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Maggiore produttività ed efficienza di processi, prodotti e servizi: le imprese accelerano nell’adozione dell’AI generativa

Secondo lo studio Deloitte “State of Generative AI in the Enterprise: Now Decides Next”, nei primi mesi del 2024 il 47% delle imprese ha accelerato l’adozione e l’integrazione della GenAI nei propri processi, puntando a un aumento di produttività ed efficienza.

Pubblicato il 09 Mag 2024

Data Modernization e AI Generativa


Nei primi mesi del 2024 il 47% delle aziende ha incrementato il ritmo di adozione e integrazione dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) nei propri processi attraverso l’allargamento a tutte le funzioni aziendali, maggiori investimenti nell’infrastruttura tecnologica e la possibilità offerta a un numero sempre più numeroso di risorse aziendali di accedere a questi strumenti.

È quanto emerge dall’ultima ricerca Deloitte State of Generative AI in the Enterprise: Now Decides Next”, uno studio trimestrale del Deloitte AI Institute sulle azioni intraprese dalle imprese in tema di adozione della GenAI e sui possibili impatti.

La ricerca, condotta nel primo trimestre del 2024, ha coinvolto quasi 2.000 imprese di sei settori industriali diversi, sottolineando come tra le aziende si stia diffondendo la consapevolezza delle opportunità offerte dalla implementazione della GenAI nei propri processi.

Aumenta la consapevolezza sui vantaggi dell’AI generativa

In particolare, dalla ricerca emerge che il 27% delle imprese intende utilizzare la GenAI per migliorare la produttività e per ottenere una migliore efficienza in generale nei propri processi, mentre il 28% la applicherà per migliorare i propri prodotti e servizi.

Solo il 18% delle aziende adotterà la GenAI per ottimizzare i processi esistenti con l’obiettivo principale di ridurre i costi.

Per il 72% delle aziende la fiducia in tutte le forme di intelligenza artificiale è notevolmente aumentata dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa nel 2022.

Il 60% delle imprese ha comunque adottato strategie che siano in grado di bilanciare la rapida integrazione dell’intelligenza artificiale generativa con processi di implementazione finalizzati a mitigare i rischi potenziali.

In ambito di gestione delle risorse umane il 75% delle aziende prevede che l’intelligenza artificiale generativa porterà cambiamenti nelle loro talent strategy entro i prossimi due anni. Tuttavia, nei mesi scorsi il 37% delle imprese era ancora poco o per niente preparato ad affrontare il cambiamento e le problematiche relative all’impatto della GenAI sulle risorse aziendali.

Il 39% delle imprese prevede nei prossimi 12 mesi di aumentare il proprio organico aziendale grazie proprio all’integrazione della GenAI nei propri processi, mentre il 38% delle imprese non si aspetta invece impatti particolari dall’adozione della GenAI e prevede quindi di mantenere un organico invariato nel prossimo anno.

L’intelligenza artificiale generativa, spiegano gli analisti di Deloitte, offre un grande potenziale per risolvere alcune delle principali sfide che molti Paesi, tra cui l’Italia, si troveranno ad affrontare nei prossimi anni.

“L’Italia nei prossimi dieci anni – commenta Lorenzo Cerulli, GenAI Leader di Deloitte Central Mediterranean – dovrà affrontare un calo demografico che porterà a una probabile carenza di forza lavoro. In questo contesto la Generative AI è un’innovazione che potrebbe aiutare il nostro Paese ad affrontare questa sfida perché permetterà alle aziende di ottimizzare i processi produttivi e aumentare l’efficienza”.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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