pubblicazione un Vademecum Transizione 5.0 sulle componenti di apporto delle tecnologie immateriali e materiali per il raggiungimento delle soglie di riduzione dei consumi richieste per accedere alle maggiorazioni di incentivo”.

Il Vademecum è frutto della collaborazione tra diverse aziende associate ed è orientato verso due obiettivi principali: sensibilizzare le aziende industriali, soprattutto le PMI, sull’importanza degli investimenti nella digitalizzazione come motore per lo sviluppo sostenibile; promuovere l’integrazione tra digitalizzazione e sostenibilità come vie obbligate verso una maggiore competitività e resilienza del sistema produttivo nazionale.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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