Intelligenza artificiale

L’AI per una produzione sicura ed efficiente: la demo di SmartFactory-KL in mostra alla Hannover Messe

Nella demo che i visitatori della Hannover Messe potranno ammirare presso lo stand del consorzio SmartFactory-KL l’AI è impiegata per ottimizzare i percorsi dei portapezzi, aumentando l’efficienza senza sacrificare la sicurezza, e per monitorare la qualità delle batterie prodotte.

Pubblicato il 16 Apr 2024

SmartFactory-KL

Il monitoraggio dei dati può aiutare le aziende a gestire le sfide legate alla sicurezza senza intaccare la produttività: è questa la tesi che si propone di dimostrare alla Hannover Messe SmartFactory-KL (SF-KL) – consorzio tedesco che si occupa di innovazione e di ricerca.

Segnali di avvertimento, gabbie di sicurezza e interruzioni della produzione: le cosiddette misure di “sicurezza gialla” proteggono in modo affidabile le persone dalle attrezzature, ma a volte possono rallentare la produttività. L’AI è in grado di mantenere le velocità di produzione il più alte possibile senza sacrificare la sicurezza.

Presso il suo stand alla Hannover Messe 2024, in programma dal 22 al 26 aprile SmartFactory-KL presenterà una live demo che mostrerà come sia possibile gestire le sfide della safety e della security grazie all’automazione e l’AI.

Produzione di merci pericolose: la demo del consorzio SmartFactory-KL

Nell’isola di produzione _Kuba, che i visitatori potranno ammirare presso lo stand del consorzio, numerosi trasportatori di pezzi transitano con componenti di modelli di autocarri. Controllati dall’intelligenza artificiale, seguono il percorso ottimale da una fase di produzione all’altra.

Solo un carrello portapezzi si muove sensibilmente più lentamente e viene accuratamente evitato. Trasporta batterie, un materiale pericoloso che deve essere trasportato con attenzione.

“Stiamo dimostrando che possiamo mantenere un’elevata velocità di produzione. Si può notare come l’AI contribuisca anche alla sicurezza”, spiega Detlev Richter del TÜV SÜD, co-espositore presso lo stand SF-KL alla Hannover Messe (HM).

Ogni portapezzo viene analizzato nel modulo di controllo qualità. Se vengono rilevate anomalie su un portabatterie, la batteria difettosa viene immediatamente espulsa dal processo di produzione e un lavoratore certificato viene avvisato di accettarla.

L’intelligenza artificiale come livello software aggiuntivo

Oltre al controllo qualità, il software di cybersecurity monitora l’intero impianto alla ricerca di eventuali anomalie.

“Potrebbe trattarsi dell’improvvisa comparsa di un portatile di manutenzione non registrato, o di un aumento del traffico di dati, o di un valore illogico. Il termine generico è affidabilità”, spiega Jamie Wilkie di Fujitsu, altro co-espositore dell’HM.

Wilkie ha poi spiegato come le operazioni di AI siano implementate come strato aggiuntivo alle precauzioni cosiddette di “sicurezza gialla”.

La sicurezza dinamica e la sicurezza sono combinate in un “Operational Safety Intelligence Layer“. Sicurezza e protezione sono progettate e implementate con una comprensione contestuale.

Distinguere tra uomo e macchina

L’isola di produzione _Kuba ha un design modulare facilmente riconfigurabile. “Il problema del rilascio dopo ogni nuova configurazione è stato risolto già nel 2020. Ora abbiamo bisogno di un concetto di sicurezza flessibile”, spiega Richter.

Bernd Neuschwander contribuisce a sviluppare un caso d’uso presso la Pilz (presente nello stand della SF-KL), un sistema che reagisce in modo flessibile in base alla direzione di movimento e alla velocità degli oggetti nella zona di pericolo.

Un sensore radar e uno scanner laser analizzano la direzione e la velocità di ogni movimento nella zona e attivano la risposta appropriata. “La caratteristica innovativa è che il sistema distingue tra esseri umani e macchine, consentendo una risposta flessibile che va dal rallentamento della velocità di trasporto all’arresto completo”, spiega Neuschwander.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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