politica industriale

G7 industria e tecnologia: intelligenza artificiale, semiconduttori e sviluppo digitale sostenibile al centro del dibattito

Durante la prima giornata del G7 Industria, Tecnologia e Digitale, tenutasi a Verona il 14 marzo, i leader mondiali hanno discusso temi chiave come l’intelligenza artificiale (AI), la sicurezza delle supply chain (con una sessione di lavoro dedicata al tema dei semiconduttori), lo sviluppo digitale sostenibile e inclusivo.

Pubblicato il 15 Mar 2024

g7-ministerial-meeting-on-industry-tech-digital-family-photo-web-ph-massimiliano-de-giorgi-1-121E87302-0DE3-3870-975F-462036E7D1D8

Intelligenza artificiale, sicurezza delle supply chain e delle reti e sviluppo digitale sostenibile e inclusivo: sono questi alcuni dei temi che sono stati al centro della prima giornata di lavori del G7 Industria, Tecnologia e Digitale, in corso a Verona.

Un G7 che, come ha sottolineato il Ministro Urso, “rimette al centro dell’agenda l’industria e le tecnologie che consentono di crescere sulla strada dello sviluppo”, proponendo un confronto sulle sfide più rilevanti per le imprese, come la transizione digitale e green.

“Abbiamo ripristinato dopo sette anni questa ministeriale dedicata all’industria, coinvolgendo nei lavori il ‘Business 7’, la rappresentanza delle imprese dei 7 Paesi, rimettendo al centro dell’agenda delle nostre economie l’industria e le tecnologie che consentono di crescere sulla strada dello sviluppo”, ha affermato il ministro Urso durante la conferenza stampa.

G7 Industria, Tecnologia e Digitale, il focus su AI, semiconduttori e tecnologie emergenti

Tanti i temi discussi – dall’impatto dell’AI e delle tecnologie emergenti sulle imprese alla resilienza e la sicurezza di supply chain e reti, a competenze digitali e inclusione – con i rappresentanti delle delegazioni di Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e Giappone.

Nel corso delle tre sessioni di lavoro sono stati coinvolti anche i rappresentanti delle delegazioni dei Paesi Outreach (Corea del Sud, Ucraina, Emirati Arabi), fatta eccezione per la sessione dedicata ai semiconduttori. Un tema che del resto rappresenta per l’Italia e l’UE un nodo cruciale per la resilienza e la competitività dell’economia, soprattutto nel confronto con altri attori internazionali, tra cui la Cina.

La creazione di un gruppo di lavoro dedicato alla protezione dagli investimenti “predatori” e l’impulso verso l’armonizzazione delle politiche tra le potenze occidentali mirano a prevenire un nuovo episodio di carenza di chip e a evitare una dipendenza eccessiva da poche nazioni asiatiche.

L’Italia, posizionandosi al centro di questa discussione, sia attraverso la definizione di una strategia nazionale dedicata che con iniziative concrete – come la partnership con l’investitore di Singapore, Silicon Box – ha rafforzato la sua posizione sul palcoscenico internazionale.

Si è parlato poi di AI e tecnologie emergenti per l’industria, discutendo sia del potenziale impatto positivo dell’AI su molti settori, con riferimento all’aumento della produttività, dell’efficienza, dell’innovazione e della scoperta scientifica, e rischi connessi.

Un focus specifico è stato destinato ai fattori trainanti e alle sfide dell’adozione dell’AI per le micro, piccole e medie imprese. È stato affrontato il ruolo delle tecnologie quantistiche, con particolare attenzione al loro potenziale nell’acquisizione, trasmissione ed elaborazione delle informazioni, nonché nel favorire scoperte nel campo della chimica, dei materiali e della fisica. Sono state, infine, descritte le iniziative di cooperazione tra i Paesi G7 in questi ambiti e gli strumenti previsti.

Promuovere uno sviluppo digitale inclusivo e sostenibile

I rappresentanti delle delegazioni si sono confrontati anche sulle strategie e sulle azioni da adottare per ridurre il divario digitale e promuovere una digitalizzazione inclusiva e sostenibile, in grado di contribuire ad accelerare i progressi verso il raggiungimento degli Sustainable Development Goals.

In particolare, il confronto si è concentrato su come colmare il divario digitale e quello di genere entro il 2030, promuovere la crescita economica sostenibile, affrontare le sfide associate alla trasformazione digitale e assicurare che i benefici delle tecnologie siano condivisi equamente. L’AI avrà un ruolo centrale nell’aiutare ad affrontare le sfide dello sviluppo, come la crisi climatica, l’istruzione e la salute.

Discussioni che culmineranno in una dichiarazione congiunta riguardante il settore industriale e digitale. Particolare attenzione verrà dedicata all’impiego etico delle applicazioni di intelligenza artificiale (IA) all’interno della pubblica amministrazione, nonché all’adozione del processo di Hiroshima relativo ai codici di condotta per lo sviluppo tecnologico.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4