Investire sulla valorizzazione delle conoscenze e promuovere un ecosistema sostenibile per la crescita culturale, sociale ed economica del Paese: sono questi gli obiettivi di Start Attractor, struttura fortemente voluta dall’Università di Pisa. Con la firma del protocollo tra l’Università e i primi due partner, Ferrero e Sofidel, il progetto entra ora nella fase operativa.
Start Attractor è più di un incubatore: è uno strumento per rendere più efficace la collaborazione con il mondo delle imprese, del lavoro e degli investitori, al quale l’Ateneo pisano sta lavorando da un anno.
Il progetto era infatti stato annunciato nel corso dell’edizione 2023 di Converging Skills, evento promosso dall’Ateneo pisano che richiama a raccolta accademici, policy maker, industriali e investitori per discutere di tematiche quali la convergenza di discipline e tecnologie, il rapporto tra ricerca e industria, la collaborazione precoce tra start-up e investitori e la cooperazione tra aziende al posto della concorrenza.
Cosa farà Start Attractor
La prima giornata dell’edizione 2024 di Converging Skills (21 maggio) è stata per l’Ateneo l’occasione per annunciare i primi due partner che hanno aderito al progetto, Ferrero e Sofidel, mentre altre importanti realtà potranno unirsi presto all’iniziativa.
“Il legame tra il mondo produttivo e l’Università di Pisa per noi è essenziale, e lo dimostrano anche i nostri investimenti – ha commentato il rettore Riccardo Zucchi – Fin da subito infatti abbiamo lavorato in questa direzione con attività di sensibilizzazione rivolte all’esterno, ma anche al nostro interno, e i primi importanti frutti si vedono oggi, con questa iniziativa”.
L’Ateneo ha anche fornito alcune anticipazioni sulle attività e l’organizzazione di Start Attractor, oltre al piano di crescita per i prossimi anni – compreso il piano di assunzioni che dovrebbe prevedere inizialmente circa 5 posizioni, in crescita fino a 15 circa – e gli investimenti da parte dell’Università. Ed è stata annunciata la costituzione di un club con piano delle attività e costi di accesso per aziende, start-up, gruppi di ricerca, investitori.
La roadmap del progetto prevede la costituzione di una Fondazione dopo l’estate. A gennaio dovrebbero invece partire i progetti di open innovation e gli eventi di incontro bisogno/offerta che metteranno in contatto grandi aziende, che hanno una visione del mercato migliore rispetto all’Università, e l’offerta di innovazione fornita dalla ricerca e dalle soluzioni prodotte dall’ecosistema dell’innovazione che ruota attorno all’Università di Pisa
“La possibilità di essere inseriti in una rete importante di contatti è, secondo tutti gli studi internazionali, il principale fattore di lancio per le giovani aziende. Da qui nasce l’idea di costituire un club in cui sia possibile l’interazione dei partecipanti in modo informale e quindi la definizione di progetti concreti di crescita condivisa”, ha spiegato Corrado Priami, prorettore alla valorizzazione delle conoscenze e suo impatto dell’Università di Pisa.
Mercoledì 22 maggio, nel corso della seconda giornata di Converging Skills, si sapranno anche i nomi dei primi beneficiari dei servizi di Start Attractor: saranno i vincitori di Start Pitch, il bando per il miglior progetto di ricerca valorizzabile mediante un’idea di business e per la start-up con il miglior potenziale.
Aperto un mese fa, ha raccolto 32 candidature da tutta Italia: le 12 finaliste si sfideranno di fronte a una giuria di esperti, e tra loro saranno scelti i due vincitori nelle due categorie: il premio consisterà in servizi di accompagnamento e networking forniti da Start Attractor per il valore di 5.000 euro e 7.000 euro.