L’AI generativa ha il potenziale di incidere sul 44% del totale delle ore di lavoro, portando miglioramenti della produttività in 900 diverse tipologie di lavoro e generando un valore economico a livello globale compreso tra i 6 e gli 8 trilioni di dollari: è quanto emerge dall’edizione 2024 di Technology Vision di Accenture focalizzato su come l’AI e le altre tecnologie emergenti stiano inaugurando una nuova era di produttività e creatività senza precedenti.
Lo studio, dal titolo “Human by Design: L’Intelligenza Artificiale come catalizzatore del potenziale umano”, esplora come la tecnologia si stia orientando verso una maggiore centralità dell’uomo, come stia diventando più umana nella sua essenza e come ciò permetterà alle persone di amplificare il proprio potenziale e reinventare il business.
Acquisendo nuove capacità e integrandosi meglio nella vita delle persone, le tecnologie incentrate sull’uomo diverranno non solo più onnipresenti, ma anche più produttive per l’uomo. Nei prossimi anni, anche le aziende avranno accesso a una serie di tecnologie sempre più rilevanti e potenti, da cui emergeranno nuove sfide e opportunità in tutti i settori.
“Rendere la tecnologia più umana aprirà notevoli opportunità in tutti i settori, dal retail all’intrattenimento, dalla medicina alla produzione, generando un cambiamento sistemico nel modo in cui le persone lavorano, vivono e imparano”, commenta Piero Zanchi, Responsabile Technology di Accenture per Italia, Centro Europa e Grecia.
“I vantaggi per le aziende non si limitano a un aumento della produttività e della creatività. Progettare tecnologie ‘human by design’ consentirà anche di raggiungere più persone, incluse quelle che finora non avevano beneficiato della rivoluzione digitale. In breve, nuovi clienti e nuovi talenti. Tuttavia, solo le organizzazioni che intraprenderanno azioni tempestive per reinventare il proprio business e i propri modi di lavorare, integrando e sfruttando al meglio le nuove tecnologie, otterranno importanti vantaggi competitivi”, aggiunge.
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Le quattro tendenze chiave nel passaggio alle tecnologie “human by design”
Lo studio si basa su dati raccolti da un comitato consultivo esterno composto da oltre due dozzine di esperti del mondo accademico, aziendale e pubblico e su una ricerca primaria globale condotta attraverso un sondaggio che ha coinvolto 3.450 figure executive C-level in 21 settori industriali e più di 20.000 consumatori, tra ottobre e novembre 2023 e in 20 Paesi.
Sulla base delle evidenze raccolte, lo studio identifica quattro tendenze chiave nel passaggio alle tecnologie “human by design”.
Nuove strade per la conoscenza
Invece di dover vagliare enormi quantità di risultati forniti dai motori di ricerca, le persone potranno rivolgersi a soluzioni di AI generativa, ricevendo risposte sintetiche, accurate e personalizzate sotto forma di consigli, riassunti, immagini o persino opere d’arte.
I leader aziendali che sapranno ripensare la gestione delle informazioni nella propria organizzazione e dotare il personale di strumenti di conoscenza aziendale basati sull’intelligenza artificiale otterranno risultati maggiori in termini di prestazioni e vantaggi competitivi.
Ecosistemi di assistenti AI
Immaginiamo un mondo in cui degli “assistenti AI” aiutano le persone come parte di un ecosistema interconnesso. Questi agenti automatizzati non solo ci assistono e ci consigliano, ma intraprendono anche azioni decisive per nostro conto sia nel mondo fisico che in quello digitale.
Collaborando, moltiplicano la produttività collettiva dei lavoratori e generano un importante valore per le aziende che scelgono di partecipare all’ecosistema. Il 96% delle figure executive concorda sul fatto che, nei prossimi tre anni, sfruttare gli ecosistemi di agenti AI sarà un’opportunità di rilievo per la propria organizzazione.
Lo spazio di cui abbiamo bisogno
Valorizziamo i diversi spazi, creando nuovi mondi per le interazioni ed estendendo il nostro mondo fisico, in nuovi ambienti 3D, attraverso tecnologie di spatial computing, metaverso, digital twins, realtà aumentata o virtuale.
Questi nuovi luoghi ed esperienze consentiranno una maggiore integrazione tra i nostri mondi digitali e fisici, creando nuove modalità di interazione e migliorando il nostro modo di lavorare, vivere e imparare.
Nel mondo retail, un terzo (il 33%) dei consumatori ha dichiarato di utilizzare già, o di essere interessato a utilizzare, tecnologie o dispositivi di spatial computing per fare acquisti.
Interfacce più umane
Utilizzando tecnologie innovative e integrate – quali dispositivi indossabili dotati di intelligenza artificiale, neurotecnologie che rilevano il funzionamento del nostro cervello, sensori per il tracciamento oculare o dei movimenti – le interfacce umane potranno comprendere le persone in modo più profondo di quanto sia stato possibile e utilizzare questa conoscenza per migliorare il nostro modo di lavorare e di vivere.
Il 94% degli executive concorda sul fatto che le tecnologie di interfaccia umana consentiranno di comprendere meglio i comportamenti e le intenzioni, rivoluzionando l’interazione “uomo-macchina”.
Necessario un approccio responsabile e umano-centrico alle tecnologie
“L’Intelligenza Artificiale generativa costituisce un caso emblematico di tecnologia che diventa ogni giorno più intuitiva e accessibile a un vasto pubblico. Basti pensare che, in molti casi, i dipendenti iniziano a utilizzare strumenti di AI generativa sul luogo di lavoro ancor prima che vengano creati programmi formali di adozione da parte delle organizzazioni”, commenta Zanchi.
“Tuttavia, le innovazioni portano con sé anche nuove opportunità di frode, disinformazione e violazioni della sicurezza, oltre a nuovi interrogativi etico-sociali e ambientali. ‘Human by design’ è una chiamata alla responsabilità nell’orientare il futuro della relazione uomo-tecnologia, attribuendo priorità al benessere, alla privacy e alla sicurezza delle persone”, aggiunge.
Non a caso la quasi totalità degli executive concorda sulla necessità per le organizzazioni di innovare seguendo una precisa missione, specialmente in un contesto di rapida evoluzione tecnologica.
Le imprese devono quindi navigare con attenzione tra l’esigenza di agire prontamente e quella di farlo responsabilmente, considerando che concorrenti e altri Paesi potrebbero non condividere le stesse preoccupazioni o normative.