industria 5.0

Integrazione, collaborazione uomo-macchina, flessibilità e interconnessione: le tecnologie di Omron per l’Industria 5.0

Nel corso della sua partecipazione a SPS 2024 Omron ha presentsto le sue tecnologie per un modello di produzione flessibile e interconnesso che pone l’uomo al centro della smart factory. Grazie alla collaborazione con Dassault Systèmes, le tecnologie di simulazione virtuale e di convergenza OT/IT hanno mostrato i benefici di un approccio modulare e incentrato sulla collaborazione uomo-macchina nell’era di Industria 5.0

Pubblicato il 10 Giu 2024

tecnologie Industria 5.0 Omron

L’Industria 5.0 non è più solo un concetto teorico, ma una realtà concreta che sta ridefinendo il panorama della produzione industriale, riportando l’uomo al centro dei processi, attraverso l’integrazione di tecnologie avanzate e la collaborazione uomo-macchina.

Attraverso le demo presentate nell’ultima edizione di SPS Italia Omron ha mostrato come le sue tecnologie supportano le aziende in questa transizione verso un’industria più sostenibile, all’insegna di una produzione sempre più flessibile e interconnessa.

Le tecnologie di Omron per l’Industria 5.0: verso la produzione High Mix Low Volume

Nel corso della partecipazione a SPS Italia Omron ha mostrato il suo approccio al paradigma dell’High Mix Low Volume Manufacturing (HMLV), dimostrando come l’esigenza di realizzare lotti più piccoli e molto più personalizzati, con packaging diversificati per mercati e utenze, si sposi a logiche modulari dove l’uomo rimane centrale.

L’obiettivo dell’azienda era mostrare concretamente come i suoi prodotti abilitano queste trasformazioni, grazie anche all’integrazione con altre tecnologie, come la piattaforma 3DExperience di Dassault Systèmes.

Grazie alla collaborazione tra Omrone Dassault Systèmes è stato possibile dimostrare funzionalità all’avanguardia, come la simulazione dei percorsi del robot e la progettazione di nuovi flussi di lavoro, realizzate con la piattaforma di Dassault Systèmes, per raggiungere alti livelli di flessibilità ed efficienza.

In questa modo Omron e Dassault Systèmes hanno voluto dimostrare il potenziale della digitalizzazione del flexible manufacturing, all’insegna di un nuovo paradigma produttivo che integra la produzione avanzata, la collaborazione uomo-macchina, la flessibilità la sostenibilità.

“Dopo un primo focus sui dati, adesso la smart factory sta rimettendo al centro le persone. La quinta rivoluzione industriale è un cambiamento complesso e rapido che ci impone di riconsiderare il modo in cui formiamo il personale, creiamo valore e viviamo la nostra vita. È molto più di un semplice cambiamento tecnologico; rappresenta un’opportunità per utilizzare le tecnologie emergenti nell’ottica di un futuro inclusivo e incentrato sull’uomo”, riflette Donato Candiano, General Manager di Omron.

I robot Omron per la movimentazione intelligente tra magazzino e linea

Efficienza e flessibilità che Omron abilita anche nella movimentazione delle merci e dei semilavorati dal magazzino alle linee di produzione, grazie a robot mobili che dispongono di soluzioni dedicate all’interazione con l’uomo.

A questo tema l’azienda ha dedicato una delle demo presenti presso il suo stand che ha l’inbound della merce da un magazzino di materie prime o di semi lavorati verso una linea produttiva, in un’ottica modulare e altamente riconfigurabile.

Nella demo – che si componeva di tre stazioni di lavoro fisse connesse da due robot mobili –, i visitatori della fiera hanno potuto osservare un robot collaborativo dotato di sensore di visione 3D serie FH-SMD, in grado di riconoscere dei pezzi meccanici alla rinfusa, prelevarli e disporli in maniera ordinata su un vassoio. Successivamente un robot mobile trasportava il vassoio alla successiva fase di lavorazione, ovvero il controllo visivo di qualità realizzato dagli ultimi robot Scara, in grado di definire se il pezzo è idoneo oppure presenta difettosità e deve, pertanto, essere scartato.

“I nostri robot dispongono di soluzioni dedicate all’interazione con l’uomo: ad esempio, il collaborativo utilizza la visione integrata per definire un nuovo sistema di riferimento ad ogni ciclo, annullando quegli errori che un essere umano può introdurre nella linea, come il posizionamento non perfettamente allineato di una cassetta; ma anche l’interfaccia utente è pensata per essere utilizzata dal personale senza skill particolari di programmazione, garantendo il funzionamento più semplice possibile di tutto il processo”, ha commentato Stefano Gandolfi, Marketing Manager di Omron.

Virtualizzazione a supporto del decision making umano

Al Virtual Twin è stata dedicata una seconda area dello stand, sviluppata realizzata grazie alla collaborazione con Dassault Systèmes, per illustrare i vantaggi della simulazione virtuale e della convergenza OT/IT in termini di pianificazione, ottimizzazione ed efficienza.

In particolare, la dimostrazione si è concentrata sulle capacità di Virtual Line Development e Virtual Commissioning. Nel primo caso le linee di produzione possono essere pianificate in anticipo in 3D sulla piattaforma 3DExperience, verificando che le nuove macchine e i robot mobili si adattino al layout e siano posizionati in modo ottimale.

Nel secondo caso, invece, i flussi di lavoro possono essere simulati virtualmente in anticipo e vari scenari possono essere testati prima della messa in funzione fisica, creando una vera connessione tra il modello virtuale e il modello ottimale reale.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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