i dati di anie automazione

Automazione, nel 2023 il mercato raggiunge i 7,5 miliardi (+12%): digitalizzazione e transizione energetica trainano gli investimenti

Il mercato dell’automazione in Italia nel 2023 ha registrato una crescita del 12%, raggiungendo un valore di 7,5 miliardi di euro, secondo i dati di preconsuntivo diffusi da Anie Automazione. Nonostante le sfide e le incertezze, il settore dell’automazione mostra segnali positivi, trainati dalla transizione digitale ed energetica e con prospettive promettenti per il futuro.

Pubblicato il 16 Gen 2024

Automazione avanzata


Nel 2023 il mercato dell’automazione ha raggiunto un valore di 7,5 miliardi di euro, con una crescita di circa il 12% sul valore del 2022: sono questi i dati di preconsuntivo diffusi da Anie Automazione.

I dati sono stati presentati dal Presidente dell’Associazione Andrea Bianchi nel corso della conferenza di presentazione della prossima fiera SPS Italia.

Il mercato dell’automazione continua a crescere, nonostante le incertezze

Secondo i dati preliminari forniti da Anie Automazione, associazione che rappresenta oltre cento imprese nel settore dell’automazione industriale, il mercato dell’automazione in Italia nel 2023 ha registrato risultati positivi.

Il dato di preconsuntivo parla infatti di un valore di mercato di circa 7,5 miliardi, un dato che rappresenta una crescita del 12% sul 2022.

Una crescita inferiore rispetto alle previsioni – che stimavano un aumento del 15-16% –, ma che rappresenta comunque un segnale positivo alla luce dei fattori di incertezza che scuotono il mercato e la presenza di alcune problematiche legate all’approvvigionamento di componenti elettronici e materie prime.

Peggiorano le attese delle imprese, ma gli incentivi potrebbero invertire la tendenza

Per il prossimo futuro l’indagine di Anie sul sentiment delle imprese per il primo trimestre del 2024 evidenzia un peggioramento delle attese, con il 47% delle imprese che si attende variazioni positive (in diminuzione rispetto alla precedente indagine).

Attese sulla variazione degli ordinativi nel primo trimestre del 2024
In un tale contesto, sottolinea Bianchi, diventano ancora più cruciali gli incentivi a disposizione delle imprese, come quelli del Piano Transizione 5.0 e Transizione 4.0 che possono continuare a stimolare gli investimenti delle imprese, nonostante il décalage delle aliquote.

Per quanto riguarda il Piano Transizione 5.0, che si focalizzerà sugli interventi a favore della sostenibilità e dell’efficientamento energetico, si attende ancora il decreto attuativo, che secondo quanto riportato dal Governo è previsto per inizio 2024.

La digital transformation traina la manifattura

Guardando più ampiamente all’andamento della manifattura, le previsioni di Prometeia parlano di un fatturato complessivo di 1.169 miliardi, con una flessione dello 0,6% sui risultati del 2022: ma anche secondo quei dati i settori legati alla digital transformation hanno registrato performance positive.

In particolare, il settore legato alla transizione digitale ed energetica ha mostrato segnali positivi, registrando un aumento sia a valori correnti che a prezzi costanti. Questo indica che le imprese stanno investendo nella digitalizzazione e nell’efficienza energetica, cercando di adattarsi alle sfide del futuro.

Tuttavia, è importante considerare anche il contributo dei prezzi nel fatturato complessivo. Sebbene alcuni settori, come quello degli autoveicoli e delle moto, abbiano mostrato una crescita significativa (+7,9%) – anche frutto di un rimbalzo dei risultati degli ultimi anni –, altri settori come l’elettronica e l’eletrrotecnica hanno registrato un aumento più modesto (rispettivamente +2,9% e +2%).

“È interessante notare che ci sono ancora ampi spazi di crescita per settori come il software industriale e l’automazione omnicomprensiva, che includono anche applicazioni ancora in fase di sviluppo, come nella cybersecurity”, commenta Bianchi.

Stabile il settore della meccanica (+0,3%), mentre il largo consumo e il settore farmaceutico crescono rispettivamente del 2,7%  e 2,5%.

Le prospettive per il biennio 2024-2025

Guardando al futuro, le prospettive per il settore manifatturiero nel 2024 e 2025 sembrano promettenti, soprattutto per i settori legati alla transizione energetica e digitale.

Sono infatti questi quelli che sembrano destinati a presentare migliori opportunità di crescita, sostenuti anche dai finanziamenti europei e dagli incentivi legati all’Industria 5.0.

Il manifatturiero nel suo complesso, invece, si stima che crescerà dell’1% annuo a prezzi costanti. Tuttavia, le incertezze legate alle politiche monetarie restrittive e alle tensioni geopolitiche, che potrebbero influenzare il trend di crescita.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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