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Connettività e sicurezza, le soluzioni per la safety e security industriale di Pilz

Pilz arricchisce la propria proposta di di prodotti e servizi per la safety e security in ambienti industriali con nuove soluzioni rivolte alla connettività, con Safety over EtherCAT e IO-Link Safety, e alla sicurezza delle comunicazioni negli ambienti di lavoro.

Pubblicato il 31 Mag 2024

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Pilz ha partecipato alla dodicesima edizione di SPS Italia presentando il suo approccio alla safety e security in ambienti industriali, con un’offerta che affianca alle innovazioni di prodotto servizi consulenziali e formativi orientati alla cyber security.

I visitatori della fiera, che si è svolta a Parma dal 28 al 30 maggio, hanno avuto modo di osservare presso lo stand dell’azienda le novità dell’azienda rivolte alla connettività, con Safety over Ethercat e IO-Link Safety, e alla sicurezza delle comunicazioni  negli ambienti di lavoro.

Modulo compatto configurabile PNOZmulti 2 ora con collegamento FSoE

Per una produzione efficiente, è fondamentale che i concetti di sicurezza siano integrati senza soluzione di continuità nelle macchine. A tal fine, il modulo compatto di sicurezza configurabile PNOZmulti 2 di Pilz supporta il sistema di comunicazione aperto EtherCAT, combinato con il protocollo di sicurezza Safety over EtherCAT (FSoE).

Questo modulo permette la trasmissione di informazioni cruciali per il controllo, la gestione e la sicurezza, migliorando significativamente l’efficienza produttiva.

Grazie alla versione 11.3 del software PNOZmulti Configurator, PNOZmulti 2 può essere configurato come FSoE Master, FSoE Slave o EtherCAT Slave, offrendo opzioni di espansione flessibili e convenienti.

Con la capacità di gestire fino a 4 collegamenti master-master e 60 master-slave, il sistema consente la realizzazione di strutture di impianti con una “soluzione monocavo”, riducendo così l’onere di cablaggio e i costi.

“La connessione sicura con sensori radar PSENradar e la tecnica di azionamento PMC di Pilz è resa semplice ed efficiente, centralizzando la supervisione di tutte le funzioni di sicurezza in un unico dispositivo. Le molteplici opzioni di diagnostica disponibili riducono i tempi di fermo macchina, contribuendo a una produzione più efficiente ed economicamente sostenibile”, spiega Marco Pelizzaro, Divisional Manager Components di Pilz.

Un approccio olistico alla comunicazione industriale

Esordio sul mercato italiano anche per IO-Link Safety, un sistema di comunicazione sicura e olistica tra macchine e impianto.

Il sistema è composto da master, dispositivi di campo e accessori, offrendo una soluzione completa per la sicurezza industriale.

Al centro di questa soluzione c’è l‘IO-Link Safety Master PDP67 IOLS, che funge da interfaccia al sistema di controllo di sicurezza e consente la comunicazione bidirezionale fino a livello di campo.

Questo master permette il collegamento di sensori di sicurezza con IO-Link Safety, oltre a supportare attuatori e sensori IO-Link standard e sensori di sicurezza tradizionali con uscite OSSD. Un esempio è la barriera fotoelettrica di sicurezza PSENopt advanced IOLS, che può essere commutata alla tecnologia OSSD.

L’installazione e la messa in servizio dei sensori di sicurezza IO-Link Safety di Pilz sono semplici e rapide, grazie alla capacità dei dispositivi di identificarsi e parametrizzarsi autonomamente. Questo facilita la sostituzione dei componenti e riduce i tempi di fermo macchina dovuti a riparazioni, diminuendo la necessità di utilizzare diversi tipi di dispositivi e semplificando l’approvvigionamento, con un conseguente risparmio sui costi e un incremento della produttività.

La gestione efficiente dei dati e delle funzioni di diagnostica è un altro punto di forza di questa soluzione. La comunicazione costante con ogni sensore e attuatore permette un’analisi intelligente dei dati, utilizzando cavi non schermati e connettori industriali comuni. Questo porta a un significativo risparmio di tempo e costi nella sostituzione dei dispositivi e aumenta la disponibilità degli impianti.

Le funzioni di auto-diagnostica dei dispositivi intelligenti IO-Link Safety consentono approcci predittivi di manutenzione e riparazione, come la valutazione della potenza del segnale delle barriere fotoelettriche PSENopt advanced IOLS, migliorando così la produttività delle macchine e degli impianti.

“Un’ampia offerta di prodotti incentrati sulla safety e sulla security delle applicazioni industriali, a cui abbiamo aggiunto una serie di servizi incentrati sulla cyber security rivolti non solo alla consulenza, ma anche alla formazione, tema cruciale quando si parla di cyber security”, commenta Pelizzaro.

I bloccaggi di sicurezza di Pilz per l’Industria 4.0 e 5.0

Tra le tecnologie che l’azienda ha portato in fiera anche la gamma di bloccaggi di sicurezza, con due nuovi sensori che l’azienda aveva recentemente presentato nel corso della scorsa edizione della fiera SPS di Norimberga: PSENmlock mini e PSENslock 2.

Questi dispositivi sono stati progettati per rispondere alle esigenze specifiche di vari settori industriali, come l’industria del confezionamento, farmaceutica e Food & Beverage, offrendo soluzioni avanzate in termini di sicurezza e igiene.

Il sensore PSENmlock mini è stato sviluppato per applicazioni in cui lo spazio è limitato. Con dimensioni compatte di 30x30x159 mm, questo sensore è ideale per la protezione di calotte e sportelli. Grazie alla sua forza di ritenuta FHZ di 1950 N e una robustezza garantita, il PSENmlock mini assicura un bloccaggio affidabile del sistema.

Le caratteristiche principali di questo sensore sono:

  • facilità di installazione. Il PSENmlock mini si fissa con due sole viti, permettendo un montaggio rapido sia all’interno che all’esterno del dispositivo di protezione
  • flessibilità di montaggio. L’attuatore può essere installato dal lato destro, sinistro o anteriore, rendendo semplice la messa in sicurezza di porte scorrevoli e a battente di dimensioni ridotte
  • sicurezza in caso di interruzione di corrente. Grazie al comando bicanale del solenoide e al principio di bloccaggio bistabile, il riparo resta chiuso mantenendo l’ultimo stato
  • protezione contro manipolazioni. L’interruttore di sicurezza RFID con grado di protezione IP 67 offre una protezione elevata contro manomissioni, con opzioni di codifica variabili
  • Connessioni in Serie. Il sensore PSENmlock mini può essere collegato in serie fino a PL d, cat. 3, riducendo al minimo il cablaggio e semplificando la messa in servizio.

Il sensore PSENslock 2 è invece pensato per garantire un bloccaggio efficiente dei processi, anche in presenza di requisiti igienici stringenti. Con un grado di protezione IP67 e IP6K9K, il PSENslock 2 è resistente alla polvere e impermeabile.

Il design igienico del dispositivo impedisce il deposito di sporco e polvere, rendendolo ideale per applicazioni nel settore packaging e confezionamento. La sua resistenza e affidabilità sono garantite dalla capacità di compensare le tolleranze causate da spostamenti o disallineamenti del riparo mobile, assicurando così un’elevata disponibilità. Inoltre, i componenti in acciaio inox sono disponibili per applicazioni dove l’igiene è cruciale.

Il dispositivo è adatto sia per utilizzo singolo che in serie, soddisfacendo i requisiti massimi di sicurezza PL e, cat. 4 secondo lo standard EN ISO 13849. La gestione flessibile è resa possibile grazie al tag RFID opzionale, che consente di regolare gradualmente il cogging, adattandosi alle specifiche esigenze dell’impianto.

Infine, la visualizzazione chiara è garantita dai 4 LED posizionati su entrambi i lati, permettendo una facile identificazione dello stato del dispositivo durante la messa in servizio e il funzionamento.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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