SmartFactory-KL, consorzio tedesco che si occupa di innovazione e di ricerca, presenterà alla fiera di Hannover Messe 2024, in programma dal 22 al 26 aprile, il volto potenziale della manifattura del futuro concretizzato in una cella di produzione demo chiamata _SKYE.
Nel corso degli anni SmartFactory-KL ha messo in mostra i diversi livelli di integrazione dell’industria. L’ultima novità – il livello 4 – era stata la “la shell amministrativa dell’asset (AAS)“, che rappresenta il livello più alto di coordinamento degli asset. La novità di quest’anno è che questa shell si occuperà anche di archiviare informazioni relative all’impronta carbonica del prodotto (PCF) e all’intero ciclo di vita del prodotto, oltre alle risorse associate e alle competenze produttive.
“L’aspetto entusiasmante del nostro ecosistema dimostrativo è che il software e le operazioni di AI trovano un’applicazione avanzata nello shop floor”, spiega Simon Jungbluth, ricercatore SmartFactory-KL e responsabile del progetto smartMA-X.
“Viste dall’esterno molte cose possono sembrare familiari, ma ciò che è nascosto alla vista è rivoluzionario”, aggiunge.
Per questo motivo SmartFactory-KL ha deciso di presentare una dimostrazione Live su come funziona l’AAS in produzione alla fiera di Hannover.
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SmartFactory-KL spiega come dare vita alla shell amministrativa nell’economia circolare
“Dimostrare come può funzionare l’economia circolare nella pratica è molto importante. Ora che abbiamo _Skye, possiamo mostrare come i componenti vengono controllati e valutati con l’AI e, se dotati di un passaporto prodotto sotto forma di AAS, come ritornano nel ciclo di produzione”, commenta Teresa Petzsche, co-sviluppatrice della cella di produzione _Skye per “Green-AI Hub Mittelstand” (un’iniziativa del governo tedesco).
Quando i componenti del camion superano l’ispezione, vengono temporaneamente immagazzinati e resi disponibili tramite l’AAS come opzione per la reinstallazione quando viene inserito un nuovo ordine di camion.
Riduzione del CO2 e catene di fornitura trasparenti: la start-up Greenable spiega come
Riciclando componenti usati è possibile risparmiare sui costi di produzione, nonché evitare nuove emissioni di CO2.
“È qui che entriamo in gioco perché nelle catene di produzione e fornitura del futuro la produzione di CO2 avrà un costo“, commenta Alexander David della start-up Greenable, che fornisce la soluzione software che calcola il l’impronta di carbonio della demo di SmartFactory-KL.
“Il futuro richiede un processo di pensiero più olistico. Diventa interessante quando i mercati fanno pagare alle aziende le loro emissioni di CO2, ad esempio, quando si considera se acquistare acciaio meno costoso fornito dalla Cina. In realtà, le emissioni generate dal trasporto e dalla produzione sono significativamente più elevate rispetto all’acciaio ‘verde’ proveniente dall’Europa”, spiega Jungbluth.
“Le aziende possono e devono prendere decisioni strategiche d’acquisto basate sulle relative impronte di carbonio. Questo potrebbe addirittura aumentare l’incentivo a produrre e acquistare materiali in Europa”, aggiunge Jungbluth.